Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica

Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica
SiglaINPDAP
StatoItalia (bandiera) Italia
TipoEnte pubblico non economico
Istituito1994
daGoverno italiano
Soppresso2011
daGoverno italiano
SuccessoreINPS
Sito webwww.inpdap.gov.it

L'Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica, meglio conosciuto con l'acronimo INPDAP, era un ente pubblico previdenziale italiano, istituito a seguito della delega conferita al governo con la legge 24 dicembre 1993, n. 537, dal d.lgs. 30 giugno 1994, n. 479.

Il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (cosiddetto salva Italia), convertito con la legge 24 dicembre 2011, n. 214 ha disposto la soppressione dell'INPDAP trasferendo all'INPS le relative funzioni.

L'INPDAP è nato dalla fusione dei seguenti Enti soppressi con la suddetta legge:

  • l'ENPAS (Ente nazionale previdenza assistenza dipendenti statali), competente per la liquidazione del trattamento di fine servizio (indennità di buonuscita) al personale dipendente dallo Stato;
  • l'INADEL (Istituto nazionale assistenza dipendenti enti locali), competente per la liquidazione del trattamento di fine servizio (indennità premio servizio) ai dipendenti degli enti locali;
  • l'ENPDEP (Ente nazionale previdenza dipendenti enti diritto pubblico), competente per la liquidazione dell'assegno funerario al personale dipendente dagli enti di diritto pubblico.

All'INPDAP sono date in gestione le seguenti casse previdenziali in precedenza gestite dalla Direzione Generale degli Istituti di Previdenza (un'articolazione organizzativa del Ministero del Tesoro):

  • CPDEL (Cassa pensioni dipendenti enti locali);
  • CPUG (Cassa pensioni ufficiali giudiziari e aiutanti ufficiali giudiziari);
  • CPI (Cassa pensioni insegnanti);
  • CPS (Cassa pensioni sanitari).

Nel 1996, all'interno dell'Inpdap fu costituita la Ctps (Cassa trattamenti pensionistici statali): precedentemente, la gestione delle pensioni dei dipendenti statali era direttamente a carico del bilancio dello Stato. Nel 1999, l'Inpdap acquisì competenze pensionistiche e personale dalle Direzioni territoriali dell'economia e delle finanze, già Direzioni provinciali del tesoro, dipendenti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Nel dicembre 2011 il governo Monti decretò la soppressione dell'INPDAP e il trasferimento delle relative funzioni all'INPS per effetto del decreto legge n. 201 del 6 dicembre 2011 ("decreto salva Italia"); dal 1º gennaio 2012 l'Inpdap confluì in INPS. Le risorse strumentali, umane e finanziarie degli enti soppressi furono trasferite all'INPS con successivi decreti ministeriali; nel frattempo, le strutture centrali e periferiche continuavano ad espletare le attività connesse ai loro compiti istituzionali.

Organi ed organizzazione

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Gli organi dell'Istituto erano:

  • il presidente;
  • il consiglio d'amministrazione (presieduto dal presidente dell'istituto);
  • il consiglio d'indirizzo e vigilanza;
  • il collegio dei sindaci;
  • il direttore generale;
  • i comitati di vigilanza.

La struttura amministrativa è guidata dal direttore generale.

La struttura organizzativa territoriale dell'INPDAP si articola in:

  • direzione generale (con sede a Roma);
  • direzioni regionali con sedi in ciascun capoluogo di regione ad eccezione del Trentino-Alto Adige;
  • direzioni provinciali (con sede in ogni capoluogo di provincia; nei quattro principali capoluoghi di provincia hanno invece sede le direzioni territoriali, in numero di 4 a Roma e 2 rispettivamente a Torino, Napoli e Milano);
  • strutture sociali (case di riposo per anziani a Monte Porzio Catone e Pescara, convitti a Spoleto, Anagni, Sansepolcro, Arezzo, Caltagirone);
  • Liceo della comunicazione a Sansepolcro (Arezzo).

L'INPDAP provvedeva a molteplici attività nel settore della previdenza e dell'assistenza dei pubblici dipendenti, tra le quali:

  • incassava i contributi previdenziali ed assistenziali della quasi totalità dei dipendenti pubblici;
  • erogava le pensioni al personale collocato in quiescenza;
  • erogava il trattamento di fine servizio (TFS) o (divenuto per gli assunti dal 01/01/2001) il trattamento di fine rapporto (TFR) ai dipendenti pubblici;
  • erogava piccoli prestiti (fino ad otto mensilità), cessioni e mutui edilizi a tasso agevolato al personale iscritto all'Istituto;
  • erogava prestazioni sociali ad iscritti, pensionati e figli di iscritti (borse di studio, master, case albergo, vacanze studio).

L'INPDAP, a decorrere dal 1º gennaio 1996, aveva in carico la gestione separata dei trattamenti pensionistici dei dipendenti statali e delle altre categorie di personale i cui trattamenti di pensione erano a carico del bilancio dello Stato.

