François de Harlay de Champvallon (1586-1653)

François de Harlay de Champvallon
arcivescovo della Chiesa cattolica
Monsignor de Harlay de Champvallon in un'incisione di Jean Picart del 1638
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1586 a Parigi
Ordinato presbitero29 giugno 1611
Nominato vescovo9 settembre 1613
Consacrato vescovo2 marzo 1614 dal cardinale François de Joyeuse
Elevato arcivescovo23 agosto 1615
Deceduto22 marzo 1653 a Gaillon
 

François de Harlay de Champvallon (Parigi, 1586Gaillon, 22 marzo 1653) è stato un arcivescovo cattolico, teologo e scrittore francese. È stato uno dei più accesi promotori della Controriforma.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato da Caterina de La Marck (1548-1630[1]), signora di Bréval, e da Jacques de Harlay (1547-1630)[2]), signore di Champvallon, "il più famoso amante della regina Margherita di Valois"[3]. Si è formato presso Collège de Navarre[4] di Parigi. Ha diciassette anni quando, nel 1603, è diventato abate di San Vittore a Parigi. Nel 1610 si è laureato alla Sorbona discutendo la tesi sulla Somma Teologica di Tommaso d'Aquino[5]. Il 29 giugno 1611 ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale. Nel 1613 il cardinale François de Joyeuse, arcivescovo di Rouen, lo ha scelto per essere il suo coadiutore. È stato consacrato dallo stesso cardinale il 2 marzo 1614 nella chiesa dei Cappuccini di Saint-Honoré a Parigi[4]. Gli è succeduto sulla cattedra di Rouen il 23 agosto 1615[5].

Valente oratore e scrittore, si è dedicato alla realizzazione molte opere[3], tant'è che ha dotato la residenza estiva degli arcivescovi di Rouen, il castello di Gaillon, di una macchina da stampa[6].

Nel 1625 ha affrontato Urbano VIII con la sua Apologia pro Evangelii catholicis. Si narra che il Santo Padre abbia aperto il libro dicendo Fiat lux[7] ("Sia fatta la luce", della conoscenza), per poi chiudendolo dopo poco e dicendo sospirando Et non facta[7] ("E non è stata fatta").

Nel 1629, nella sua Historia ecclesiastica, ha sfidato la storia ufficiale dei papi, affermando di considerarli solo dei semplici vescovi[8], suscitando così inevitabilmente l'ira dell'ultramontano cardinale François de La Rochefoucauld[9].

Nel 1624 è stato uno dei promotori dell'Académie de Saint-Augustin De doctrina christiana, sebbene il Parlamento di Parigi ne abbia presto ordinato la chiusura[10].

Nel 1629 ha nominato Jean-Pierre Camus, abate di Aunay-sur-Odon e vescovo emerito di Belley, vicario generale della sua arcidiocesi[6].

Nel 1630 ha fondato l'Académie victorine per istruire i giovani chierici alla predicazione[8].

Nel 1633 ha donato alla biblioteca di Gaillon circa 1300 volumi[6]. Dal 1644 al 1648 e' Abate di Jumièges.

Nei suoi ultimi anni di vita, è entrato molto in contatto con la sua governante[11]. Nel 1651, dopo un episcopato di quasi quarant'anni, ha abdicato in favore del nipote Francesco III de Harlay[11]. È morto due anni dopo, nel castello di Gaillon, il 22 marzo 1653[6]. Sepolto inizialmente nella cattedrale di Rouen, le sue spoglie sono scomparse nel 1793[4].

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Apologia Evangelii pro catholicis, 1625.
  • Ecclesiastica Historia, Lib. Primus, Paris, Le Blanc, 1629. Seul le livre premier est paru[6].
  • Solatium musarum ad academicos, Rothomagensis pastoris Gallio, Egloga. Sive pastoralis Descriptio insignis archiepiscopalis castelli Gallionis, août 1632[6].
  • Advis curieux sur les communications de Du Moulin et de Balzac, Paris, Gervais Alliot, 1633.
  • Acte parfaict hiérarchique auquel par un concours de la puissance papale avec l'archiepiscopale les droicts des privilégiez sont conservez et bornez en présence d'un légat, Gaillon, imprimerie archiépiscopale, 1644[12].
  • De rebus ecclesiæ earumque regimine ac origine, per axiomata politica, regulasque ecclesiasticas exquisitissima historia, Paris, Vitré, 1645.
  • La Manière de bien entendre la messe de paroisse, par feu Mgr. de Harlay, archevesque de Rouen, pour servir d'instruction à ses diocésains, rééd. Paris, Muguet, 1685[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ « Catherine de La Marck », sur genealogieonline.nl Archiviato il 19 dicembre 2013 in Internet Archive..
  2. ^ « Jacques de Harlay, seigneur de Champvallon », sur histfam.familysearch.org Archiviato il 18 aprile 2017 in Internet Archive..
  3. ^ a b Tallemant des Réaux, « Le feu archevesque de Roüen », Historiettes, coll. «  Bibliothèque de la Pléiade », Gallimard, 1961, p.39.
  4. ^ a b c André Chapeau, « Harlay, François de », in Michel Prévost, Jean-Charles Roman d'Amat, Henri Tribout de Morembert (dir.), Dictionnaire de biographie française, Paris, Letouzey et Ané, 1989, p.664.
  5. ^ a b Antoine Adam, « Notes », in Tallemant des Réaux, p.944, note 1.
  6. ^ a b c d e f g Édouard Frère, « François II de Harlay », sur books.google.fr, Manuel du bibliographe normand, Rouen, Le Brument, 1860, p.9.
  7. ^ a b Vigneul-Marville (Noël Argonne, dit Bonaventure d'Argonne), cité par Antoine Adam, p.945, note 5.
  8. ^ a b Tallemant des Réaux, p.40.
  9. ^ Antoine Adam, p.945, note 4.
  10. ^ Antoine Adam, p.946, note 6.
  11. ^ a b Tallemant des Réaux, p.42.
  12. ^ Antoine Adam, pag.946, nota 4.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tallemant des Réaux, « Le feu archevesque de Roüen », Historiettes, coll. «  Bibliothèque de la Pléiade », Gallimard, 1961, pag.39-42.
  • Charles de Stabenrath, Entrée solennelle de François de Harlay, archevêque de Rouen. Première [- deuxième] journée. 1616. Rouen, E. Le Grand, 1839.
  • Abbé Julien Loth, Un chapitre inédit de la vie de M. de Harlay. Concile provincial de 1651. Rouen, E. Cagniard, 1865.
  • Jean-Baptiste Lecomte, Étude biographique. Monseigneur François de Harlai de Chanvallon, archevêque de Rouen. 1613-1653, Rouen, E. Cagniard, 1868.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Augustopoli di Frigia Successore
Eucharius Sang 9 settembre 1613 - 23 agosto 1615 Balthazar de Budos
Predecessore Arcivescovo metropolita di Rouen Successore
François de Joyeuse 23 agosto 1615 - maggio 1651 François de Harlay de Champvallon
Predecessore Primate di Normandia Successore
François de Joyeuse 23 agosto 1615 - maggio 1651 François de Harlay de Champvallon
Controllo di autoritàVIAF (EN19687540 · ISNI (EN0000 0000 7819 7895 · BAV 495/26759 · CERL cnp00493390 · LCCN (ENnr96027678 · GND (DE12847274X · BNE (ESXX1664610 (data) · BNF (FRcb119982486 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr96027678