Indice di Tiffeneau

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Funzione polmonare. * TLC Capacità polmonare totale.
* RV Volume residuo.
* ERV Volume di riserva espiratoria
* IRV Volume di riserva inspiratoria
* IC Capacità inspiratoria
* IVC Capacità vitale inspiratoria
* VC Capacità vitale
* VT Volume corrente
* FRC Capacità funzionale residua

Con il termine indice di Tiffeneau (noto anche con il nome di rapporto di Tiffeneau-Pinelli[1]), in pneumologia, ci si riferisce ad un rapporto che si ottiene esplorando la funzionalità respiratoria eseguendo una spirometria. L'indice di Tiffeneau viene usato per differenziare e per valutare spirometricamente le condizioni disventilatorie ostruttive o restrittive[2][3].

L'indice deve il suo nome al medico francese Robert Tiffeneau (1910-1961), un farmacologo e fisiologo, pioniere della medicina respiratoria[4].

Nel 1947, con la collaborazione di A. Pinelli, Robert Tiffeneau definisce il volume massimo espirato durante il primo secondo, noto come VEMS, che egli chiama CPUE (Capacité pulmonaire utilizzabile à l'effort)[5][6]. Il CPUE vedrà il suo nome modificato in "volume expiratoire maximum seconde" (VEMS) da un gruppo di esperti europei, riuniti a Parigi il 13 febbraio 1954. Questo test verrà successivamente adottato anche dalla British Thoracic Society nel 1957, con il nome di FEV1 (forced expiratory volume 1 second) e mondo di fisiologi respiratori anglosassoni. Ancora oggi il FEV1 è la base di ogni studio funzionale della respirazione. Allo stesso modo l'indice di Tiffeneau diverrà uno dei criteri principali per effettuare la diagnosi di enfisema polmonare.

Il coefficiente di Tiffeneau è una relazione (rapporto) tra due parametri spirometrici e valuta il grado di ostruzione bronchiale nelle malattie respiratorie come la BPCO e l'asma:



dove il VEMS è il volume espiratorio massimo al PRIMO secondo e corrisponde al FEV1, mentre la CVF è la capacità vitale forzata.
I valori normali dell'indice sono superiori all'70%. Fin dalla conferenza GOLD 2001 (conferenza di consenso sulla diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie polmonari ostruttive croniche) è stato stabilito che un indice di Tiffeneau inferiore al 70% deve essere considerato come patologico, ed a seconda della gravità della riduzione delle FEV1, va ad individuare una malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO) di grado lieve, moderato o severo[7].

Malattie polmonari ostruttive e restrittive

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Nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (COPD o BPCO: asma od enfisema polmonare) il FEV1 è ridotto a causa di un'ostruzione al flusso di aria che fuoriesce dai polmoni. Anche la capacità vitale si riduce, ma in misura minore rispetto al FEV1. A causa del marcato calo del FEV1 il rapporto FEV1/VC viene quindi a ridursi. In particolare, la diagnosi di BPCO viene fatta quando il rapporto FEV1/VC è inferiore al 80%[8].
Nei deficit di tipo restrittivo la FEV1 e la VC si riducono in modo proporzionale, perciò l'indice di Tiffeneau, cioè il rapporto FEV1/VC è nella norma oppure addirittura aumentato. [9]

  1. ^ Minelli R. Appunti dalle lezioni di fisiologia umana. La Goliardica Pavese, Pavia, 1992.
  2. ^ Swanney MP, Ruppel G, Enright PL, et al (December 2008). "Using the lower limit of normal for the FEV1/FVC ratio reduces the misclassification of airway obstruction". Thorax 63 (12): 1046–51. doi:10.1136/thx.2008.098483. PMID 18786983
  3. ^ Sahebjami H, Gartside PS (December 1996). "Pulmonary function in obese subjects with a normal FEV1/FVC ratio". Chest 110 (6): 1425–9. doi:10.1378/chest.110.6.1425. PMID 8989055
  4. ^ J.C. Yernault The birth and development of the forced expiratory manoeuvre: a tribute to Robert Tiffeneau (1910–1961). Eur Respir J 1997; 10: 2704–2710 DOI: 10.1183/09031936.97.10122704
  5. ^ Tiffeneau R, Pinelli A. Air circulant et air captif dans l'exploration de la fonction ventilatrice pulmonaire. Paris Méd 1947; 37: 624–628.
  6. ^ R. Tiffeneau, A. Pinelli, « Régulation bronchique de la ventilation pulmonaire », J. Fr. Méd. Chir. Thorac., vol. 2, 1948, pp. 221-244.
  7. ^ R. A. Pauwels, A. S. Buist, P. M. Calverley, C. R. Jenkins, S. S. Hurd, « On Behalf of the GOLD Scientific Committee : Global Strategy for the Diagnosis, Management, and Prevention of Chronic Obstructive Pulmonary Disease », Am. J. Respir. Crit. Care Med., vol. 163, 2001, pp. 1256-1276.
  8. ^ Nathell, L.; Nathell, M.; Malmberg, P.; Larsson, K. (2007). "COPD diagnosis related to different guidelines and spirometry techniques". Respiratory research 8 (1): 89. doi:10.1186/1465-9921-8-89. PMC 2217523. PMID 18053200.
  9. ^ Interpreting spirometry, su web.archive.org, 25 luglio 2008. URL consultato il 6 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2008).
  • Giovanni Bonsignore, Vincenzo Bellia, Malattie dell’apparato respiratorio, Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-2390-5.

Voci correlate

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