Gaetano Magliano

Gaetano Magliano
NascitaLerici, 13 maggio 1822
Morte1877
Dati militari
Paese servito Regno di Sardegna
Regno d'Italia
Forza armata Marina Sarda
Regia Marina
Anni di servizio1837 - 1877
GradoCapitano di porto
Decorazionivedi qui
dati tratti da Uomini della Marina, 1861-1946[1]
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Gaetano Magliano (Lerici, 13 maggio 18221877) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor di Marina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La motovedetta CP 404 Gaetano Lerici della Guardia Costiera.

Nacque a Lerici il 13 maggio 1822.[1] All'età di 15 anni, nel 1837, entrò nella Marina del Regno di Sardegna quale applicato di porto e per i primi anni prestò servizio soprattutto nel porto di Genova per poi essere trasferito a Rimini nel 1858, essendo diventato luogotenente di vascello di 2ª classe.[2] Nel 1866 venne nominato capitano di porto di 3ª classe ritornando a Genova, dove risiede per un anno, e nel 1867 viene trasferito a Livorno.[1] Appena arrivato nella nuova destinazione si rese protagonista del salvataggio degli equipaggi dei velieri greci Aglay e S. Andrea, colpiti da un fortunale presso San Rossore in località bocca d’Arno.[1] Per questo fatto re Vittorio Emanuele II che si trovava proprio nella tenuta di San Rossore gli conferì "motu" proprio la medaglia d'oro al valor di Marina.[1] Nel 1868 viene trasferito a Porto Maurizio,[3] provincia di Imperia, dove rimase sino al 1872 quando assegnato a Taranto come comandante del porto, venendo posto in aspettativa per motivi di salute nell'ottobre 1875.[4] Rimase a Taranto sino al 1877, quando è collocato a riposo per anzianità.[1] Si spense in quello stesso anno.[1] La Guardia Costiera italiana gli ha intitolato una motovedetta della classe Cavallari.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor di marina - nastrino per uniforme ordinaria
«Per avere con rischio della propria vita, nei giorni 7 e 8 del mese di ottobre 1867 salvato gli equipaggi dei bastimenti greci Aglay e S. Andrea naufragati ed interamente perduti a Bocca d'Arno presso S. Rossore

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Alberini, Prosperini 2016, p. 316.
  2. ^ Annuario militare ufficiale dello Stato Sardo, 1860-1861, p. 781. URL consultato il 14 febbraio 2023.
  3. ^ Calendario generale del Regno d'Italia, 1871, p. 346. URL consultato il 14 febbraio 2023.
  4. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, Parte 4, 1875, p. 6908. URL consultato il 14 febbraio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Paolo Alberini e Franco Prosperini, Uomini della Marina, 1861-1946, Roma, Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, 2016, ISBN 978-8-89848-595-6.
  • Relazione seconda della commissione d'inchiesta sullo stato del materiale e dell'amministrazione della Regia Marina, Firenze, Tipografia e Litografia dei Fratelli Pellas, 1867.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Gaetano Magliano (PDF), su Guardia Costiera. URL consultato il 17 gennaio 2023.