Ettore Uicich

Ettore Uicich
NascitaPisino, 16 luglio 1870
MorteMonte Calvario, 19 luglio 1915
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regio Esercito
Anni di servizio1915
GradoTenente
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte Italiano
BattaglieBattaglia del Podgora
Decorazionivedi qui
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Ettore Uicich (Pisino, 16 luglio 1870Monte Calvario, 19 luglio 1915) è stato un militare italiano e irredentista istriano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ettore Vittorio Uicich[1] nacque a Pisino, in Istria (allora sotto il dominio austriaco), il 16 luglio 1870. Commerciante di professione, fu un ardente irredentista già in gioventù. Nel 1908 fondò il club ciclistico italiano Intrepido nella sua città natale.[2] Allo scoppio della prima guerra mondiale nel luglio 1914 fu arruolato nell'esercito austro-ungarico. Uicich però all'epoca era già in viaggio verso l'Italia.

Uicich fu un interventista e, all'entrata dell'Italia in guerra a fianco dell'Intesa, si arruolò volontario nell'esercito italiano a Udine nonostante avesse già compiuto 45 anni. Entrò a far parte del reggimento di fanteria Brigata "Re",[3] ricoprendo il grado di tenente bersagliere.

Cadde nella Battaglia del Podgora.[3][4] Venne decorato postumamente con la medaglia d'argento al valor militare.[3]

Prima dell'annessione dell'Istria da parte della Jugoslavia, vi era una via a Pisino dedicata a Uicich.[5][6]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Abbandonata la famiglia e la casa, si arruolò per partecipare alla guerra contro l'oppressore della sua terra. Si offrì volontario per assalire munitissime trincee nemiche insieme con un manipolo di altri irredenti. Lanciatosi tra i primi all'assalto, sotto micidiale fuoco avversario, cadde ucciso sulla posizione conquistata. Monte Calvario, 19 luglio 1916.[7]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Papo, Luigi, Storia e tragedia senza la parola fine: L'Istria e le sue foibe, Settimo Sigillo, 1999, p. 53.
  2. ^ Lorenzetti, Alberto Zanetti, Giacomo Fumis: erede di Gregorio Draghicchio alla Società Ginnastica di Trieste e irredentista costretto all'esilio a Brescia (PDF), in La Ricerca, n. 71, p. 12.
  3. ^ a b c Pagnacco, Federico, Volontari delle Giulie e di Dalmazia, Compagnia volontari giuliani e dalmati, 1928, p. 18.
  4. ^ La Porta orientale v. 25, Compagnia volontari Giuliani e Dalmati, 1955, p. 37.
  5. ^ Bertarelli, Luigi Vittorio, Le Tre Venézie, Touring Club Italiano, 1920, p. 324.
  6. ^ Mezulić, Hrvoje, Fašizam - Krstitelj i palikuća, Nakladni zavod Hrvatske, 1946, p. 95.
  7. ^ Italia: Ministero della guerra, Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali dell'esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare, 1873, p. 2609.