Il pane quotidiano

Il pane quotidiano
Titolo originale	Bread
Lingua originale	inglese
Paese di produzione	Stati Uniti d'America
Anno	1924
Durata	70 min. (1.981,20 metri - 7 rulli)
Dati tecnici	B/N rapporto: 1,33 : 1 film muto
Genere	drammatico
Regia	Victor Schertzinger
Soggetto	dal romanzo Bread di Charles G. Norris
Sceneggiatura	Lenore Coffee, Albert Lewin
Casa di produzione	Metro-Goldwyn-Mayer
Interpreti e personaggi
Mae Busch: Jeanette Sturgis Robert Frazer: Martin Devlin Pat O'Malley: Roy Beardsley Wanda Hawley: Alice Sturgis Eugenie Besserer: Mrs. Sturgis Hobart Bosworth: Mr. Corey Myrtle Stedman: Mrs. Corey Ward Crane: Gerald Kenyon Raymond Lee: Ralph Beardsley Valentine Black: Bambino (non accreditato)

Il pane quotidiano (Bread) è un film muto del 1924 diretto da Victor Schertzinger.

Due sorelle, nate in una famiglia povera, imboccano strade diverse per alleviare i problemi della madre, in difficoltà finanziarie. Alice si sposa e diventa madre di numerosi bambini, mentre Jeanette, una ragazza indipendente, trova lavoro come stenografa. Per evitare uno scandalo, Jeanette sarà costretta a sposarsi con un venditore. Ma, disillusa dal matrimonio, lascerà il marito. Salvo ritornare a casa dopo tre anni, quando si accorge che anche lei ha bisogno di una famiglia.

Il film fu prodotto dalla Metro-Goldwyn Pictures Corporation.

Distribuito dalla Metro-Goldwyn Pictures Corporation, il film - presentato da Louis B. Mayer - uscì nelle sale cinematografiche USA il 4 agosto dopo una prima tenuta a New York il 20 luglio 1924. In Italia venne distribuito nel 1925, in Finlandia il 16 agosto 1926, in Portogallo il 9 novembre 1927^[1].

• (EN) John Douglas Eames, The MGM Story Octopus Book Limited, Londra 1975 ISBN 0-904230-14-7 Pag. 15

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il pane quotidiano

• (EN) Il pane quotidiano, su IMDb, IMDb.com.
• (EN) Il pane quotidiano, su Box Office Mojo, IMDb.com.
• (EN) Il pane quotidiano, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
• (EN) Il pane quotidiano, su Silent Era.

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