Escalloniaceae

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Escalloniaceae
Escallonia rubra
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineEscalloniales
Link, 1829
FamigliaEscalloniaceae
R.Br. ex Dumort., 1829
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi

Escalloniaceae R.Br. ex Dumort., 1829 è una famiglia di piante angiosperme, unica famiglia dell'ordine Escalloniales[1][2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della famiglia deriva dal genere tipo Escallonia, cosi denominato in omaggio al medico e botanico spagnolo José Antonio Escallón y Flórez (1739-1819)[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende specie arboree o arbustive con foglie alterne o opposte, con lamina intera e margine da crenato a dentato.[4]

Sono specie dioiche con fiori riuniti in infiorescenze cimose o racemose.

I frutti possono essere sia delle capsule che delle bacche carnose.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia è diffusa nelle zone temperate e tropicali del Sud America e dell'Australasia[4]; una specie (Forgesia racemosa) è endemica di La Réunion[5].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende i seguenti generi[2]:

Alcune specie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b (EN) Escalloniaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7/5/2024.
  3. ^ (EN) J.A. Mari Mut, Plant genera named after people (1753-1853), Aguadilla (Puerto Rico), 2017-2020, p. 192.
  4. ^ a b (EN) L. Watson and M.J. Dallwitz, Escalloniaceae, su The Families of Angiosperms. URL consultato il 7/5/2024.
  5. ^ (EN) Forgesia racemosa, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7/5/2024.

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