Federico Manfredi
Federico Manfredi vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Faenza (1471-1478) |
Nato | 1441 circa a Faenza |
Consacrato vescovo | 1471 |
Deceduto | 1484 a Rimini |
Federico Manfredi (Faenza, 1441 circa – Rimini, 1484) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio di Astorre II Manfredi, signore di Faenza, e di Giovanna da Barbiano, figlia del condottiero Lodovico da Barbiano.
Venne ammesso tra i canonici faentini e nominato protonotario apostolico da papa Callisto III nel 1463. Morto in quell'anno il vescovo Alessandro Stampetti, il padre Astorre lo propose al vescovato, ma papa Pio II si oppose, vista la giovane età di Federico.
Venne comunque eletto nel 1471, alla morte di Bartolomeo Gandolfi. Con l'appoggio del fratello Carlo, succeduto al padre nella signoria nel 1468, il vescovo iniziò a vessare i faentini con gabelle per la costruzione di una nuova cattedrale. Quando il fratello Carlo lasciò nel 1477 la signoria a causa di una malattia, Federico ottenne l'investitura imperiale e i diritti di successione per il nipote Ottaviano di cinque anni, nella speranza di insediarsi come reggente, e scavalcando così l'altro fratello Galeotto[1]. Galeotto, visti lesi i propri diritti, invase con alcuni mercenari alcune zone del feudo. Federico si armò e rispose all'attacco, riprendendosi alcune terre. Ma a Brisighella si fermò, visto che la popolazione non lo seguiva e fece ritorno a Faenza. Nel frattempo il papa e Girolamo Riario abbandonarono il vescovo Federico, scegliendo le parti di Galeotto. Il popolo si sollevò contro le angherie di Federico, che fu costretto ad allontanarsi di notte dalla città. Mentre si recava a Lugo, seguito dal fratello Carlo, i rivoltosi saccheggiarono il suo palazzo, spogliandolo del contenuto. I due si rifugiarono a Ferrara, mentre veniva richiesto a Federico, che si oppose, di lasciare la sua carica. Nel 1478 venne dichiarato decaduto.
Federico morì di peste a Rimini nel 1484.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Federico ebbe quattro figli naturali:[2]
- Carlo, vicente nel 1507
- Marcantonio
- Lucia, monaca
- Girolamo, sposò nel 1506 Adriana Contarini di Venezia
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
8. Astorre I Manfredi, signore di Faenza | 16. Giovanni Manfredi, signore di Faenza | ||||||||||||
17. Ginevra Mongardino | |||||||||||||
4. Gian Galeazzo Manfredi, signore di Faenza | |||||||||||||
9. Leta da Polenta | 18. Guido III da Polenta, signore di Ravenna | ||||||||||||
19. Elisa d'Este | |||||||||||||
2. Astorre II Manfredi, signore di Faenza | |||||||||||||
10. Galeotto I Malatesta, signore di Rimini e Cesena | 20. Pandolfo I Malatesta, signore di Rimini e Pesaro | ||||||||||||
21. Taddea | |||||||||||||
5. Gentile Malatesta | |||||||||||||
11. Gentile da Varano | 22. Rodolfo II da Varano, signore di Camerino | ||||||||||||
23. Camilla Chiavelli | |||||||||||||
1. Federico Manfredi | |||||||||||||
12. Alberico II da Barbiano, conte di Cunio | 24. Lodovico da Barbiano, conte di Cunio | ||||||||||||
25. Isabella Manfredi | |||||||||||||
6. Lodovico da Barbiano, conte di Cunio | |||||||||||||
13. Antonia Manfredi | 26. Astorre I Manfredi, signore di Faenza (= 8.) | ||||||||||||
27. Leta da Polenta (= 9.) | |||||||||||||
3. Giovanna da Barbiano | |||||||||||||
14. Filippino Casati, patrizio milanese | 28. Giovanni "Giovannino" Casati | ||||||||||||
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7. Fiorbellina Casati | |||||||||||||
15. Elisabetta Rusconi | … | ||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ MANFREDI, Ottaviano. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 68 (2007).
- ^ Pompeo Litta, Manfredi di Faenza, Milano 1861.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta, Manfredi di Faenza, Milano 1861.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Isabella Lazzarini, MANFREDI, Federico, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 68, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007.
- (EN) David M. Cheney, Federico Manfredi, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 25671785 · CERL cnp00525075 · GND (DE) 129041459 |
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