Etim Esin

Etim Esin
Nazionalità Bandiera della Nigeria Nigeria
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 1998
Carriera
Squadre di club1
1985Calabar Rovers? (?)
1986Flash Flamingoes? (?)
1987Iwuanyanwu? (?)
1987-1988Gent0 (0)
1988-1990Lokeren70 (13)
1990-1993Lierse? (?)
1996-1997Kayserispor? (?)
1998Eagle Cement? (?)
Nazionale
1987Bandiera della Nigeria Nigeria U-203+ (0+)
1988-1991Bandiera della Nigeria Nigeria7+ (1+)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Etim John Esin (Oron, 15 novembre 1969) è un ex calciatore nigeriano, di ruolo centrocampista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da una famiglia facoltosa, il padre faceva parte dello staff del politico Clement Isong, mentre molti suoi parenti erano diventati avvocati.[1] Esin ebbe svariati problemi disciplinari: ad esempio, nel periodo precedente il campionato del mondo Under-20 1987 subì a Surulere un tentativo di furto della sua auto, e i ladri gli spararono; nel 1993[2] fu accusato di avere violentato una ragazza in Belgio.[1] Esin si è poi sposato con Mariam, una donna maliana da cui ha avuto una figlia.[1]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Centrocampista centrale,[3] divenne noto nei primi anni 1990 per le sue abilità nel dribbling (tanto che il giornalista nigeriano Ernest Okonkwo lo aveva soprannominato Maradona).[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Esin iniziò la propria carriera nel calcio professionistico a 16 anni con il Calabar Rovers; l'anno seguente passò ai Flash Flamingoes e nel 1987 fu acquistato dall'Iwuanyanwu Nationale.[1] Messosi in evidenza nel campionato nazionale nigeriano, venne ceduto al Gent, squadra belga, poco prima di partecipare al Mondiale Under-20.[4] Passò la stagione 1987-1988 al Gent per poi trasferirsi al Lokeren, formazione in cui già militava il connazionale Samson Siasia,[4] dove trovò spazio in prima squadra, disputando da titolare due stagioni; nella prima andò a segno sette volte, mentre nella seconda le reti furono quattro. A metà della stagione 1990-1991 lasciò il Lokeren per il Lierse. Nel 1993 le accuse di stupro portarono alla sua espulsione dal Belgio: le autorità locali decisero di farlo tornare in patria.[1] Nel 1996 Esin giocò una stagione in Turchia, con il Kayserispor, mentre nel 1998 fece parte della rosa dell'Eagle Cement, sua ultima squadra da giocatore professionista.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Esin fu convocato per il campionato del mondo Under-20 1987 dal CT Udemezue, nonostante avesse subito, pochi giorni prima, il summenzionato tentativo di furto: per partecipare agli incontri dovette ricorrere agli antidolorifici.[4] Le sue prestazioni nel torneo non furono ottimali, anche a causa delle ferite riportate in seguito all'aggressione a Surulere.[4] Debuttò con la Nazionale maggiore il 7 gennaio 1989,[3] e giocò sei gare valide per le qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1990; fu inoltre presente nella partita con l'Angola il 27 agosto 1989, durante la quale il centrocampista nigeriano Sam Okawaraji, amico di Esin, morì per arresto cardiaco.[4] Il suo ultimo incontro con la maglia della Nigeria fu lo 0-0 di Lagos con il Ghana, nel 1991.[1] Il caso di stupro in cui fu coinvolto ne determinò l'esclusione dalla squadra per il campionato del mondo 1994 da parte del commissario tecnico Clemens Westerhof.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g (EN) Danusa Ocholi, Mistakes Etim Esin Made, in Newswatch, 19 luglio 2009. URL consultato il 16 luglio 2011.
  2. ^ a b (EN) June 12 ruined my World Cup dream (TXT), onlinenigeria.com, 5 maggio 2010. URL consultato il 16 luglio 2011.
  3. ^ a b (EN) Etim John Esin, su playerhistory.com. URL consultato il 16 luglio 2011.
  4. ^ a b c d e (EN) Andrew Ekejiuba, My presence divided F/Eagles squad of Chile '87 [collegamento interrotto], in National Mirror, 22 gennaio 2011. URL consultato il 16 luglio 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]