Franco Prodi

Franco Prodi (Reggio Emilia, 4 giugno 1941) è un fisico italiano, studioso di fisica dell'atmosfera.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un ingegnere e di una maestra elementare, ha intrapreso la carriera accademica come diversi suoi fratelli maggiori Giovanni, Giorgio, Paolo, Vittorio e Romano. Dopo la laurea in Fisica nel 1963 presso l'Università di Bologna, con una tesi in fisica dello stato solido, a partire dal servizio di leva svolto come ufficiale del Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare si è dedicato alla meteorologia e alla fisica dell'atmosfera.

Ricercatore del CNR dal 1967 al 1987 negli istituti che si occupano di ricerche atmosferiche, ha approfondito i suoi studi presso il Centro nazionale per gli studi atmosferici degli Stati Uniti d'America. Tornato in Italia, ha conseguito la libera docenza in Meteorologia nel 1971, ed è stato docente di Fisica, Termodinamica e Geofisica all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dal 1970 fino al 1987, quando ha ottenuto la cattedra di Fisica dell'atmosfera all'Università di Ferrara[1]. Fino al 2008 ha diretto l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR. Nel corso della carriera, è stato anche direttore dell'Osservatorio sui Fenomeni Grandinigeni di Verona (1970-1975) e dell'Istituto sullo Studio della Fisica dell'Alta e Bassa Atmosfera (FISBAT) di Bologna (1985-1993).

I suoi principali campi di ricerca sono stati la fisica delle nubi[2] e delle precipitazioni, con particolare riguardo alla formazione della grandine, e la fisica dell'aerosol atmosferico, della quale ha studiato soprattutto il trasporto in atmosfera delle polveri del deserto del Sahara.[3][4][5] Altri temi dei quali si è occupato comprendono i bilanci di radiazione, la radarmeteorologia dei temporali grandigeni, le previsioni di nowcasting, la microfisica delle nubi e la meteorologia da satellite.

Posizioni sul riscaldamento globale[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene la sua carriera accademica sia stata incentrata su argomenti di ricerca non strettamente legati al tema del clima,[2][6][7][8] più volte Franco Prodi si è espresso pubblicamente sul tema dei cambiamenti climatici.[9] Dapprima ha espresso posizioni scettiche circa l'origine antropica dei cambiamenti climatici, ritenendo che fosse difficile da quantificare con i modelli allora a disposizione[2], ma in seguito la sua posizione si è modificata sostenendo, nel 2019, che «dire che siamo noi i responsabili dei cambiamenti climatici è scientificamente infondato»[10]. Negli anni, l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima, che un tempo aveva diretto, ha preso le distanze dalle attività di Franco Prodi, che spesso viene ormai annoverato tra i negazionisti del cambiamento climatico.[2]

Un lavoro di revisione della letteratura scientifica sul clima pubblicato nel gennaio 2022 su The European Physical Journal Plus, di cui era coautore,[11] in cui si negava l'evidenza di una qualsivoglia crisi climatica, a seguito di numerose critiche (legate alla selezione dei dati, alla loro analisi e alle conclusioni tratte) è stato sottoposto dalla rivista ad un'ulteriore fase di revisione paritaria, venendo infine ritirato dalla pubblicazione ad agosto 2023. Gli autori hanno però espresso il loro disaccordo,[12] ribadito in ulteriori occasioni,[13] corredandolo di documenti,[14] [15] ove si possono trovare anche le note dei revisori. Il caso ha attirato l'attenzione della stampa in Italia[16] e all'estero.[17]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su docente.unife.it. URL consultato il 22 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2020).
  2. ^ a b c d Davide Maria De Luca, La radicalizzazione di uno scienziato: perché Franco Prodi piace così tanto ai negazionisti del clima, in Domani, 19 luglio 2022. URL consultato il 19 settembre 2022.
  3. ^ il foglio
  4. ^ R. Chester, Stefano Guerzoni (a cura di), The Impact of Desert Dust Across the Mediterranean, Springer 2013 [1]
  5. ^ Abhijit Basu, Mark J. Johnsson (a cura di), Processes Controlling the Composition of Clastic Sediments, Geological Society of America, 1993 [2]
  6. ^ Scopus preview - Prodi, Franco - Author details - Scopus, su www.scopus.com. URL consultato il 31 luglio 2023.
  7. ^ (EN) Prodi, Franco - Web of Science, su webofscience.com. URL consultato il 31 luglio 2023.
  8. ^ PRODI FRANCO, su docente.unife.it. URL consultato il 31 luglio 2023.
  9. ^ Anna Bono, Clima, la 'petizione controcorrente' firmata dagli scienziati italiani, su Policy Maker, 6 luglio 2022. URL consultato l'8 settembre 2022.
  10. ^ "Con Greta siamo di fronte a un abbaglio mondiale". Intervista a Franco Prodi (di N. Mirenzi), su L'HuffPost, 6 ottobre 2019. URL consultato il 4 dicembre 2019.
  11. ^ (EN) Gianluca Alimonti, Luigi Mariani, Franco Prodi, Renato Angelo Ricci, RETRACTED ARTICLE: A critical assessment of extreme events trends in times of global warming, in The European Physical Journal Plus, vol. 137, n. 1, 13 gennaio 2022, pp. 112, DOI:10.1140/epjp/s13360-021-02243-9. URL consultato il 29 agosto 2023.
  12. ^ (EN) Gianluca Alimonti, Luigi Mariani, Franco Prodi, Renato Angelo Ricci, Retraction Note: A critical assessment of extreme events trends in times of global warming, in The European Physical Journal Plus, vol. 138, n. 8, 23 agosto 2023, pp. 743, DOI:10.1140/epjp/s13360-023-04386-3. URL consultato il 29 agosto 2023.
  13. ^ Gianluca Alimonti e Luigi Mariani, TRENDS IN TIMES OF GLOBAL WARMING – Breve cronistoria della vita travagliata dell’articolo e della sua retraction, su Climatemonitor, 7 settembre 2023.
  14. ^ Roger Pielke Jr, "Think of the Implications of Publishing", su The Honest Broker, 17 luglio 2023. URL consultato il 18 marzo 2024.
  15. ^ Roger Pielke Jr, The Alimonti Addendum, su The Honest Broker, 26 agosto 2023. URL consultato il 18 marzo 2024.
  16. ^ Elemedia, Così funziona la dinamica scientifica - IL KYOTO FISSO - Blog - Le Scienze, su pasini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it. URL consultato il 29 agosto 2023.
  17. ^ (EN) Graham Readfearn, Scientific journal retracts article that claimed no evidence of climate crisis, in The Guardian, 25 agosto 2023. URL consultato il 29 agosto 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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