Figlie di Lot
Le figlie di Lot sono quattro personaggi descritti nella Bibbia, che secondo il testo furono figlie del patriarca Lot; due di esse sono menzionate in Genesi 19:1-11[1], ma non ne viene fornito il nome, mentre Paltith e la quarta sorella sono citate nel Libro di Jasser, che non appartiene al canone biblico, ma è ricordato da Giosuè, Re e Giudici.
Secondo la narrazione biblica, Lot diede ospitalità nella propria casa a due angeli di aspetto maschile, offrì le proprie figlie vergini alla folla di Sodoma, per salvare i due angeli, e gli angeli ostacolarono la folla per dare alla famiglia di Lot il tempo di allontanarsi dalla città, prima della distruzione divina con fuoco e zolfo. Genesi 19:14[2] indica che Lot aveva due generi, riguardo ai quali:
- Secondo la Bibbia ebraica le figlie erano già sposate;
- la New International Version commenta che le figlie vergini erano ancora promesse spose: Genesi 2:24-25[3] afferma in tale senso che l'uomo e la donna lasciano la dimora paterna soltanto se uniti in una sola carne dal matrimonio;
Inoltre, Robert Alter interpreta il seguente verso
«Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città».»
come il riferimento a due coppie di figlie differenti, una che stava dietro ai due generi e un'altra che fuggì con Lot fuori da Sodoma.[5]
Forse ignara del pericolo o, appunto, per le due figlie lasciate in città, la moglie di Lot volse lo sguardo indietro e rimase pietrificata in una statua di sale, mentre Lot e le figlie giunsero a Zoar, rifugiandosi in una grotta di montagna.
Secondo Genesi 19:30-38[6], le figlie di Lot, morti i generi nell'incendio di Sodoma, fecero ubriacare il padre, unendosi a lui per due notti di seguito e a sua insaputa, pur di rimanere incinte. La primogenita partorì Moab e l'altra diede alla luce Ammon.
Le figlie di Lot potrebbero aver temuto di essere gli ultimi umani sopravvissuti e aver desiderato preservare l'intera specie umana[7], oltreché non perdere la propria discendenza.
Robert Alter aggiunse che le figlie resero al padre un giusto castigo, commisurato alla scelta avventata di offrire[8] le sue figlie vergini a una folla di stupratori, per dare ospitalità a degli angeli foresti.
I commentatori descrivono le azioni delle figlie di Lot come stupri. In particolare, Ester Fuchs rilevò che il testo biblico presenta le figlie di Lot come «le iniziatrici e le colpevoli di uno stupro incestuoso».[9]
La stessa colpa non viene invece attribuita dal testo biblico a Lot che pure espose le figlie vergini e promesse spose a uno stupro collettivo, ma difese gli angeli sacri ospiti contro la folla e da essi fu ricambiato, sempre contro la folla, durante la fuga da Sodoma.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Genesi 19:1-11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Genesi 19:14, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Genesi 2:24-25, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Genesi 19:15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Robert Alter, The Five Books of Moses: A Translation with Commentary, 2008, p. 93.
- ^ Genesi 19:30-38, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Tamar Kadari, Lot's Daughters: Midrash and Aggadah, su Jewish Women's Archive, 24 ottobre 2015.
- ^ Alter, Five Books of Moses, p. 92.
- ^ Esther Fuchs, Sexual Politics in the Biblical Narrative: Reading the Hebrew Bible as a Woman, 2003, p. 209, ISBN 978-0-567-04287-3. URL consultato il 10 luglio 2015.
Voci correlate
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