Casse previdenziali gestite dall'INPDAP

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L'INPDAP era competente per la gestione delle prestazioni pensionistiche dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche iscritte alle casse degli ex istituti di previdenza. Ciò includeva tanto l'adozione dei provvedimenti di pensione (di vecchiaia, di anzianità e di inabilità) che dei provvedimenti di riconoscimento di servizi e periodi utili a pensione (riscatti, ricongiunzioni, contribuzione figurativa, totalizzazione).

  • Cassa trattamenti pensionistici statali (CTPS);
  • Cassa pensione sanitari (CPS);
  • Cassa pensione dipendenti enti locali (CPDEL);
  • Cassa pensioni ufficiali giudiziari (CPUG);
  • Cassa insegnanti (CPI).

Le pensioni in pagamento al giugno 2007 erano 2.366.211.

Versamento dei contributi

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Ogni mese ogni ente pubblico deve presentare il modello D.M.A. - denuncia mensile analitica - all'Indpap, Si tratta di una dichiarazione telematica contenente i dati previdenziali, le retribuzioni e le contribuzioni destinate ai fondi di previdenza complementare, dei lavoratori retribuiti nel mese precedente.

Prestazioni creditizie e sociali

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Tutti i dipendenti in attività di servizio assicurati presso l'INPDAP sono iscritti, mediante contributo dello 0,35% sulla retribuzione, alla "Gestione autonoma delle prestazioni creditizie e sociali".

A partire dal 1º novembre 2007, a seguito di quanto previsto dal Decreto Ministeriale 45/2007, saranno iscritti alla suddetta Gestione anche:

  • i dipendenti pubblici con iscrizione a gestioni previdenziali diverse dall'Inpdap (con ritenuta dello 0,35% sulla retribuzione);
  • i pensionati ex dipendenti pubblici il cui trattamento di quiescenza è erogato da enti previdenziali diversi dall'Inpdap (con ritenuta dello 0,15% sulla pensione);
  • i pensionati Inpdap (con ritenuta dello 0,15% sulla pensione).

Le categorie di cui sopra potranno rinunciare all'iscrizione entro il 31.10.2007, ovvero revocare l'iscrizione nei sei mesi successivi.

La "Gestione autonoma per le prestazioni creditizie e sociali fornisce i seguenti servizi:

  • piccoli prestiti;
  • prestiti pluriennali;
  • prestiti garantiti;
  • mutui ipotecari edilizi;
  • vacanze studio in Italia e all'estero per i figli degli iscritti;
  • case albergo per anziani;
  • convitti per giovani;
  • master e borse di studio.

Piccolo prestito

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Il piccolo prestito consente di ottenere per una durata di 12, 24, 36, 48 mesi una somma pari a due, quattro, sei, otto mensilità del proprio stipendio senza presentare alcuna documentazione di spesa. Le trattenute in busta paga decorrono dal secondo mese successivo all'erogazione.

Il piccolo prestito è rinnovabile trascorsa la metà del periodo per il quale è richiesto. Il tasso si aggira intorno al 5%.

Il piccolo prestito: viene erogato ai pensionati e ai dipendenti pubblici per esigenze legate alla quotidianità, da specificare comunque all'atto della richiesta. Per ottenerlo bisogna compilare i moduli forniti dall'ente ed inoltrare le domande on line all'ufficio competente provinciale.

Cessioni dirette

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Le cessioni sono definite dall'ente come "prestito pluriennale". Possono essere di durata di 5 o 10 anni per una trattenuta massima non superiore al quinto dello stipendio. È richiesta la documentazione di spesa ed è prevista un'ampia casistica di motivazioni in base alle quali effettuare la domanda.

Il tasso effettivo delle cessioni erogate direttamente dall'INPDAP è inferiore al 5%.

Cessioni garantite

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Il prestito pluriennale garantito permette di ottenere un prestito quinquennale o decennale tramite una società finanziaria accreditata presso l'Inpdap, garante del rimborso delle rate contro alcuni rischi. La trattenuta massima non può superare il quinto dello stipendio. Non occorre presentare documentazione di spesa.

Visto che i prestiti diretti vengono erogati in base ad una graduatoria, alla motivazione allegata e alle disponibilità di bilancio, l'ente previdenziale dispone di convenzioni con istituti di credito disposti a concedere finanziamento con condizione vantaggiose.

La convenzione principalmente prevede le condizioni economiche e i tassi massimi applicabili dagli istituti a lei associati.

La legge 30 dicembre 2004 n. 311 (legge finanziaria per l'anno 2005) ha stabilito che le società finanziarie possono erogare prestiti pluriennali anche senza la garanzia dell'INPDAP.

Il dipendente che opta per questa scelta non può effettuare operazioni creditizie con l'INPDAP.

  • Vincenzo Cuzzola, Giovanna Fiolo. Le pensioni del futuro: la riforma per i dipendenti pubblici e privati. HALLEY Editrice, 2004. ISBN 88-75-89042-0.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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