Diocesi di Apollonia

Apollonia
Sede vescovile titolare
Dioecesis Apolloniensis
Patriarcato di Roma
Sede titolare di Apollonia
Resti di Apollonia
Arcivescovo titolareArnaldo Catalan
IstituitaXVIII secolo
StatoAlbania
Diocesi soppressa di Apollonia
Suffraganea diDurazzo
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Apollonia (in latino: Dioecesis Apolloniensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Apollonia, le cui vestigia si trovano nei pressi di Pojan in Albania, è un'antica sede vescovile della provincia romana dell'Epirus Novus nella diocesi civile di Macedonia, suffraganea dell'arcidiocesi di Durazzo. Fino a metà circa dell'VIII secolo, tutte le sedi episcopali della prefettura dell'Illirico erano parte del patriarcato di Roma.

Secondo le fonti, citate da Michel Le Quien, i vescovi di questa sede avevano il doppio titolo di episcopi Apolloniae et Bullidis. Tre sono i vescovi attribuibili a questa sede: Felice, che partecipò al concilio di Efeso nel 431; Eusebio, che presenziò al concilio di Calcedonia nel 451; e Filocaride, che sottoscrisse la lettera dei vescovi dell'Epiro Vecchio all'imperatore Leone (458) in seguito all'uccisione del patriarca alessandrino Proterio. Ferlati assegna a questa sede anche il vescovo Paolo, che partecipò al concilio di Costantinopoli del 448, dove Eutiche fu condannato come eretico; tuttavia, secondo Le Quien, questo vescovo apparterrebbe alla sede di Apolloniade in Bitinia. Non si conoscono vescovi dopo il V secolo, probabilmente perché la diocesi scomparve in seguito alle invasioni barbariche (Goti e Unni).

Dal XVIII secolo Apollonia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 31 gennaio 2022 l'arcivescovo, titolo personale, titolare è Arnaldo Catalan, nunzio apostolico in Ruanda.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

  • Felice † (menzionato nel 431)
  • Paolo ? † (menzionato nel 448)
  • Eusebio † (menzionato nel 451)
  • Filocaride † (menzionato nel 458)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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