Hulun (alleanza)

Hūlun (扈倫T) fu una potente alleanza di tribù Jurchen del tardo XVI secolo, nell'attuale provincia di Jilin in Cina.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'alleanza Hūlun fu realizzata da Wan (morto nel 1582), capo della federazione tribale di Hada, che aveva tratto la sua importanza dal controllo del commercio tra Liadong - nella tarda dinastia Ming - e le tribù Jurchen ad est attraverso il passo di Guangshun a est di Kaiyuan, che si trova vicino all'estremità settentrionale dell'odierna provincia di Liaoning). Oltre agli Hada stessi, la Hūlun comprendeva altre tre federazioni tribali, conosciute come Ula, Yehe e Hoifa.[1]

Nonostante il popolo Hūlun era per lo più di origine Jurchen, era stato pesantemente influenzato dalla lingua e dalla cultura mongola e si era mescolato con i mongoli vicini Khorchin e Kharchin. Pertanto, erano visti, dai loro vicini meridionali - Jurchen Jianzhou, che erano alla fine del XVI secolo guidati da Nurhaci - come "Monggo" ("Mongoli").[2]

Il Khan degli Hūlun, Wan, aspirava ad essere il capo supremo della regione, e creò una rete di relazioni politiche e commerciali con i capi Jurchen e Mongoli, nonché con il governatore di Liaodong, della dinastia Ming, Li Chengliang.[1]

Nurhaci, il capo degli Jurchen Jianzhou, era un fratellastro di Wan,[1][3] e, secondo Pamela Kyle Crossley, vide Wan e i suoi Hūlun come modelli per il suo (tardo) Impero Jin.[1] Molti anni dopo, molto tempo dopo che Huang Taiji aveva ribattezzato gli Jurchen come Manciù, e sia Wan che Nurhaci erano morti, gli storici della dinastia Qing si riferivano a Wan come uno dei primi grandi capi delle "nazioni manciù".[1]

Negli anni finali del XVI secolo, le tribù Hūlun iniziarono a riconoscere la supremazia di Nurhaci anche se, in alcuni casi, il capo di una tribù nominato da Nurhaci avrebbe cercato di affermare la sua indipendenza, e ne sarebbe scoppiata una nuova guerra, come nel caso di Bujantai, il capo degli Ula. Alla fine, tutte e quattro le tribù furono pienamente incorporate nell'impero di Nurhaci (Hada 1601, Hoifa 1607, Ula 1613, Yehe 1619).[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Pamela Kyle Crossley, A Translucent Mirror: History and Identity in Qing Imperial Ideology, University of California Press, 2002, pp. 139–40, ISBN 0-520-23424-3.
  2. ^ Pamela Kyle Crossley, Helen F. Siu e Donald S. Sutton, Empire at the margins: culture, ethnicity, and frontier in early modern China, Studies on China, vol. 28, University of California Press, 2006, p. 65, ISBN 0-520-23015-9.
  3. ^ I capi Jurchen e Mongoli del tempo erano poligami, e pertanto era normale che ognuno di loro potesse essere un genero, e in seguito suocero di molti altri capi. Molte allusioni su tali relazioni si trovano in Crossley (2006).
  4. ^ Pamela Kyle Crossley, The Manchus, Peoples of Asia, vol. 14, 3ª ed., Wiley-Blackwell, 2002, pp. 62, 64, ISBN 0-631-23591-4.
  5. ^ John K. Fairbank e Denis Crispin Twitchett, Part 1, in The Cambridge history of China, vol. 9, Cambridge University Press, 2002, p. 30, ISBN 0-521-24334-3.