Dicumarolo
Dicumarolo | |
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Nomi alternativi | |
3,3′-metilen-bis(4-idrossicumarina) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C19H12O6 |
Massa molecolare (u) | 336,295 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-632-9 |
Codice ATC | B01 |
PubChem | 653 |
DrugBank | DBDB00266 |
SMILES | C1=CC=C2C(=C1)C(=C(C(=O)O2)CC3=C(C4=CC=CC=C4OC3=O)O)O |
Dati farmacologici | |
Modalità di somministrazione | Orale |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 372 - 302 - 411 |
Consigli P | 273 - 314 [1] |
Il dicumarolo è un anticoagulante orale che deriva dalla cumarina. Viene utilizzato nella lotta chimica contro le popolazioni murine, quindi nella derattizzazione.
Scoperta
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1933, un agricoltore molto preoccupato spedì un secchio di sangue non coagulato al laboratorio del Dr. Karl Link, all'Università del Wisconsin e gli raccontò che le vacche sanguinavano fino alla morte anche per ferite di lieve entità. Oltre due anni dopo, Link e i suoi collaboratori scoprirono che quando le vacche venivano nutrite con il trifoglio essiccato, si inibiva la coagulazione del sangue ed esse morivano di emorragie anche in seguito a piccoli tagli o scalfitture. Dal trifoglio essiccato, Link isolò l'anticoagulante dicumarolo. Entro pochi anni dalla sua scoperta, il dicumarolo cominciò ad essere ampiamente usato per la cura di pazienti vittime di attacchi cardiaci o di altri con rischio di sviluppare coaguli di sangue. Il dicumarolo è un derivato della cumarina, un estere ciclico che dà al trifoglio dolce il suo piacevole profumo. La cumarina, che non interferisce con la coagulazione del sangue ed è stata usata come agente aromatizzante, viene convertita in dicumarolo quando il trifoglio dolce viene essiccato. [2]
Indicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il principio attivo viene utilizzato nel trattamento e nella profilassi dell'embolie e delle trombosi.
Meccanismo d'azione
[modifica | modifica wikitesto]Il dicumarolo è un inibitore competitivo della vitamina K epossido reduttasi (VKOR): questo enzima catalizza la riduzione della vitamina K dalla forma epossidica a quella chinonica e di quest'ultima in chinolica. La Vitamina K-chinolo è un cofattore dell'enzima vitamina K-γ-carbossilasi che catalizza la reazione di carbossilazione di residui di acido glutammico con formazione di acido γ-carbossiglutammico: nella reazione la vitamina K-chinolo si ossida a vitamina K-epossido e deve perciò essere riconvertita in forma chinolica per poter essere nuovamente attiva. La formazione di residui di Acido γ-carbossiglutammico è fondamentale per l'attivazione della protrombina, un enzima proteolitico che permette l'attivazione del fibrinogeno in fibrina, proteina coinvolta nel processo di coagulazione.
Effetti indesiderati
[modifica | modifica wikitesto]Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano emorragie (il più frequente), nausea, disturbi a livello gastrointestinale e diarrea.
Il dicumarolo è un agente teratogeno, è importante dunque che donne che vogliano intraprendere una gravidanza intraprendano trattamenti farmacologici differenti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sigma Aldrich; rev. del 26.10.2012
- ^ Brown, William H., Introduzione alla chimica organica, Edises, [2014], ISBN 9788879598255, OCLC 909374720. URL consultato il 18 luglio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Douglas M. Anderson, A. Elliot Michelle, Mosby’s medical, nursing, & Allied Health Dictionary sesta edizione, New York, Piccin, 2004, ISBN 88-299-1716-8.
- David L. Nelson, Cox Michael M., Lehninger Principles of Biochemistry fourth Edition, W H Freeman & Co, 2004, ISBN 0-7167-4339-6.