Dasyprocta ruatanica
Aguti di Roatán | |
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Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Hystricomorpha |
Infraordine | Hystricognathi |
Famiglia | Dasyproctidae |
Genere | Dasyprocta |
Specie | D. ruatanica |
Nomenclatura binomiale | |
Dasyprocta ruatanica O. Thomas, 1901 |
L'aguti di Roatán (Dasyprocta ruatanica O. Thomas, 1901) è un roditore endemico dell'isola di Roatán, al largo dell'Honduras.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'aguti di Roatán presenta una lunghezza testa-corpo di circa 43,5 centimetri e pesa fino a quattro chilogrammi. La lunghezza del piede posteriore è di circa 10 centimetri; mancano ulteriori misurazioni. È di colore giallo-brunastro uniforme con macchie nere sul dorso e il ventre dai toni maggiormente oliva. Presenta una macchia bianca sul mento e una macchia gialla sulla parte anteriore dell'addome. Il colore delle zampe corrisponde a quello del dorso, ma scurisce verso le estremità. Nell'aspetto, l'aguti di Roatán somiglia molto all'aguti dell'America centrale (D. punctata), ma è di dimensioni più piccole.[2]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'areale dell'aguti di Roatán è limitato all'omonima isola al largo dell'Honduras.[2][1]
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]L'aguti di Roatán è presente negli habitat forestali dell'isola, principalmente nelle foreste secondarie e nelle boscaglie tropicali.[2] Le sue abitudini corrispondono essenzialmente a quelle dell'aguti dell'America centrale, ma è maggiormente abituato alla presenza dell'uomo. Come le altre specie del suo genere, è erbivoro e si nutre di parti dei vegetali disponibili, come frutti, semi e foglie. Fanno parte della sua dieta noci di Terminalia, noci di cocco e fiori di ibisco. Nelle zone abitate dall'uomo mangia anche riso, arance e pannocchie di mais destinati agli animali da cortile.[2]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]L'aguti di Roatán viene classificato come una specie distinta all'interno del genere degli aguti (Dasyprocta), che consiste di più di dieci specie conosciute.[2][3] Esso è stato descritto per la prima volta dallo zoologo britannico Oldfield Thomas nel 1901 a partire da individui provenienti dall'isola di Roatán.[2][3]
Non ne vengono riconosciute sottospecie.[2][3]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]L'aguti di Roatán viene classificato dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) come «specie in pericolo» (Endangered).[1] Ciò è giustificato dal fatto che il suo areale copre una superficie inferiore a 5000 km² ed è molto frammentato; inoltre, l'areale, l'estensione e la qualità dell'habitat e presumibilmente il numero di individui sessualmente maturi sono in continua diminuzione.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Schipper, J., Emmons, L., & McCarthy, T. 2016, Dasyprocta ruatanica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c d e f g J. A. Gilbert e T. E. Lacher Jr., Roatan Agouti, in Don E. Wilson, T. E. Lacher Jr. e Russell A. Mittermeier (a cura di), Handbook of the Mammals of the World, 6. Lagomorphs and Rodents, Barcellona, Lynx Edicions, 2016, p. 458, ISBN 978-84-941892-3-4.
- ^ a b c (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dasyprocta ruatanica, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dasyprocta ruatanica
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