Idruro di alluminio

Idruro di alluminio
Abito cristallino
Abito cristallino
Nome IUPAC
Triidruro di alluminio
Nomi alternativi
Idruro di alluminio, alano
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareAlH3
Massa molecolare (u)29,99
AspettoSolido cristallino bianco, non volatile, altamente polimerizzato.
Numero CAS7784-21-6
Numero EINECS232-053-2
PubChem14488
SMILES
[AlH3]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1 486
Solubilità in acquaReattivo
Temperatura di fusione150 °C
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
Facilmente infiammabile Corrosivo

L'idruro di alluminio è un composto chimico avente come formula AlH3. È un solido instabile sopra i 150 °C. Ha proprietà riducenti e reagisce violentemente con acqua e altre sostanze protiche liberando idrogeno. Non ha utilizzi pratici significativi, e non è disponibile in commercio.

AlH3 fu sintetizzato per la prima volta nel 1942 da Egon Wiberg (1901-1976).[1]

L'idruro di alluminio è un solido polimerico. Sono possibili molti polimorfi, chiamati α-, β-, γ-, δ-, ε- e θ-AlH3. La forma α-AlH3 è la più stabile e ne è stata determinata la struttura tramite diffrazione dei raggi X e diffrazione neutronica. Ogni atomo di alluminio è circondato da sei atomi di idrogeno che fanno da ponte ad altri sei atomi di alluminio. Le distanze Al–H sono tutte equivalenti (172 pm) e l'angolo Al–H–Al è di 141°.[2]

Cella primitiva di α-AlH3
Coordinazione di Al
Coordinazione di H

La sintesi più conveniente si effettua facendo reagire in soluzione eterea di tetraidroalluminato di litio LiAlH4 e tricloruro di alluminio AlCl3 in condizioni rigidamente controllate. A seconda delle condizioni usate si può determinare quale polimorfo ottenere:[3]

3LiAlH4 + AlCl3 + nEt3O → 4[AlH3(Et3O)n] + 3LiCl

L'idruro di alluminio è instabile sopra i 150 °C; ha proprietà riducenti e reagisce violentemente con acqua e altre sostanze protiche liberando idrogeno.[4]

L'idruro di alluminio non ha utilizzi pratici significativi, e non è disponibile in commercio. È stato studiato come possibile additivo per propellenti solidi per razzi.[5] Inoltre, essendo una sostanza contenente idrogeno nel proprio reticolo cristallino, è stato studiato come materiale di potenziale interesse nello sviluppo di veicoli alimentati a idrogeno.[6] Nessuna di queste applicazioni ha finora (2013) avuto successo.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàGND (DE4142120-6
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia