Erminio Bercarich
Erminio Bercarich | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1962 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Erminio Bercarich (Valdarsa, 8 novembre 1923 – Roma, 1º settembre 1986) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante. È il calciatore che detiene il record assoluto di reti con la maglia della Reggina: ne ha messe a segno 71 in totale[1][2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1923 nella penisola istriana, esattamente a Valdarsa, all’epoca Italia e attualmente appartenente alla Croazia con il nome di Šušnjevica (Susgnevizza nel toponimo italianizzato), sfuggì assieme alla famiglia alle Foibe trasferendosi nel 1945 a Reggio Calabria e qui si conquistò il soprannome di "Stella del Sud". Nonostante la prolifica carriera tra Serie C e Serie A, con la quale riusciva a ottenere premi extra in denaro a ogni marcatura (si dice che il presidente del Cagliari Domenico Loi doveva elargire il premio per il gol subito dopo la segnatura, a partita ancora in corso), una volta terminata la carriera, comunque già condita di trasgressioni tra tabacco e alcool che gli causarono anche frizioni con le dirigenze dei club dove militò, finì in miseria vivendo per vari periodi anche da senzatetto. Un lavoro come custode dello Stadio Sant'Elia a Cagliari e una raccolta fondi da parte dei suoi ex compagni del Carbonia non gli evitarono successivamente una morte solitaria a soli 63 anni in una clinica a Roma.[3]
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Centravanti molto prolifico e di grandi doti fisiche: era alto e dal fisico possente[4]; nonostante ciò, disponeva di un ottimo controllo di palla e di un veloce dribbling[4].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Inizia a giocare nell'Eneo[5] di Fiume, società partecipante ai campionati della Sezione Propaganda del Direttorio Locale di Fiume, società che poi confluì nella Littorio di Fiume partecipante al campionato di Prima Divisione della Venezia Giulia.
Arrivò a Reggio Calabria nel 1945 ed esordì con la Reggina il 3 febbraio 1946, ospite il Lentini[6]. Segnò la sua prima delle 71 reti in amaranto a Messina contro il Gazzi[6].
Rimase in maglia amaranto fino alla stagione 1948-1949, mettendo a segno 66 reti complessive[2].
Nell'estate 1949 fu acquistato dal Venezia, giocando pertanto in Serie A. Con i veneti disputa 14 incontri, segnando in 4 occasioni.
Tornò ancora una volta in Serie C nel 1950 con la maglia del Prato, e dopo una sola stagione si trasferisce a Cagliari. In Sardegna disputò due stagioni, dal 1951-1952 al 1952-1953; conquistò la promozione in Serie B già al termine della prima, realizzando 30 gol in 32 partite. Tuttavia nella seconda stagione entrò in contrasto con l'allenatore Federico Allasio[7]: Bercarich era un accanito fumatore che dedicava infatti il suo tempo libero alle partite di poker ed ai divertimenti serali, rendendo di meno in allenamento[7].
Lasciò pertanto il Cagliari, ma ritrovò la Serie A con la maglia del Legnano nel 1953; rimase in Lombardia anche dopo la retrocessione in Serie B: in totale segnò 10 reti in due stagioni.
Nel 1955 passò alla Chinotto Neri in IV Serie, segnando 11 reti in 18 presenze[8]; già dalla stagione successiva approdò alla Carbosarda in Serie C, dove mise a segno 25 reti in due stagioni.
Vestì la maglia amaranto nella stagione 1958-1959, realizzando 5 reti in 15 incontri. Chiuse la carriera nel Carbonia dopo essere rimasto inattivo per ben due stagioni.
Erminio Bercarich è ancora oggi il primatista di gol segnati nella storia della Reggina (75 complessivi) e di gol nei derby contro il Messina: ne ha infatti messi a segno 6. Inoltre è il calciatore con più gol rispetto alle presenze nella storia del Cagliari Calcio, davanti anche a Gigi Riva[9].
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nei club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | ||
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Comp | Pres | Reti | ||
1945-1946 | Reggina | C | 9 | 7 |
1946-1947 | C | 18 | 20 | |
1947-1948 | C | 27 | 22 | |
1948-1949 | C | 26 | 17 | |
Totale Reggina | 80 | 66[2] | ||
1949-1950 | Venezia | A | 14 | 4 |
1950-1951 | Prato | C | 29 | 27 |
1951-1952 | Cagliari | C | 36 | 30 |
1952-1953 | B | 27 | 12 | |
Totale Cagliari | 63 | 42 | ||
1953-1954 | Legnano | A | 24 | 6 |
1954-1955 | B | 12 | 4 | |
Totale Legnano | 36 | 10 | ||
1955-1956 | Chinotto Neri | IV | 18 | 11 |
1956-1957 | Carbosarda | C | 25 | 13 |
1957-1958 | C | 20 | 12 | |
Totale Carbosarda | 45 | 25 | ||
1958-1959 | Reggina | C | 15 | 5 |
Totali carriera | 302 | 194 |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Serie C: 1
- Cagliari: 1951-1952
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ G. Branca, p. 235.
- ^ a b c Il numero complessivo di reti realizzate tra il 1945 ed il 1949 risulta essere incerto tra 69 e 70. Il tabellino dell'incontro Catanzaro-Reggina 3-1 del 24 febbraio 1946 non riporta i marcatori. Anche il libro La Reggina di tutti i tempi di Saverio Pedullà (Edizioni Parallelo 38; fine anni settanta) conferma il numero di 75.
- ^ Matteo Zizola, PINTURAS, in centotrentuno.com, 16 novembre 2020.
- ^ a b Cagliari Calcio, p. 4.
- ^ Dibenedetto, p. 27.
- ^ a b G. Branca, pp. 27-28.
- ^ a b Cagliari Calcio, p. 6.
- ^ Il dato è ricavato dai tabellini del Corriere dello Sport, consultabili presso l'emeroteca CONI, e da quelli de L'Unità consultabili online Archiviato il 2 dicembre 2013 in Internet Archive.. Le presenze tengono conto anche dei due incontri di spareggio promozione che la Chinotto Neri ha disputato contro il Siena: in entrambi i casi Bercarich è sceso in campo, senza segnare alcuna rete.
- ^ Fra quelli con un numero significativo di entrambi: si veda il sito d'informazione Archivio Rossoblù.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giusva Branca, Reggina (1914-2008). La storia, Reggio Calabria, Laruffa, 2008. ISBN 88-7221-400-9, ISBN 978-88-7221-400-8
- Cagliari Calcio, Cagliari: la storia (1950-1960) (PDF) (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
- Luca Dibenedetto, El Balon fiuman quando su la tore era l'aquila. L'epopea del calcio a Fiume: i suoi numeri ed i suoi eroi dal 1918 al 1948, Borgomanero, Litopress, 2004, pp. 27-28-29.
- Necrologio de L'Unione Sarda del 3 settembre 1986 a firma Nando Mura.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Erminio Bercarich, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Erminio Bercarich, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- Dario Marchetti (a cura di), Erminio Bercarich, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).