Gian Franco Schietroma

Gian Franco Schietroma

Sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno
Durata mandato27 aprile 2000 –
11 giugno 2001
Capo del governoGiuliano Amato
PredecessoreOmbretta Fumagalli Carulli
SuccessoreAlfredo Mantovano

Sottosegretario di Stato del Ministero delle finanze
Durata mandato4 agosto 1999 –
22 dicembre 1999
Capo del governoMassimo D'Alema
PredecessorePiero Dino Giarda
SuccessoreGiorgio Macciotta

Componente del Consiglio Superiore della Magistratura
Durata mandato2002 –
2006

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXIII, XV
Gruppo
parlamentare
XIII:
- DS-L'Ulivo
(fino al 12/05/1998)
- Misto/SDI
(dal 12/05/1998)
XV: Socialisti e Radicali-RnP
CoalizioneL'Ulivo (XIII)
L'Unione (XV)
CircoscrizioneLazio 2
CollegioXIII: Frosinone
Incarichi parlamentari
  • Componente del Comitato per la legislazione
  • Componente della VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione)
  • Componente del Consiglio di giurisdizione
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano (dal 2007)
in precedenza:
PSDI (1990-1998)
SDI (1998-2007)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneAvvocato

Gian Franco Schietroma (Roma, 19 ottobre 1950) è un politico italiano. È stato segretario nazionale del Partito Socialista Democratico Italiano dal 1995 al 1998, sottosegretario di Stato alle Finanze nel primo governo D'Alema e all'Interno nel secondo governo Amato.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma il 19 ottobre 1950, figlio dell'esponente del Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI) Dante Schietroma, nonché senatore, capogruppo PSDI a palazzo Madama, sottosegretario di Stato, ministro per la pubblica amministrazione e sindaco di Frosinone. Laureatosi in giurisprudenza con 110/110 e lode presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", svolge la professione di avvocato e nel biennio 1990-1991 è Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Frosinone[1]. È vicepretore onorario di Frosinone dal 1980 al 1989.

Nel 1990 entra in politica, a 39 anni, candidatosi alle elezioni regionali nel Lazio di quell'anno col PSDI, venendo eletto in consiglio regionale del Lazio, dov'è Presidente della Commissione Bilancio, quindi Assessore regionale ai Lavori Pubblici prima ed alla Cultura dopo.[1]

È consigliere comunale di Frosinone dal 1995 al 1998.[1]

Il 29 gennaio 1995, al termine del XXIV congresso del PSDI a Bologna, dove la corrente "Socialdemocrazia Liberale Europea" (SOLE) di Enrico Ferri e Luigi Preti è stata messa in minoranza per via della posizione favorevole a un'alleanza col centro-destra di Berlusconi, viene eletto Segretario nazionale del Partito Socialista Democratico Italiano.

Con un PSDI che oramai esisteva solo in teoria, si trascina stancamente fino all'unificazione del maggio 1998 a Fiuggi tra socialisti e socialdemocratici, diventa Coordinatore nazionale SDI - Socialisti Democratici Italiani, partito di cui sarà, dal 15 luglio 2001, vicepresidente nazionale.

Deputato e Sottosegretario[modifica | modifica wikitesto]

Eletto Deputato alla Camera nella XIII Legislatura (1996-2001), ricopre gli incarichi di Sottosegretario di Stato al Ministero delle Finanze nel primo governo D'Alema e degli Interni nel secondo governo Amato.[1]

Alle elezioni politiche del 2001 viene candidato al Senato della Repubblica, ma non è stato eletto.[1]

Il 16 luglio 2002 viene eletto, dal Parlamento in seduta comune con 590 voti, membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura[2]; lascerà l'organismo nel 2006 per tornare all'attività politica.

Alle elezioni politiche del 2006 viene ricandidato alla Camera, e rieletto deputato nelle liste della Rosa nel Pugno (SDI - Radicali).

Nel 2007 aderisce al comitato promotore della costituente del nascente Partito Socialista. Nel nuovo partito entra a far parte della Direzione nazionale e del Consiglio nazionale.

È consigliere provinciale di Frosinone dal 2009 al 2013.

Vertici del Partito Socialista Italiano[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 diventa coordinatore della Segreteria nazionale del Partito Socialista Italiano, rimanendo in carica fino al 7 maggio 2019, dove viene succeduto a Luigi Iorio.[3]

Il 10 luglio 2021, al termine della direzione regionale PSI Lazio a Frosinone, organizzata per la prematura scomparsa del predecessore Luciano Romanzi, su proposta del vicesegretario nazionale del PSI Vincenzo Iacovissi, viene eletto all'unanimità come coordinatore regionale del PSI nel Lazio.[4][5][6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Corriere della Sera - Chi sono i nuovi membri laici del Csm, su corriere.it. URL consultato il 18 aprile 2022.
  2. ^ Le Camere eleggono gli otto membri laici del Csm
  3. ^ Frosinone: Schietroma coordinatore nazionale del Psi. Esultano i socialisti della provincia, su frosinone24.com. URL consultato il 25 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2020).
  4. ^ Cooperativa Editoriale L'Inchiesta, Partito Socialista Lazio, Gian Franco Schietroma eletto all'unanimita' coordinatore del Lazio, su linchiestaquotidiano.it. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2022).
  5. ^ Psi, Schietroma diventa coordinatore regionale al posto del compianto Romanzi, su FrosinoneToday. URL consultato il 16 aprile 2022.
  6. ^ Psi Lazio, Schietroma eletto coordinatore regionale, su Avanti, 13 luglio 2021. URL consultato il 18 aprile 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Sottosegretario di Stato al Ministero delle finanze Successore
Piero Dino Giarda 4 agosto 1999 - 22 dicembre 1999 Giorgio Macciotta
Predecessore Sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno Successore
Ombretta Fumagalli Carulli 27 aprile 2000 - 11 giugno 2001 Alfredo Mantovano
Predecessore Segretario del Partito Socialista Democratico Italiano Successore
Enrico Ferri 29 gennaio 1995 - 10 maggio 1998 Carica cessata
Giorgio Carta[1]
  1. ^ Con la rifondazione dello PSDI nel 2004