Kakanj

Kakanj
comune
Kakanj – Veduta
Kakanj – Veduta
Localizzazione
StatoBosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina
EntitàFederazione di Bosnia ed Erzegovina
Cantone Zenica-Doboj
Amministrazione
SindacoMensur Jašarspahic (SDP)
Territorio
Coordinate44°07′N 18°05′E
Altitudine452 m s.l.m.
Superficie377[1] km²
Abitanti38 937 (2013)
Densità103,28 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale72240
Prefisso032
Fuso orarioUTC+1
Codice FZS10448
Cartografia
Mappa di localizzazione: Bosnia ed Erzegovina
Kakanj
Kakanj
Kakanj – Mappa
Kakanj – Mappa
Sito istituzionale

Kakanj è un comune della Bosnia centrale con 38.937 abitanti al censimento 2013[2] situato a nord di Visoko e a sud-est di Zenica. Fu costruita sulle colline su entrambe le rive del fiume Zgošca. Fa parte amministrativamente del cantone di Zenica-Doboj, nella regione della Bosnia, cioè quella a maggioranza di popolazione musulmana e croata. Si trova circa 40 km a nord di Sarajevo, sulla strada di collegamento con Zenica nella vallata del fiume Bosna.

La municipalità comprende un territorio abbastanza esteso (462 knq), formato da una città industriale e da diverse vallate, con più di 100 villaggi. Sul fondovalle prevalgono i villaggi musulmani, mentre sui monti si trovano in prevalenza villaggi croati.

47.580 totale

  • Musulmani- 25.142 (52,84)
  • Croati - 15.479 (32,53)
  • Serbi - 6.233 (13,10)
  • Jugoslavi - 301 (0,63)
  • Altri - 425 (0,90)

52.127 totale

  • Musulmani - 27.393 (52,55%)
  • Croati - 16.016 (30,72%)
  • Serbi - 5.182 (9,94%)
  • Jugoslavi - 2.298 (4,40%)
  • Altri - 1.238 (2,39%)

Nel 1991, il comune di Kakanj contava 55.857 residenti, dei quali 54,51% Bosniaco-musulmani, 29,76% Croati, 8,84% Serbi, 4,53% Jugoslavi e 2,36% di altre nazionalità. La città di Kakanj, in sé, contava 12.016 abitanti.

Nel 2005, la popolazione della città conta approssimativamente 45.000 abitanti, di cui l'88% Bosniaco-musulmani e l'11% Croati.

Storia antica

[modifica | modifica wikitesto]

Gli insediamenti nella regione sono molto antichi: manufatti neolitici sono stati trovati ad Obre, un vicino villaggio. Il monastero francescano di Kraljeva Sutjeska si trova nei pressi di Bobovac, residenza medievale dei re di Bosnia e ultimo rifugio dell'ultima regina di Bosnia, Caterina; oggi dispone di una ricca biblioteca con preziosi volumi e manoscritti. A Kraljeva Sutjeska si trova anche una delle più antiche moschee di Bosnia, costruita su ordine del sultano Mehmed II il Vittorioso, a seguito della sua spedizione in Bosnia e alla conquista di Bobovac. Una delle tombe più belle mai trovate in Bosnia, con un bassorilievo di un Cavaliere a caccia, venne trovata a Kakanj; è oggi in mostra presso il giardino botanico del Museo Statale di Sarajevo.

Storia moderna

[modifica | modifica wikitesto]

La città di Kakanj venne menzionata per la prima volta nel 1468 come una colonia di 90 case. Fino alla fine dell'800 l'importanza economica della zona è relativa, poiché prevalgono agricoltura ed allevamento. La miniera di carbone di Kakanj venne fondata nel 1900, durante l'amministrazione austro-ungarica, iniziando la produzione nel 1902. Nei 100 anni successivi, Kakanj si è sviluppata disordinatamente, senza piani regolatori, inizialmente attorno alla miniera di carbone, quindi lungo le rive dei fiumi Zgošca e Bosna.

