Gianfranco Bozzao

Gianfranco Bozzao
Bozzao con la maglia della SPAL
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza181 cm
Peso76 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex difensore)
Termine carriera1969 - giocatore
Carriera
Giovanili
Fiorentina
Squadre di club1
1956-1957Salernitana6 (0)
1957-1958Arezzo29 (0)
1958-1961SPAL70 (0)
1961-1962Juventus7 (0)
1962-1968SPAL158 (1)
1968-1969Piacenza28 (0)
Carriera da allenatore
1977-1978Suzzara
1978-1979 San Felice
1979-1980Manfredonia
1980-1981SPALVice
1986-1987ModenaGiovanili
1987-1988PadovaGiovanili
1988-1990ParmaGiovanili
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gianfranco Bozzao (Venezia, 3 agosto 1936Ferrara, 24 maggio 2019[1]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.

Giocava nel ruolo di terzino sinistro essendo un mancino naturale. Inizia la sua carriera professionistica nella Salernitana[2] che nel 1956 l'aveva prelevato in prestito dalle giovanili della Fiorentina[3]. Dopo un anno a Salerno la Fiorentina lo cede definitivamente all'Arezzo (Interregionale Prima Categoria)[4], con cui disputa 29 partite[5]. Nel 1958 viene premiato con il primo Cavallino d'oro, ambito premio per il miglior calciatore dell'Arezzo messo in palio dal Quartiere di Santo Spirito[6].

Dal 1958 al 1961 gioca nella SPAL di Paolo Mazza che lo valorizza, mettendolo poi sul mercato dopo tre campionati di Serie A giocati da titolare. Nella stagione 1961-1962 passa alla Juventus, che per averne la comproprietà cede alla SPAL Cervato e la comproprietà di Carlo Dell'Omodarme. Alla Juve però Bozzao non decolla e Parola, succeduto a Korostelev, gli preferisce il coetaneo Sarti più vecchio di lui di soli 10 giorni. In quella stagione a Torino, infatti, Bozzao totalizza 13 presenze, di cui 7 in campionato e ben 6 in Coppa dei Campioni, competizione in cui la formazione bianconera schierava abitualmente i rincalzi.

A fine stagione Mazza è pronto a riprenderselo e nel 1962 Bozzao torna a Ferrara, dove diventa una bandiera della formazione spallina venendo soprannominato Tigre[7]. Rimane alla SPAL sino al 1968 giocando 204 partite in Serie A e segnando un gol nella sconfitta esterna contro il Milan nella stagione 1967-68, ultima stagione di Bozzao a Ferrara conclusasi con la retrocessione fra i cadetti.

L'anno successivo gioca nel Piacenza, contribuendo alla promozione in Serie B degli emiliani[8].

Continua poi a giocare fra i dilettanti facendo anche l'allenatore, attività che prosegue in seguito allenando in Serie D il Suzzara (da cui viene esonerato nel gennaio 1978[9]), il San Felice[10] e il Manfredonia. Nella stagione 1980-1981 è il vice di Battista Rota sulla panchina della SPAL[11]. Nella stagione 1986-1987 ha guidato le giovanili del Modena[12], e in seguito allena nelle giovanili di Padova tra le cui file milita Alessandro Del Piero[13], e del Parma, dove segnala a Nevio Scala lo sconosciuto Faustino Asprilla[14].

Ha vissuto a Ferrara divenuta sua città di adozione con la sua famiglia fino alla morte avvenuta nel 2019 all'età di 82 anni.

Piacenza: 1968-1969 (girone A)
  1. ^ Spal in lutto, è morto il ‘tigre’ Gianfranco Bozzao Estense.com
  2. ^ Statistiche su Salernitanastory.it
  3. ^ Le liste di trasferimento, Il Corriere dello Sport, 31 agosto 1956, pag.3
  4. ^ Le liste di trasferimento 1957-58, Il Corriere dello Sport, 30 agosto 1957, pag.3
  5. ^ Calciatori dell'Arezzo di tutti i tempi ordinati in ordine alfabetico Archiviato l'11 luglio 2010 in Internet Archive. arezzo1923.it
  6. ^ La Storia Archiviato il 7 settembre 2013 in Internet Archive. cavallinodoro.it
  7. ^ Ferrara oggi riabbraccia il suo Fabio Capello La Nuova Ferrara, 22 settembre 2007
  8. ^ Rosa 1968-1969 storiapiacenza1919.it
  9. ^ Articolo su Libertà, 7 gennaio 1978, pag.10
  10. ^ Almanacco illustrato del calcio 1979, edizioni Panini, pag.337
  11. ^ C.Fontanelli, P.Negri, Il calcio a Ferrara, GEO Edizioni, pag.263
  12. ^ Sacchetti: "Bravi, ma possiamo ancora migliorare" Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Modenanoi.it
  13. ^ Alessandro Del Piero, i suoi anni al Padova raccontati da Fincato e Zanetto Archiviato il 10 agosto 2013 in Internet Archive. Padovacalcio.it
  14. ^ " Asprilla? Lo sveglio solo io ". E Scala stoppò il presidente della Colombia Il Corriere della Sera, 8 aprile 1993, pag.41

Collegamenti esterni

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