Davide Serra

Davide Serra (Genova, 1971) è un imprenditore italiano naturalizzato britannico, fondatore e amministratore delegato del fondo Algebris.

Laureato alla Bocconi[1], nel 1995 si trasferisce a Londra, dove lavora per UBS fino al 2000, prima di entrare alla banca d'affari Morgan Stanley, dove diventa direttore generale e coordinatore della ricerca globale sulla finanza.[1][2] Premiato come "Young Global Leader" dal Forum economico mondiale.[3], nel 2006 fonda, insieme al francese Eric Halet, la società di gestione del risparmio Algebris, di cui diviene amministratore delegato[1]; Halet ha poi lasciato l'azienda nel 2012 e Serra è rimasto l'unico proprietario.[4] Nel primo anno di attività il fondo è cresciuto da circa 700 milioni a quasi 2 miliardi di dollari gestiti.[1]

Nel 2007 lancia la scalata alla banca ABN AMRO, conclusa qualche mese dopo con le dimissioni dell'amministratore delegato Rijkman Groenink e la vittoriosa OPA lanciata dal consorzio formato da Royal Bank of Scotland, Fortis e Banco Santander Central Hispano.[2][5]

Tra il 2007 e il 2008 Serra si rende protagonista di diverse critiche nei confronti dei vertici delle Assicurazioni Generali: dapprima tramite Algebris scrive una lettera aperta sulla gestione della compagnia criticandone le performance in Borsa, le remunerazioni dei manager e i conflitti d'interesse con Mediobanca.[6] Successivamente torna all'attacco del presidente Antoine Bernheim, scrivendo alla Banca d'Italia e all'ISVAP per contestare la lista presentata per il collegio sindacale da Edizione Holding (la finanziaria della famiglia Benetton), causandone il ritiro.[2][6] A luglio 2008, infine, torna a criticare la strategia di investimento di Generali (in particolare per quanto riguarda le operazioni Telco, RCS MediaGroup, Autogrill e Banca Carige), considerata troppo vicina agli interessi di Mediobanca, poco remunerativa per i soci e poco trasparente.[1][6]

Il 27 dicembre 2014 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo nomina Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana "per essersi impegnato nella promozione dell'Italia come meta di investimenti finanziari". La cerimonia ufficiale la presenzierà il nuovo presidente, Sergio Mattarella il 2 giugno.[7]

Attività politica

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Dichiaratosi da sempre elettore del centro-sinistra,[8] è il principale finanziatore di tutte le campagne elettorali di Matteo Renzi prima della sua entrata al governo nel 2014.[9][10] In seguito alla sconfitta di Renzi, voterà per Scelta Civica con Mario Monti alle politiche del 2013.[11] Torna quindi a sostenere Renzi[12] nella campagna per le primarie del Partito Democratico del 2013, intervenendo il 26 ottobre alla quarta edizione dell'assemblea alla Stazione Leopolda di Firenze.[13][14]

Tra le misure che Serra propone ci sono il taglio della spesa pubblica,[3][9] l'abolizione di Senato e Province[3] e l'accorpamento dei piccoli Comuni,[9] l'aumento delle aliquote sulle rendite finanziarie per abbassare le tasse sul lavoro,[3][9] il taglio delle cosiddette "pensioni d'oro",[3][9] la semplificazione del sistema tributario[3] e la lotta all'evasione fiscale[3]. Al contrario i detrattori lo accusano di aver instaurato un sistema societario complesso all'estero, sistema non realizzabile in Italia, ma consentito in Gran Bretagna dove ha sede il cuore del gruppo Algebris, in base al quale la tassazione sui dividendi risulterebbe essere vantaggiosa rispetto a quella consentita in Italia[15].

Attività sportiva

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Davide Serra ha avuto un passato di pallavolista in serie A2 nella Gividì Brugherio[16].

Attività benefiche

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Davide Serra è chairman della fondazione benefica Hakuna Matata Foundations, il cui scopo è aiutare e dare sostegno a quasi 5.000 bambini orfani in Tanzania[17].

Ulteriori attività

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Davide Serra è membro del World Economic Forum[18] e, insieme ad Algebris, dell'Institute of International Finance.[19]

Davide Serra è sposato e ha 4 figli. Di religione cattolica, ha fatto parte degli scout[20]. È inoltre patron della chiesa italiana a Londra (Saint Peter's project)[21].

In occasione delle primarie del 2012 le sue considerazioni negative su Pier Luigi Bersani indussero quest'ultimo ad una piccata risposta ("Direi che qualcuno che ha la base alle Cayman non può permettersi di dare giudizi"). Tale affermazione fu oggetto di querela da parte di Serra, archiviata su richiesta del PM con la seguente motivazione: "La sede in un paradiso fiscale non è un illecito, ma è un fatto che si assoggetta alla critica di appartenere a una legislazione non trasparente".[22]

Partecipando alla quinta edizione della Leopolda, svoltasi in concomitanza temporale con la manifestazione indetta dai sindacati a Roma contro il ddl sul Jobs Act, si esprime in favore di una limitazione al diritto di sciopero nella Pubblica Amministrazione, affermando che lo stesso strumento è causa di maggiore disoccupazione[23]. Tale affermazione fa insorgere le organizzazioni sindacali, che per bocca del segretario generale della CGIL Susanna Camusso parlano di un governo assoggettato ai "poteri forti", costringendo ad una presa di distanza da Serra da parte del ministro Marianna Madia e del sottosegretario Graziano Delrio, nonché di vari esponenti del Partito Democratico[24].

