Guglielmo Andreoli (1835)

Guglielmo Andreoli

Guglielmo Andreoli senior (Mirandola, 22 aprile 1835Nizza, 13 marzo 1860) è stato un pianista e compositore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del maestro Evangelista Andreoli, fu fratello di Carlo e Guglielmo junior (nato due anni dopo la sua scomparsa).

All'età di sette anni iniziò ad esibirsi con l'organo e il pianoforte, venendo definito un fanciullo prodigio,[1] citato anche da Francesco Berlan nel saggio sui "fanciulli celebri d'Italia".[2] A 11 anni, il 12 aprile 1847, debuttò con il fratello Carlo al Teatro comunale di Modena.[3]

Dal 1847 al 1853 fu allievo di Antonio Angeleri presso il Conservatorio di Milano. Dopo il diploma, iniziò una brillante carriera come pianista.

Fu un pianista di grande distinzione, notevole per il suo tocco morbido e delicato, il gusto puro e il potere espressivo, oltre che per la grande esecuzione. Divenne famoso a Londra, dove venne paragonato per bravura a Sigismund Thalberg e Felix Mendelssohn, esibendosi con l'orchestra di Louis Antoine Julien al Crystal Palace (13 dicembre 1856), alla Musical Union (27 aprile 1858), alla New Philharmonic (9 maggio 1859), e in altri spettacoli. Compì tournée anche in Francia, Austria, Germania, Olanda e Belgio.

La sua salute non fu mai eccellente e morì a Nizza Marittima nel 1860 ad appena 24 anni.[4]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Notturnino per pianoforte, Op. 1
  • Rimembranze di Senago. Polka-Salon per pianoforte, Op. 2
  • Barcarola del Marino Faliero. Gran Studio di Concerto per pianoforte per la sola mano sinistra, Op. 5
  • Melanconia. Melodia del maestro Campana, trascrizione per pianoforte, Op. 6
  • L'Augellin della Biondina. Melodia di A. Mariani, trascrizione per pianoforte, Op. 7
  • 4 Romances sans paroles pour Piano, Op. 16
  • 4 Romances sans paroles pour Piano, Op. 17

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Regli, Guglielmo Andreoli, in Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici, tragici e comici, maestri, concertisti, coreografi, mimi, ballerini, scenografi, giornalisti, impresarii ecc. ecc. che fiorirono in Italia dal 1800 al 1860, Torino, coi tipi di Enrico Dalmazzo, 1860, p. 10-11. URL consultato il 15 aprile 2018 (archiviato il 6 marzo 2019).
  2. ^ Francesco Berlan, Il libro dell'emulazione. I fanciulli celebri d'Italia, antichi e moderni, e gl'Illustri Italiani, nella loro infanzia e vita, Milano, Giacomo Agnelli, 1863, p. 241. URL consultato il 15 aprile 2018 (archiviato il 16 aprile 2018).
  3. ^ Cronistoria dei teatri di Modena dal 1539 al 1871 del maestro Alessandro Gandini, vol. 2, Tipografia Sociale, 1873, p. 358. URL consultato il 15 aprile 2018 (archiviato il 16 aprile 2018).
  4. ^ Grove.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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