Kurt Maflin

Kurt Maflin
Nazionalità Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
Bandiera della Norvegia Norvegia (dal 2004)
Biliardo
Specialità Snooker
Carriera
Carriera professionistica
Stagioni 2001-2002, 2003-2004, 2007-2008, 2010-
Soprannome -
Ranking 27° (19 agosto 2020)
Miglior Ranking 27° (Agosto 2020-)
Risultati nei tornei della Tripla Corona
UK Championship 4T (2019)
Masters -
Campionato mondiale QF (2020)
Titoli Ranking 0 (Miglior risultato: Semifinale)
PTC Grand Final 2013
China Open 2015
Riga Masters 2019
Titoli Non-Ranking 1
Century break 201
Miglior break 147 (2)
PTC 1 2010-2011
Scottish Open 2012
Maggior vincita £50000
Campionato mondiale 2020
Statistiche aggiornate al 19 agosto 2020

Kurt Maflin (Southwark, 8 agosto 1983) è un giocatore di snooker inglese naturalizzato norvegese.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Kurt Maflin ha intrapreso i primi anni di carriera con diverse alternanze tra l'essere professionista e dilettante. Dal 2010 è ininterrottamente nel Main Tour.

Conta tre semifinali, ottenute al Players Tour Championship Grand Final 2013[2], al China Open 2015[3] e al Riga Masters 2019.[4]

Al Campionato Mondiale 2020, battendo 13-11 John Higgins, si qualifica per la prima volta in carriera, ai quarti di finale del torneo.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2013 ha sposato Anita Rizzuti, anch'ella giocatrice di snooker, con cui ha avuto il figlio Neon. Ha partecipato assieme alla moglie alla World Cup 2015 rappresentando la Norvegia.

Ranking[5][modifica | modifica wikitesto]

Stagione Ranking iniziale Ranking finale
2001-2002 Non classificato 101
2003-2004 125 97
2007-2008 Non classificato 80
2010-2011 Non classificato 85
2011-2012 77 74
2012-2013 Non classificato 64
2013-2014 64 31
2014-2015 34 37
2015-2016 37 50
2016-2017 50 52
2017-2018 52 44
2018-2019 44 49
2019-2020 49 27
2020-2021 27

Break Massimi da 147: 2[modifica | modifica wikitesto]

Anno Competizione Avversario Note
1 2010 Bandiera dell'Inghilterra Players Tour Championship Bandiera della Polonia Michal Zielinski [6]
2 2012 Bandiera della Scozia Scottish Open Bandiera dell'Inghilterra Stuart Carrington [7]

Tornei vinti[modifica | modifica wikitesto]

Titoli Non-Ranking: 1[modifica | modifica wikitesto]

Titoli Non-Ranking
Competizione Anno Avversario Note
Bandiera del Regno Unito Challenge Tour 4 2003 Bandiera dell'Inghilterra James Leadbetter [8]

Finali perse[modifica | modifica wikitesto]

Titoli Non-Ranking: 1[modifica | modifica wikitesto]

Titoli Non-Ranking
Competizione Anno Avversario Note
Bandiera dell'Inghilterra Evento di qualificazione al Masters 2007 Bandiera dell'Inghilterra Barry Hawkins [9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Kurt Maflin, su livescores.worldsnookerdata.com. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2019).
  2. ^ (EN) WebCite query result (PDF), su 3a43ed9bbf8e4c3a0092-e5ae3e47d460213726cd286f2f322a12.r38.cf3.rackcdn.com. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2014).
  3. ^ (EN) China Open: Gary Wilson to play Mark Selby in final, 4 aprile 2015. URL consultato il 16 novembre 2019.
  4. ^ (EN) Kaspersky Riga Masters (2019) - snooker.org, su snooker.org. URL consultato il 16 novembre 2019.
  5. ^ (EN) Ron Florax, CueTracker - Ranking History For Kurt Maflin - Snooker Results & Statistics Database, su cuetracker.net. URL consultato il 12 marzo 2020.
  6. ^ (EN) Global Snooker News Maflin Maximum 100625, su web.archive.org, 27 dicembre 2010. URL consultato il 12 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2010).
  7. ^ (EN) Maflin Scores Maximum In Ravenscraig, su web.archive.org, 19 dicembre 2012. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2012).
  8. ^ (EN) Ron Florax, CueTracker - 2003 Challenge Tour - Event 4 - Snooker Results & Statistics Database, su cuetracker.net. URL consultato il 12 marzo 2020.
  9. ^ (EN) Ron Florax, CueTracker - 2007 Masters Qualifying Event - Snooker Results & Statistics Database, su cuetracker.net. URL consultato il 12 marzo 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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