Diocesi di Pselchis

Pselchis
Sede vescovile titolare
Dioecesis Pselchitana
Patriarcato di Alessandria
Sede titolare di Pselchis
Mappa della diocesi civile d'Egitto (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoEgitto
RegioneTebaide
Diocesi soppressa di Pselchis
Suffraganea diTolemaide
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Pselchis (in latino Dioecesis Pselchitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica in Africa settentrionale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Pselchis, identificabile con Dakkeh nell'odierno Egitto, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Tebaide Seconda nella diocesi civile d'Egitto. Faceva parte del patriarcato di Alessandria ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Tolemaide.

Nelle fonti conciliari antiche non esiste una diocesi con questo nome. L'Itinerario antonino e la tavola Peutingeriana riportano una località indicata come Pselcim o Spelci, che secondo Le Quien è da identificare con Psynchus, sede vescovile documentata in due concili: nel concilio di Efeso del 431, dove fu presente Teone, e il concilio di Calcedonia, al quale prese parte Giovanni, entrambi documentati come episcopi Psinchus. Secondo Martin, quest'antica diocesi egiziana fu eretta probabilmente all'epoca dell'arcivescovo Teofilo (385-412).[1]

Un papiro, in cattive condizioni di conservazione, contiene parte della lettera festale che Cirillo di Alessandria indirizzò a tutti i vescovi del patriarcato per annunciare la data della Pasqua del 413. La lettera è accompagnata dall'elenco dei vescovi deceduti quell'anno e di coloro che ne presero il posto; anche a Psynchos ci fu un avvicendamento, ma le condizioni in cui si trova il papiro permettono di conoscere solo il nome del nuovo vescovo, Nemesio o Nemesiano, ma non quello del predecessore defunto.[2]

Dal 1933 Pselchis è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede finora non è mai stata assegnata.

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

  • Anonimo † (? - 413 deceduto)
  • Nemesio o Nemesiano † (413 - ?)
  • Theon † (menzionato nel 431)
  • Giovanni † (menzionato nel 451)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Annick Martin, Athanase d'Alexandrie et l'Église d'Égypte au IVe siècle (328-373), École Française de Rome, Roma, 1996, p. 781.
  2. ^ (FR) Alberto Camplani, Annick Martin, Lettres festales et listes épiscopales dans l'Église d'Alexandrie et d'Égypte: à propos de la liste épiscopale accompagnant la première lettre festale de Cyrille d'Alexandrie conservée en copte, The journal of juristic papyrology, 30 (2000), pp. 7-20 (in particolare pp. 10 e 18).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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