Kakanj durante la guerra

[modifica | modifica wikitesto]

La situazione di Kakanj all'inizio del conflitto è abbastanza tranquilla, in quanto retrovia dei centri di combattimento principali, nella zona di Zavidovići; la città si trova al centro del territorio controllato dal governo di Sarajevo, lungo l'importante via di comunicazione con Zenica. Una buona parte della minoranza serba ha presto abbandonato la città, mentre altri musulmani, profughi dalle zone occupate dai serbi, vi erano giunti. La città viene investita direttamente dal conflitto croato-musulmano scoppiato nell'aprile '93. Nella prima metà di giugno circa 10.000 croati lasciano la città per la vicina Vares, da dove poi raggiungeranno campi profughi o territori controllati dalle forze militari croate dell'HVO (il Consiglio Croato di Difesa). In questa fase si stimano tra le 50 e le 100 vittime. Oltre 400 abitazioni, in massima parte di serbi e croati, vengono distrutte o gravemente danneggiate; un migliaio sono leggermente danneggiate, a causa di vandalismi e saccheggi successivi alla partenza dei croati, più che a causa dei combattimenti bellici. Circa 5000 croati di Kakanj arrivano da Vares, nel settembre 1993, al Camping Pineta di Novigrad, nell'Istria croata, requisito come campo profughi. Tra marzo e giugno 1994 croati e musulmani firmano la pace e formano la Federazione di Bosnia ed Erzegovina. La situazione a Kakanj si tranquillizza, ma i profughi non rientrano. Le condizioni igienico-sanitarie sono carenti, anche se non gravi; nel 1994 si registra un'epidemia di epatite. La situazione alimentare è sotto controllo, grazie agli aiuti delle organizzazioni umanitarie, anche se i prezzi restano proibitivi e la maggioranza delle famiglie sopravvive con le distribuzioni organizzate dalle aziende e con la coltura di orti domestici. Quasi tutte le attività produttive del settore energetico-industriale sono ferme, e pressoché nessuno riceve uno stipendio, se non pacchi-cibo mensili. La maggior parte dei giovani è arruolata nell'Armija BiH, l'esercito bosniaco-musulmano. In ogni caso la vita religiosa delle diverse comunità prosegue indisturbata.

Kakanj nel dopoguerra

[modifica | modifica wikitesto]

Gli abitanti sono circa 48.000, di cui 43.000 bosniaco-musulmani, 4.000 croato-bosniaci e poche centinaia di serbo-bosniaci. Non si segnalano casi di discriminazioni, e la vita religiosa delle diverse comunità procede regolarmente. Tra le 10.000 e le 14.000 persone sono fuggite, ed altrettante sono giunte a Kakanj, aumentando il peso della componente musulmana. Il problema principale è costituito da circa 6.000 profughi musulmani provenienti dalla Republika Srpska, che occupano case precedentemente di proprietà della minoranza croata. Dal '95 al '98 si calcola il rientro individuale di qualche centinaio di croato-bosniaci e la partenza di 3.000 profughi bosniaco-musulmani, ritornati alle proprie città. L'amministrazione comunale è retta da una maggioranza musulmana. I profughi croati hanno costituito un consiglio comunale “ombra” di nazionalisti a Ciaplina, in Erzegovina, e premono per rientrare in possesso delle loro case e costituire un comune autonomo a maggioranza croata. L'economia di Kakanj e della Bosnia centrale, nonostante le promesse, non riparte, e molti giovani partono o non rientrano, preferendo restare a lavorare in Germania. Sui 16.000 abitanti della città, 4.000 sono disoccupati. Il cementificio (tedesco al 51%) non lavora a pieno ritmo, e il cemento serve per Sarajevo. La miniera di carbone funziona solo in minima parte: mancano i capitali, e il prodotto è fuori mercato perché non ecologico. I lavoratori del cementificio sono quelli che guadagnano di più, 800 DM al mese. Quindi vengono i lavoratori della centrale elettrica, infine i minatori. Il costo della vita per una famiglia di 4 persone è di circa 1000 DM al mese.

Il 29 settembre 1999, l'Alto Rappresentante (OHR) Wolfgang Petrisch rimuoveva il Sindaco di Kakanj, Kemal Brodilija, per inottemperanza e ostruzionismo alla messa in atto degli Accordi di Dayton[3]

Termo Elektrana
Fabbrica di cemento.

L'area di Kakanj è quella in cui, in Bosnia Centrale, la presenza industriale è più rilevante, grazie ai buoni collegamenti con strada e ferrovia. La miniera può produrre oltre due milioni di tonnellate annue di carbone, con valore calorico di circa 3000 cal/kg. Il 90% della produzione è utilizzato dalla centrale termoelettrica, la Termo Elektrana Kakanj, costruita nel 1956, che consuma tre milioni di tonnellate di carbone l'anno, provenienti dalle miniere di Kakanj e Breza, per produrre tre milioni di Kilowatt all'anno. Nel 1978 è stato costruito anche un cementificio, con una produzione annua di 600.000 tonnellate di cemento di buona qualità. Di spicco, oltre al cementificio, l'azienda Rudstroj che produce apparecchiature meccaniche, elementi in acciaio e macchine per la movimentazione terra e l'industria estrattiva. Infine, hanno rilievo la silvicoltura e la lavorazione del legno, oltre ad agricoltura ed allevamento.

