Il passaporto giallo
Il passaporto giallo | |
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Elissa Landi e Lawrence Olivier | |
Titolo originale | The Yellow Ticket |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1931 |
Durata | 88 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,20:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Raoul Walsh |
Soggetto | Michael Morton |
Sceneggiatura | Guy Bolton, Jules Furthman |
Produttore | Raoul Walsh |
Casa di produzione | Fox Film Corporation |
Distribuzione in italiano | Fox |
Fotografia | James Wong Howe |
Montaggio | Jack Murray |
Musiche | Carli Elinor, R.H. Bassett, Hugo Friedhofer |
Scenografia | William S. Darling |
Interpreti e personaggi | |
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Il passaporto giallo (The Yellow Ticket) è un film del 1931 diretto da Raoul Walsh.
È un film drammatico statunitense con Elissa Landi, Lionel Barrymore e Laurence Olivier. È basato sul lavoro teatrale The Yellow Ticket di Michael Morton, andato in scena a Broadway il 20 gennaio 1914 all'Eltinge 42nd Street Theatre con John Barrymore[1].
Il film è il remake di The Yellow Ticket del 1918, diretto da William Parke con Fannie Ward e Warner Oland.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Maria Kalish, giovane ebrea che vive a Kiev, è informata che il padre, detenuto per motivi politici a San Pietroburgo, sta morendo. Per poterlo raggiungere l'unico modo che ha è quello di chiedere un passaporto "giallo", che contraddistingue le prostitute e consente loro di girare liberamente in Russia. Maria si adatta a tale umiliazione e chiede ed ottiene tale carta, ma quando arriva a San Pietroburgo il padre è già spirato. Sconvolta dal dolore, dimentica di segnalare la sua presenza e viene arrestata.
Quando è rilasciata, la vergogna le impedisce di tornare a Kiev, e vaga tra molte vicissitudini dovute al suo "status" per l'immensa Russia. Per fortuna incontra Julian Rolphe, giornalista inglese, di cui diventa la segretaria. Le notizie che Maria fornisce a Julian lo fanno diventare un reporter famoso, ma attirano l'attenzione della Polizia zarista che individua la giovane come una spia. Il lascivo Andreiev, capo della Polizia, la fa quindi arrestare, ma poi tenta di approfittare di lei, a questo consente a Maria di ucciderlo e sfuggirgli. Mentre tutto precipita con la scoppio della guerra, lei e Julian riescono a fuggire dalla Russia in aeroplano.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film, diretto da Raoul Walsh su una sceneggiatura di Guy Bolton e Jules Furthman e un soggetto di Michael Morton, fu prodotto dallo stesso Walsh[2] per la Fox Film Corporation[3] e girato da metà luglio a fine agosto 1931.[4]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il copyright del film, richiesto dalla Fox Film Corp., fu registrato il 7 ottobre 1931 con il numero LP2595[5].
Il film fu distribuito con il titolo The Yellow Ticket negli Stati Uniti dal 30 ottobre 1931[6] dalla Fox Film Corporation.[3]
In Italia, il film ottenne il visto di censura numero 27304[7].
Altre distribuzioni:[6]
- in Portogallo il 7 novembre 1931 (O Passaporte Maldito)
- in Svezia l'8 febbraio 1932 (Den Gula Biljetten)
- in Finlandia il 16 ottobre 1932 (Keltainen piletti)
- in Italia nel 1932 (Il passaporto giallo)
- in Spagna (El carnet amarillo)
- in Venezuela (El pasaporte amarillo)
- in Grecia (Kitrino diavatirio)
- in Francia (Le passeport jaune)
- nel Regno Unito (The Yellow Passport)
- in Polonia (Zólty bilet)
Promozione
[modifica | modifica wikitesto]La tagline è: "Helpless, hopeless, in heartless Russia".[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ IBDB
- ^ (EN) IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ^ a b (EN) IMDb - Crediti per le compagnie, su imdb.com. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ^ (EN) American Film Institute, su afi.com. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ^ AFI
- ^ a b (EN) IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 2 giugno 2013.
- ^ Italia Taglia
- ^ (EN) IMDb - Tagline, su imdb.com. URL consultato il 2 giugno 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lester D. Friedman, The Jewish Image in American Film, Secaucus, NJ: Citadel Press, 1987, pp. 116–118.
- (EN) AA.VV., Jewish Film Directory, Trowbridge: Flicks Books, 1992, p. 230.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il passaporto giallo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Yellow Ticket, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- IL PASSAPORTO GIALLO, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Il passaporto giallo, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Il passaporto giallo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il passaporto giallo, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il passaporto giallo, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il passaporto giallo, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Il passaporto giallo, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).