Ferrovia Chieti città-Chieti stazione

Ferrovia Chieti città-Chieti stazione
Stati attraversatiItalia (bandiera) Italia
InizioChieti
FineStazione di Chieti
Attivazione1905
Soppressione1943
GestoreSocietà Anonima della Ferrovia di Chieti (1905-1933)
Società Anonima Ferrovia ed Autolinee di Chieti (1933-1942)
FAA (1943-1944)
Comune di Chieti (1944)
Lunghezza8,872 km
Scartamento1000 mm
Elettrificazione750 V CC
Ferrovie

La ferrovia Chieti città-Chieti stazione era una linea ferroviaria a scartamento ridotto che collegava Chieti con la sua stazione ferroviaria. Fu in esercizio dal 1905 al 1943.

Stazione ferroviaria ubicata nell'attuale Piazza San Giustino

I primi progetti per un collegamento tra Chieti e la sua stazione (situata sulla linea Sulmona-Castellammare Adriatico) risalgono all'ultimo decennio dell'Ottocento, ma solo nel 1901 il Comune di Chieti ottenne la concessione per una ferrovia a scartamento ridotto, confermata con Regio Decreto nº 411 del 7 luglio[1].

Il dislivello esistente tra lo scalo ferroviario e il centro della città (quasi 300 metri) rese necessaria la progettazione di un tracciato piuttosto tortuoso, con pendenze del 67 per mille e curve con raggi minimi di 25 metri. La ferrovia fu realizzata a binario unico (in sede promiscua all'interno della città) ed elettrificata a corrente continua alla tensione di 750 Vcc.

La ferrovia fu aperta all'esercizio l'8 giugno 1905[2]; quattro giorni dopo la nuova strada ferrata fu utilizzata dal Re d'Italia Vittorio Emanuele III e dalla Regina Elena del Montenegro in visita a Chieti[3]. Ad esercire la linea fu la romana Società Anonima della Ferrovia di Chieti, successivamente inglobata dalla Società per le Ferrovie Adriatico Appennino (FAA) che gestiva la Ferrovia Sangritana.

Il servizio, cui erano adibite quattro motrici, tre rimorchiate e quattro carri merci, prevedeva inizialmente sette coppie di corse giornaliere, incrementate con il passare del tempo sino alle quattordici del 1932; il percorso era coperto in mezz'ora.

Durante la Seconda guerra mondiale la ferrovia subì danni tali da far sospendere l'esercizio il 6 novembre 1943. Terminato il conflitto la linea non fu riattivata, nonostante le pressioni di una parte della popolazione per la ricostruzione e il proseguimento della ferrovia sino a Guardiagrele[4], e fu sostituita da un autobus, a sua volta rimpiazzato il 16 luglio 1950 da una filovia; il fabbricato del capolinea di Chieti stazione fu reimpiegato come capolinea filoviario e demolito negli anni settanta[5].

Caratteristiche

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[6] Stazioni e fermate 
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0+000 Chieti Superiore (Piazza San Giustino)
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1+XXX Deposito-Rione Gaetani
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1+2XX Sant'Anna
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4+1XX Tricalle
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8+762 Chieti Inferiore
Unknown route-map component "CONTgq" Station on transverse track Unknown route-map component "CONTfq"
Chieti linea Roma-Pescara
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Materiale rotabile

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Sulla ferrovia prestarono servizio quattro elettromotrici (di cui una adibita al servizio merci), tre rimorchiate e quattro carri merci, tutti a due assi.

  1. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 215 del 9 settembre 1901, su augusto.digitpa.gov.it. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  2. ^ Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
  3. ^ I Sovrani a Chieti, La Stampa 13 giugno 1905, pag. 2
  4. ^ A Chieti nuovamente in esercizio dopo 17 anni la storica filovia, su ilpendolaremagazine.it. URL consultato l'8 ottobre 2012.
  5. ^ Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci, Cortona (AR), 2003, pag. 295.
  6. ^ Orario generale Ferrovie dello Stato e secondarie - Tranvie - Servizi lacuali ed automobilistici - Navigazione marittima - Linee aeree, quadro 700, Fratelli Pozzo Editori, Torino, luglio 1939, p. 340
  • Piero Muscolino, Uno sguardo alle altre ferrovie d'Abruzzo e Molise scomparse, in La ferrovia elettrica Penne-Pescara 1929-1963, a cura di Renzo Gallerati, Grafica SiVA, Montesilvano (PE), 2008, pagg. 112-113.

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