Servizi sociali e cultura

[modifica | modifica wikitesto]

Il sistema comunale d'istruzione occupava, prima della guerra, 300 maestri e professori per 8000 allievi tra scuole elementari, medie e superiori. I due istituti superiori, il ginnasio classico e la scuola tecnica, formano 1500 allievi che possono continuare gli studi nelle facoltà di Zenica, Sarajevo e Tuzla. Nell'ospedale cittadino lavoravano prima della guerra 43 medici, 96 infermieri e 35 assistenti. La Casa della Cultura organizza attività culturali, spettacoli teatrali e concerti. Esistono un cinema, la stazione radio e la stazione tv. “La voce di Kakanj” (“Kakanjski Glas”) è un giornale locale di proprietà del Comune.

La città ha una squadra di calcio di prima categoria, il FK Rudar Kakanj.

Villaggi (1991)

[modifica | modifica wikitesto]

Alagici, Bastašici, Bašici, Bicer, Bijele Vode, Bijelo Polje, Bilješevo, Bistrik-Crkvenjak, Bištrani, Bjelavici, Bosna, Brežani, Brnj, Brnjic, Bukovlje, Crnac, Catici, Danci, Desetnik, Doboj, Donja Papratnica, Donji Banjevac, Donji Kakanj, Donji Lucani, Dracici, Drijen, Dubovo Brdo, Dumanac, Gora, Gornja Papratnica, Gornji Banjevac, Gornji Lucani, Govedovici, Gradac, Groce, Halinovici, Haljinici, Hausovici, Hodžici, Hrasno, Hrastovac, Ivnica, Javor, Jehovina, Jerevice, Jezero, Kakanj, Karaula, Karaulsko Polje, Klanac, Kondžilo, Koprivnica, Kraljeva Sutjeska, Krševac, Kucici, Kujavce, Lipnica, Lucici, Lukovo Brdo, Marijina Voda, Miljacici, Mioci, Modrinje, Mramor, Nažbilj, Obre, Papratno, Pavlovici, Pedici, Podbjelavici, Podborje, Poljani, Poljice, Pope, Popržena Gora, Ratanj, Ribnica, Ricica, Rojin Potok, Saranovici, Sebinje, Semetiš, Seoce, Slagošcici, Slapnica, Slivanj, Slivnice, Sopotnica, Starposle, Subotinje, Termoelektrana, Teševo, Ticici, Tršce, Turalici, Turbici, Varalici, Veliki Trnovci, Viduša, Vrtlište, Vukanovici, Zagrade, Zgošca, Zlokuce, Željeznicka Stanica Kakanj i Živalji.

Censimento 1991

[modifica | modifica wikitesto]

Maggioranze etniche assolute:


     Musulmani


     Croati


     Serbi

Maggioranze etniche relative:


