Dipartimento per la giustizia minorile

Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
SiglaDGMC
StatoBandiera dell'Italia Italia
OrganizzazioneMinistero della Giustizia
Istituito2001
Riformed.p.c.m. 84/2015
Capo DipartimentoAntonio Sangermano
Vice Capo DipartimentoRiccardo Turrini Vita
SedeRoma
IndirizzoVia Damiano Chiesa, 24

Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, anche DGMG, è uno dei quattro dipartimenti cui è articolato il Ministero della giustizia italiano. A seguito del nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia (DPCM 15 giugno 2015, n. 84), rispetto alla precedente denominazione di Dipartimento per la giustizia minorile (DGM) è stato denominato "Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità". [1]

Compiti[modifica | modifica wikitesto]

Il Dipartimento si occupa, su direttive del ministro della giustizia, delle problematiche giuridiche nell'ambito minorile sia riguardo ai ragazzi autori di reato che vittime dei reati.

Il Dipartimento cura la tutela dei minori, la prevenzione e il contrasto della devianza minorile, dell'attività internazionale giudiziaria e penitenziaria, della prevenzione e del contrasto dei reati con particolare riferimento alla criminalità organizzata, al terrorismo, all'immigrazione clandestina, alla tratta delle persone, alla sottrazione internazionale di minorenni, alla pedofilia ed alla pornografia.

Inoltre la legislazione italiana ha attribuito a tale Istituto le funzioni di indirizzo, programmazione e coordinamento, in materia socio-assistenziale e sanitaria, riguardanti gli Enti locali e territoriali.

Dall'introduzione della messa alla prova nell'ordinamento italiano (L. 67/2014), il Dipartimento ha cambiato denominazione a seguito di attribuzione di competenze in materia di esecuzione penale esterna, quali misure alternative al carcere, e messa alla prova.

È diretto da un capo dipartimento cui riferiscono direttamente la Direzione Generale del personale, delle risorse e per l'attuazione dei provvedimenti del giudice minorile e la Direzione Generale per l'esecuzione penale esterna e la messa alla prova.

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il DGMC si occupa della giustizia minorile e di comunità, sovrintende ai tribunali per minorenni, ai cosiddetti riformatori dei minori, ai programmi di recupero, all'inserimento dei minori responsabili di reati nella vita sociale nonché degli autori di reati minori anche attraverso forme di probation[2].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La DGMC è organizzata in due Direzioni generali e, a livello periferico, 11 Centri per la Giustizia Minorile (CGM) e 11 Uffici interdistrettuali esecuzione penale esterna (UIEPE):

Direzione generale del personale, delle risorse e per l'attuazione dei provvedimenti del giudice minorile[modifica | modifica wikitesto]
  • Ufficio I per i provvedimenti del giudice minorile in area penale esterna ed in area penale interna ed il coordinamento dei servizi e le strutture minorili,
  • Ufficio II per la promozione di interventi di prevenzione della devianza, della giustizia riparativa e della mediazione,
  • Ufficio III per il personale, il contenzioso ed i provvedimenti disciplinari,
  • Ufficio IV per gli acquisti, l'approvvigionamento, la gestione e la manutenzione dei beni.
  • Centri per la Giustizia Minorile (CGM):
    • Torino, Centro per la giustizia minorile per il Piemonte, la Valle d'Aosta e la Liguria;
    • Milano, Centro per la giustizia minorile per la Lombardia;
    • Venezia, Centro per la giustizia minorile per il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano.
    • Bologna, Centro per la giustizia minorile per l'Emilia-Romagna e Marche;
    • Firenze, Centro per la giustizia minorile per la Toscana e l'Umbria;
    • Roma, Centro per la giustizia minorile per il Lazio l'Abruzzo, e il Molise;
    • Napoli, Centro per la giustizia minorile per la Campania;
    • Bari, Centro per la giustizia minorile per la Puglia e la Basilicata;
    • Catanzaro, Centro per la giustizia minorile per la Calabria;
    • Palermo, Centro per la giustizia minorile per la Sicilia;
    • Cagliari, Centro per la giustizia minorile per la Sardegna.

Direzione generale esecuzione penale esterna e di messa alla prova

  • Ufficio I per la segreteria, l'organizzazione ed il coordinamento degli uffici territoriali,
  • Ufficio II per le misure alternative alla detenzione o di comunità, i provvedimenti della magistratura di sorveglianza e le misure di sicurezza,
  • Ufficio III per la messa alla prova, i lavori di pubblica utilità ed i provvedimenti della magistratura ordinaria ed onoraria,
  • Uffici Interdistrettuali di Esecuzione Penale Esterna (UIEPE):
    • Torino, per il Piemonte, la Valle d'Aosta e la Liguria;
    • Milano, per la Lombardia;
    • Venezia, per il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano.
    • Bologna, per l'Emilia-Romagna e Marche;
    • Firenze, per la Toscana e l'Umbria;
    • Roma, per il Lazio l'Abruzzo, e il Molise;
    • Napoli, per la Campania;
    • Bari, per la Puglia e la Basilicata;
    • Catanzaro, per la Calabria;
    • Palermo, per la Sicilia;
    • Cagliari, per la Sardegna.

I Centri per la Giustizia Minorile operano sul territorio attraverso i Servizi Minorili della Giustizia previsti dall'articolo 8 del decreto legislativo 28 luglio 1989 n. 272:

  • n. 25 Centri di prima accoglienza;
  • n. 18 Istituti penali per minorenni;
  • n. 29 Uffici di servizio sociale per minorenni;
  • n. 12 Comunità.

La formazione del personale della giustizia minorile è curata dall'Istituto Centrale di Formazione del Personale con sede centrale in Roma. L'Istituto ha proprie sedi decentrate a Castiglione delle Stiviere (Mantova) e a Messina.

Capo dipartimento[modifica | modifica wikitesto]

Il capo del dipartimento dal 7 marzo 2023 è il magistrato Antonio Sangermano[3].

L'Ufficio del capo del dipartimento è articolato seguenti uffici:

  • l'Ufficio I, che si occupa di affari generali, affari esterni, componenti privati, programmazione generale e bilancio, statistica, sistemi informativi;
  • l'Ufficio II, che si occupa delle autorità centrali convenzionali;
  • l'Ufficio III, che ha le funzioni di ispettorato;
  • l'Ufficio IV, che si occupa di studi, ricerche e attività internazionali, Centro Europeo di studi Nisida, osservatorio e banca dati sul fenomeno della devianza minorile in Europa.

Operano alle dirette dipendenze del capo dipartimento:

  • il Servizio sicurezza;
  • il Servizio controllo di gestione;
  • la Segreteria del capo dipartimento.

Cronotassi dei capi dipartimento[modifica | modifica wikitesto]

  • Carmela Cavallo (2006-2008)
  • Bruno Brattoli (2008-2012)
  • Manuela Romei Pasetti (2012)
  • Caterina Chinnici (2012-2014)
  • Antonio Mura (2014)
  • Anna Maria Palma (2014-2015)
  • Francesco Cascini (2015-2016)
  • Gemma Tuccillo (2017-2023)
  • Antonio Sangermano (dal 2023)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su giustiziaminorile.it. URL consultato il 10 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2016).
  2. ^ Probation, su giustizia.it.
  3. ^ Dgmc, Antonio Sangermano nuovo Capo Dipartimento, su gnewsonline.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito web DGM, su giustizia.it. URL consultato il 10 febbraio 2023.