Guglielmo Guglielmini

Guglielmo Guglielmini (Bergamo, 15 dicembre 1870Bergamo, 1911) è stato un pittore e decoratore italiano.

Firma di Guglielmo Guglielmini
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Nato a Bergamo nel 1870, trovatello, si formò presso la Scuola d'arte Andrea Fantoni, perfezionandosi in disegno presso la Scuola di pittura dell'Accademia Carrara sita nella città natale sotto la guida del maestro Ponziano Loverini[1] e in seguito presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.

Si trasferì in Eritrea nel 1896 per eseguire dei disegni sulla guerra d'Etiopia per alcuni giornali illustrati. Dopo essere rientrare nella città natia, creò una bottega di produzione di vernici e di pittura nell'antica via Sant'Alessandro, accanto a palazzo Belli[2]. Eseguì le decorazioni plastico-pittoriche della cupola e delle arcate della chiesa di San Giorgio martire di Boltiere[3], gli affreschi della volta e della prima campata della Cappella del Santo Jesus della Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie a Bergamo[4] oltre a quelli della Sala delle bibite[5] delle Terme di San Pellegrino[6] progettate dall'ingegnere Luigi Mazzocchi:[7][8]

«Nelle misere rovine di un rustico porticato lassù alla fonte sorge ora un vasto salone in stile pompeiano lungo metri 32, destinato alle bibite dell'acqua salsa. Dalla sua parete verso monte, sporge una specie di lungo abbeveratorio in cemento nel quale cade, da molti zampilli, l'acqua fattavi derivare dalla vicina fonte. Il soffitto e le pareti furono decorate dai distinti pittori, Gottardo Valentini di Milano, e Guglielmini di Bergamo, con quadri e figure allegoriche, forse troppo procaci.»

Pittore e decoratore in stile Art Nouveau, partecipò all'Esposizione Internazionale di Milano del 1906 e partecipò al concorso di disegno per la tessera di riconoscimento del Circolo Artistico Bergamasco (1910)[9]. Morì a Bergamo nel 1911. I suoi resti sono stati tumulati nel Cimitero monumentale di Bergamo.

  • Medaglioni con Santi e con Sante: La Vergine Maria, santa Agnese, san Luigi Gonzaga, Cristo Incoronato di Spine, san Carlo Borromeo, san Bernardino da Siena (1898)
Cristo incoronato di spine, chiesa di Santa Maria Incoronata delle Grazie, Bergamo
Angeli Portacroce, chiesa di Santa Maria Incoronata delle Grazie, Bergamo
Decorazione della cupola della chiesa di San Giorgio martire, Boltiere (1909)
Decorazioni della navata
  1. ^ Angelo Pinetti, Ponziano Loverini, con 76 illustrazioni e 4 tavole fuori testo, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1930, p. 99.
  2. ^ Viene menzionato come Decoratore in pittura in: F.lli Carnazzi, Diario e guida della città di Bergamo, 1910 p. 423 (succedendo a Luigi Guglielmini); e come Pittore in: Società editrice commerciale, Bergamo e provincia: Guida 1910 p. 382 e Guida 1911, p. 376. La malattia che lo portò a morte precoce fu attribuita all'intossicazione causata dalle sostanze chimiche che usava per formulare i colori nella bottega di pittura sita in via Sant'Alessandro 48, attività che la vedova Cleonice Induni cedette immediatamente a un collaboratore del marito.
  3. ^ L’affresco di S. Giorgio sopra l’ingresso centrale è di Abramo Spinelli, autore anche della tela del Battesimo di Gesù (c. 1905) e della decorazione generale fatta in collaborazione con Domenico Zappettini e G. Guglielmini (1909). In: Luigi Pagnoni. Chiese parrocchiali bergamasche. Appunti di storia e arte. Monumento bergomensia LII. Litostampa istituto grafico (1992), p. 82.
  4. ^ Si tratta dei sei medaglioni con Santi e con Sante: la Vergine Maria, Santa Agnese, San Luigi Gonzaga, Cristo Incoronato di Spine, San Carlo Borromeo, San Bernardino da Siena 1898 e degli Angeli Portacroce 1903, vedi: Centro Culturale delle Grazie, 2023, Note per un itinerario artistico
  5. ^ Situata, insieme al porticato, a monte dello Stabilmento termale, è stata inclusa nell'ala settentrionale delle nuove terme
  6. ^ Fonte e sala bibite, su visitbrembo.it.
  7. ^ Il nuovo stabilimento balneario, eretto dalla Società Anonima delle Terme di San Pellegrino fondata dall’avvocato milanese Cesare Mazzoni il 21 maggio 1899, fu aperto all'esercizio domenica 30 giugno 1901 e inaugurato dalle autorità domenica 14 luglio 1901
  8. ^ Bartolomeo Villa, La metamorfosi di San Pellegrino dal 1854 al 1905 (PDF), Il Corriere di San Pellegrino, 13 Agosto 1905, p. 2.
  9. ^ Conservato in una collezione privata. Cfr. Circolo Artistico Bergamasco. Centenario della fondazione 1895-1995. Arti Grafiche Mariani e Monti. pag. 61.
  10. ^ Le nuove terme di San Pellegrino Un tour in anteprima, su primabergamo.it. URL consultato il 5 maggio 2024..
  11. ^ Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Bergamo, su beniculturali.diocesi.bergamo.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
  • Rossana Bossaglia, Stile e struttura delle città termali. Volume I: Lombardia, Piemonte, Valle D'Aosta, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1985, ISBN 2021030153380.
  • Luigi Pagnoni, Chiese parrocchiali bergamasche. Appunti di storia e arte, Bergamo, Litostampa Tecnico Grafica, 1992, ISBN 2023030161730.
  • Circolo Artistico Bergamasco. Centenario della fondazione 1895-1995. Arti Grafiche Mariani e Monti. Bergamo.
  • Tarcisio Bottani, Liberty a San Pellegrino Terme, Bergamo, Corponove, 2019, ISBN 9788899219857.
Fregio della trabeazione

Collegamenti esterni

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  • Il Corriere di San Pellegrino [1], 13 agosto 1905
  • Le nuove terme di San Pellegrino [2], 14 dicembre 2014