Italica (nave)

Italica
Descrizione generale
Tiponave da carico generale
ClassePioner Moskvy[1][2][3][4]
ArmatoreArgo s.r.l.[5]
ProprietàDiamar s.p.a.
Registro navaleRINA[6],
n. 70991
Porto di registrazione Monrovia (1983-?)
Belgrado (?-1990)
Napoli (1990-2017)
Koror (demolizione)
Identificazionenominativo internaz.le ITU:
India
I
Charlie
C
Sierra
S
India
I
(India-Charlie-Sierra-India)

n. IMO: 7942075[7]
n. MMSI: 247002200[7]

CostruttoriVSZ
CantiereVyborg (Russia)
Impostazione1980
Completamento1981
Consegna26 luglio 1990
Entrata in servizio1983
Ammodernamento1990; 2005; 2015
Nomi precedentiJugo Navigator (1983-?)
Jugonavigator (?-1990)
Zuil (31/5/1990-26/7/1990)
Nomi successiviAlica (demolizione)
Radiazione8 giugno 2017[6]
Destino finalein demolizione ad Alang
Caratteristiche generali
Stazza lorda5.825[7] tsl
Stazza netta2.473[7] tsn
Portata lorda6.080[7] tpl
Lunghezza(fuori tutto) 130,30 m[8]
(tra le p.p.) 120,45[6] m
Larghezza17,3[6] m
Pescaggio6,914 m
Propulsione1 × motore Diesel B&W 2S 5cyl-line
× 140 giri/min

1 × elica quadr.-p. fisso
1 × timone a spada
1 × elica di manovra av.

Velocità(di crociera) 14[9] nodi
(max.) 16,5[9] nodi
Equipaggio23-28 marittimi[9]
92 scienziati[9]
vedasi sezione "Note"
voci di navi mercantili presenti su Wikipedia

L'Italica è stata sia una nave da carico generale sia oceanografica, utilizzata per il supporto logistico alle esplorazioni antartiche italiane.

Impostata nel 1980 sugli scali del cantiere navale di Vyborg, nell'allora Unione Sovietica, e completata nell'81 sulla base del progetto 1590P (23ª di una serie di 27 unità classe Pioner Moskvy, costr. n. 529[1]), entrò in servizio nel 1983[8] con il nome di Jugo Navigator[10][11] per la società armatrice cipriota Third World Shipping Co., battendo inizialmente bandiera liberiana e con porto di registrazione a Monrovia[12], presa a nolo dalla compagnia di navigazione Beogradska Plovidba (meglio nota semplicemente come Beoplov), le cui insegne, che spiccavano sul fumaiolo e le murate[13], furono notate per la prima volta nel 1984 facendo scalo nel porto britannico di Avonmouth.

Successivamente passa alla Jugobrod[14][15] cambiando leggermente nome in Jugonavigator, battendo bandiera jugoslava e venendo iscritta nel porto di Belgrado[16].

Acquisita dalla Diamar[8] di Pozzuoli il 31 maggio 1990, durante il passaggio di proprietà la nave muta il proprio nome, inizialmente in Zuil, per poi assumere quello definitivo di Italica nel luglio dello stesso anno[17][18]; inviata ai grandi lavori per essere riadattata a missioni polari per conto della Geolab[8][9] in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche[8], ne fu irrobustita la prora con l'adozione di un tagliamare rompighiaccio, l'installazione di un'elica di manovra prodiera, l'ampliamento della tuga a poppavia del fumaiolo per un ponte elicotteri, nuovi alloggi e laboratori scientifici e fu quindi utilizzata sia per campagne oceanografiche nel Mare di Ross sia per il supporto logistico[19] dallo scalo di Lyttelton (Nuova Zelanda), trasportando mezzi, merci, carburante e personale in arrivo all'aeroporto di Christchurch, a beneficio della stazione permanente "Mario Zucchelli" e della base antartica italo-francese "Concordia" già per la missione dell'estate australe del 1990-1991, la sesta delle esplorazioni polari italiane, iniziate nel 1985[20].

Dotata negli ultimi anni di un sistema di navigazione satellitare denominato MyWay[21], sviluppato dall'ENEA ed ottimizzato per consentirle di evitare i ghiacci di maggiore spessore permettendole di seguire rotte di avvicinamento più agevoli attraverso la banchisa[22], con il suo rientro a Ravenna, il 3 aprile 2017, ha concluso l'attività polare, assumendo successivamente il nome di Alica e cambiando bandiera con quella delle Palau per essere successivamente venduta per la demolizione al Plot No. 24-N di Alang, in India, dove è stata arenata il 24 giugno dello stesso anno per il suo destino finale.

  1. ^ a b (RU) Проект 1590П, тип Пионер Москвы
  2. ^ (EN) Pioner Moskvy type cargo vessels. Archiviato il 14 luglio 2019 in Internet Archive.
  3. ^ (EN) Complete list of the vessels, Galleries, History and Actuality.
  4. ^ (EN) Jugonavigator - Zuil - Italica.
  5. ^ Cfr. sul volantino della società Argo s.r.l. (PDF), su argosrl.com. URL consultato il 6 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2017).
  6. ^ a b c d Pagina relativa a nave Italica sul registro del RINA
  7. ^ a b c d e Italica
  8. ^ a b c d e Altre navi italiane Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive., CNR
  9. ^ a b c d e Cfr. i dati della nave su Eurofleets
  10. ^ Vedi la Jugonavigator su ShipSpotting.com
  11. ^ Cfr. la scheda riassuntiva, su marina-mercantile-italiana.net. URL consultato il 4 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2017).
  12. ^ Cfr. nell'articolo di J.L. Loughran: Flags and Funnels. Yugoslav Newcomers, sulla rivista "Sea Breezes: The Ship Lovers' Digest", volume 58, p. 180.
  13. ^ Cfr. la foto di una pubblicazione ufficiale della Beoplov
  14. ^ Cfr. la scheda su naviearmatori.net
  15. ^ Cfr. la scheda su naviecapitani.it
  16. ^ (SR) Mućke u lučkoj kapetaniji. Uništen spisak srpskih brodova!
  17. ^ Cfr. su Marine News, volume 45, p. 232.
  18. ^ Cfr. a p. 335 sul Register of Ships, Lloyd's Register of Shipping, 1993.
  19. ^ Cfr. la scheda di nave Italica su naviecapitani.it
  20. ^ Cfr. in Alan Calvert, Italica, 2012.
  21. ^ Sistema di navigazione satellitare Myway, su sysnav.bologna.enea.it. URL consultato il 4 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2017).
  22. ^ Cfr. #RottAntartide2106: Rotta per la base italiana Mario Zucchelli Archiviato il 4 ottobre 2017 in Internet Archive.
  • Alan Calvert, Italica, 2012.
  • Alan Calvert, scheda dati Italica, 2012
  • Ambrose Greenway, Soviet merchant ships, Emsworth, Mason, 1989.

Voci correlate

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Altri progetti

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