     Musulmani

Villaggio totale Musulmani Croati Serbi Jugoslavi altro
Alagići 94 61 23 9 1 0
Bastašići 74 67 7 0 0 0
Bašići 200 200 0 0 0 0
Bičer 379 315 0 54 7 3
Bijele Vode 288 216 0 67 3 2
Bijelo Polje 477 55 392 0 19 11
Bilješevo 239 1 1 233 0 4
Bistrik - Crkvenjak 404 59 340 0 4 1
Bištrani 574 339 229 1 3 2
Bjelavići 724 0 688 1 5 30
Bosna 63 0 0 63 0 0
Brežani 692 603 78 1 6 4
Brnj 710 490 209 0 8 3
Brnjic 820 820 0 0 0 0
Bukovlje 1,608 640 917 0 35 16
Crnač 599 332 266 1 0 0
Čatići 1,448 534 815 12 42 45
Danci 62 0 0 56 6 0
Desetnik 522 355 0 166 0 1
Doboj 2,516 1,973 154 171 131 87
Donja Papratnica 565 542 0 21 0 2
Donji Banjevac 145 0 133 8 1 3
Donji Kakanj 60 57 0 0 3 0
Donji Lučani 114 0 0 114 0 0
Dračići 33 0 0 33 0 0
Drijen 106 105 0 0 0 1
Dubovo Brdo 268 268 0 0 0 0
Dumanac 607 522 0 67 10 8
Gora 501 284 196 0 16 5
Gornja Papratnica 142 90 0 25 1 26
Gornji Banjevac 408 132 274 0 2 0
Gornji Lučani 400 315 1 81 3 0
Govedovići 217 3 212 2 0 0
Gradac 21 21 0 0 0 0
Groce 272 267 0 5 0 0
Halinovići 154 154 0 0 0 0
Haljinići 815 15 754 3 21 22
Hausovići 131 120 1 10 0 0
Hodžići 491 491 0 0 0 0
Hrasno 473 468 0 0 2 3
Hrastovac 299 299 0 0 0 0
Ivnica 257 246 0 10 0 1
Javor 149 131 0 18 0 0
Jehovina 171 4 0 164 1 2
Jerevice 272 265 0 1 6 0
Jezero 159 144 1 11 3 0
Kakanj 12,008 4,977 2,387 2,053 1,841 750
Karaula 173 136 1 35 1 0
Karaulsko Polje 292 179 7 91 9 6
Klanac 134 0 134 0 0 0
Kondžilo 42 0 0 39 3 0
Koprivnica 267 266 0 0 1 0
Kraljevska Sutjeska 852 45 752 2 29 24
Krševac 462 456 0 1 1 4
Kučići 472 470 2 0 0 0
Kujavče 268 267 0 0 1 0
Lipnica 274 173 98 0 3 0
Lučići 228 104 122 0 0 2
Lukovo Brdo 244 32 212 0 0 0
Marijina Voda 725 188 487 2 8 40
Miljačići 318 44 262 1 2 9
Mioči 182 57 0 122 1 2
Modrinje 635 506 0 122 6 1
Mramor 232 231 0 0 0 1
Nažbilj 299 284 12 0 3 0
Obre 507 464 7 1 5 30
Papratno 114 8 105 0 0 1
Pavlovići 334 1 327 1 0 5
Pedići 465 463 0 0 0 2
Podbjelavići 730 190 455 9 50 26
Podborje 202 192 1 1 2 6
Poljani 1,325 91 1,216 2 2 14
Poljice 139 0 135 4 0 0
Pope 715 604 88 1 17 5
Popržena Gora 343 261 0 80 0 2
Ratanj 350 0 324 0 16 10
Ribnica 119 116 0 0 0 3
Ričica 820 471 345 0 2 2
Rojin Potok 204 163 29 1 3 8
Saranovići 29 0 0 29 0 0
Sebinje 133 133 0 0 0 0
Semetiš 165 164 0 0 0 1
Seoce 878 93 753 1 20 11
Slagoščići 57 0 57 0 0 0
Slapnica 836 257 557 2 12 8
Slivanj 211 210 0 0 1 0
Slivnice 453 316 26 62 40 9
Sopotnica 720 673 0 47 0 0
Starposle 393 393 0 0 0 0
Subotinje 148 79 0 67 1 1
Termoelektrana 202 111 17 35 38 1
Teševo 351 0 351 0 0 0
Tičići 940 578 1 342 11 8
Tršće 799 698 68 32 0 1
Turalići 339 336 0 0 0 3
Turbići 226 0 217 0 5 4
Varalići 612 609 0 0 1 2
Veliki Trnovci 577 255 311 0 9 2
Viduša 90 31 0 59 0 0
Vrtlište 399 396 0 0 1 2
Vukanovići 642 0 637 0 1 4
Zagrađe 375 372 0 0 3 0
Zgošća 960 666 209 60 23 2
Zlokuće 263 255 0 0 0 8
Željeznička Stanica Kakanj 628 270 23 217 38 80
Živalji 327 191 130 0 5 1
totale 55,950 30,528 16,556 4,929 2,554 1,383
  1. ^ superficie dei comuni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina, pag.12 (PDF), su fzs.ba. URL consultato il 27 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  2. ^ Popolazione al censimento 2013 dal sito ufficiale (PDF), su bhas.ba. URL consultato il 9 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2018).
  3. ^ Decision removing Mr. Kemal Brodilija from his position of Mayor of Kakanj Archiviato il 6 giugno 2011 in Internet Archive.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN135052415 · LCCN (ENn98112907 · GND (DE4630187-2 · J9U (ENHE987007487087705171
  Portale Bosnia ed Erzegovina: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Bosnia ed Erzegovina