Gravimetro

Il gravimetro è uno strumento di misura deputato alla misurazione dell'accelerazione di gravità (g). La forza con cui una determinata massa è attratta verso il centro della Terra è precisamente bilanciata, all'interno del gravimetro, da un sistema elastico o da molle (o ancora da forze elettromagnetiche nei gravimetri più moderni). Una piccolissima variazione di questa (dell'ordine di ) dà luogo ad un'oscillazione che si fermerà soltanto quando le forze saranno nuovamente bilanciate.

Tipi di gravimetri

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Ne esistono due tipi:

  • il gravimetro assoluto, posto in un determinato punto, misura la gravità di quel particolare punto;
  • il gravimetro relativo misura la differenza di gravità esistente fra due punti.

Il gravimetro relativo presenta molta meccanica ma poca elettronica; quest'ultima corrisponde principalmente alle livelle elettroniche che permettono di "mettere in bolla" lo strumento e ne conferiscono quindi la stabilità.

Gli studi gravimetrici hanno fra i principali scopi:

L'attività prospettiva, cioè la misurazione, può effettuarsi sul terreno, in mare o tramite un aereo o elicottero.

Dell'invenzione di un Gasgravimeter (gravimetro a gas) è accreditato Guido Bodländer, che pubblicò osservazioni e riferimenti a propri studi già in un articolo del gennaio 1895, intitolato: "Das Gasgravimeter, ein bequemer Apparat für chemische Analyse auf gasometrischem Wege" ("Il gravimetro per gas: un comodo apparecchio per l'analisi chimica mediante mezzi gasometrici").[1]

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