Il 12 febbraio del 2015 il suo nome compare nella lista compilata da Hervé Falciani contenente i nomi di oltre 7000 italiani con conti depositati in Svizzera presso la Banca HSBC, nell'ambito del cosiddetto Swiss Leaks; tuttavia ne è un titolare in totale trasparenza e in accordo con il sistema fiscale inglese.[25] L'indomani, 13 febbraio 2015, viene reso noto che la Consob lo ha convocato per avere spiegazioni su possibili anticipazioni e informazioni privilegiate ricevute in merito alla trasformazione delle banche popolari in società per azioni,[26] preludio a possibili inchieste per reato di insider trading che coinvolgerebbe anche Pier Luigi Boschi, padre del ministro Maria Elena e vicepresidente dell'allora Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, ma il fondo Algebris non aveva comprato alcun titolo di banche popolari italiane prima della trasformazione delle banche popolari in società per azioni.[27]

Nel Novembre 2019 Serra è perquisito dalla Guardia di Finanza per aver donato 300 000 Euro alla fondazione Open di Matteo Renzi.

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 27 dicembre 2014
  1. ^ a b c d e SERRA Davide - biografia Archiviato il 17 maggio 2013 in Internet Archive. in Dell'Arti e Parrini
  2. ^ a b c Ulisse Spinnato Vega, Serra, il ribelle della finanza, lettera43, 22 ottobre 2012. URL consultato il 22 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  3. ^ a b c d e f g Christian Rocca, Come Davide Serra (il finanziere amico di Renzi) cambierebbe l'Italia, Il Sole 24 Ore, 20 dicembre 2013. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  4. ^ Fondo Algebris, si rompe la coppia Serra-Halet, Corriere della Sera, 15 marzo 2012, p. 39. URL consultato il 22 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  5. ^ Federico Fubini, Serra, l'italiano della City che dà del tu ai banchieri, Corriere della Sera, 25 ottobre 2007, pp. 40-41. URL consultato il 22 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  6. ^ a b c Andrea Franceschi, Generali, offensiva del fondo Algebris su Rcs e Telecom, Il Sole 24 Ore, 7 luglio 2008. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  7. ^ Davide Serra Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica. A nominarlo fu Napolitano. La lettera agli amici, in L'Huffington Post, 6 maggio 2015. URL consultato il 9 maggio 2015.
  8. ^ Davide Serra a in Mezz'ora: "Bersani è meno adeguato di Renzi. Matteo ha più esperienza", L'Huffington Post, 28 ottobre 2012. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  9. ^ a b c d e Stefano Feltri, Davide Serra, il finanziere che sussurra a Matteo Renzi: “Tassare rendite finanziarie”, il Fatto Quotidiano, 1º luglio 2013. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  10. ^ Jacopo Jacoboni, Da Serra a Landi e Romeo Ecco i finanziatori della Leopolda 2014, La Stampa, 18 ottobre 2014.
  11. ^ Davide Serra, il creatore del fondo Algebris che sosteneva Matteo Renzi ora sceglie Mario Monti, L'Huffington Post, 23 gennaio 2013. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  12. ^ a 'porta a porta' lite furibonda tra vespa e brunetta su davide serra, amico di renzi, su dagospia.com. URL consultato il 24 giugno 2016.
  13. ^ Giovanni Cocconi, L’Edmond Dantès di Renzi: il ritorno di Davide Serra, il più applaudito alla Leopolda, Europa, 26 ottobre 2013. URL consultato il 22 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
  14. ^ Filmato audio Davide Serra a Leopolda13, su YouTube, Matteo Renzi, 26 ottobre 2013. URL consultato il 22 dicembre 2013.
  15. ^ Vittorio Malagutti, Gli affari d'oro del renziano Davide Serra, L'Espresso, 30 ottobre 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
  16. ^ Davide Serra pallavolista
  17. ^ Hakuna Matata la “charity” per i bambini della Tanzania
  18. ^ Davide Serra, su weforum.org.
  19. ^ Algebris - Institute of International Finance, su iif.com (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  20. ^ Chi è Davide Serra (vanityfair.it)
  21. ^ Come Davide Serra (il finanziere amico di Renzi) cambierebbe l'Italia
  22. ^ Vittorio Malagutti, Davide Serra il finanziere pro Renzi, querela Bersani. E il giudice gli dà torto, L'Espresso, 31 luglio 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
  23. ^ Max Brod, Leopolda 2014 a Firenze, Davide Serra: “Con sciopero più disoccupati”, il Fatto Quotidiano, 25 ottobre 2014. URL consultato il 2 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2014).
  24. ^ Diritto di sciopero nella Pa: tutti contro le parole di Davide Serra, il Sole 24 Ore, 26 ottobre 2014. URL consultato il 2 novembre 2014.
  25. ^ FQ, Lista Falciani, anche Pippo Civati e Davide Serra nell’elenco dei beneficiari di conti, Il Fatto Quotidiano, 12 febbraio 2015.
  26. ^ Walter Galbiati, Popolari, ecco tutti i guadagni, metà con il "Banco". La Consob convoca Davide Serra, La Repubblica, 13 febbraio 2015.
  27. ^ Marco Ludovico, Ipotesi insider trading: la Procura indaga, Il Sole 24 Ore, 13 febbraio 2015. URL consultato il 13 febbraio 2015.

Collegamenti esterni

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