Lella Vignelli

(EN)

«If you do it right, it will last forever.»

(IT)

«Se lo fai correttamente, durerà per sempre.»

Lella e Massimo Vignelli

Lella Vignelli, all'anagrafe Elena Valle, (Udine, 13 agosto 1934New York, 22 dicembre 2016), è stata un'artista e designer italiana.

Suo fratello è l'architetto Gino Valle, loro padre l'architetto Provino Valle. È la fondatrice dello studio Vignelli Associates e moglie di Massimo Vignelli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Grazie ad una borsa di studio ottenuta nel 1958, Lella ha studiato Architettura presso la scuola di architettura del Massachusetts Institute of Technology e ha lavorato come junior designer nel prestigioso studio Skidmore, Owings & Merrill, prima di tornare in Italia e laurearsi in Architettura all'Università IUAV di Venezia, nel 1962.[1] Nel 1957 sposa il designer Massimo Vignelli, con il quale fonda a Milano lo studio Lella and Massimo Vignelli Office of Design and Architecture, studio che si occupa di design di prodotto, design d'interni e graphic design.

Nel 1971, dopo essersi stabiliti definitivamente negli Stati Uniti e dopo un'esperienza internazionale con lo studio Unimark International, Massimo e Lella fondano lo studio Vignelli Associates a New York, dove Lella ricoprirà la carica di Amministratore delegato.[2] Nel 1985, per accomodare le crescenti esigenze lo studio si trasferisce in uno spazio più grande, sulla 10th Avenue. Durante tutto questo periodo Massimo e Lella continuano a svolgere un'intensa attività spaziando dal graphic design alle esibizioni fino al design di prodotto e di arredi, settore in cui Lella sarà particolarmente brillante, progettando sedute per marchi come Poltrona Frau, Poltronova e Acerbis International.[3]

Lella e Massimo lavoreranno insieme per tutta la vita in svariati rami del design, vincendo innumerevoli premi e diventando un'icona del design del ventesimo secolo. Dal loro matrimonio sono nati due figli : Luca (1963), fotografo, e Valentina (1966), esperta di stoffe e tessuti.

Lavoro[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro di Lella Vignelli è stato esposto svariate volte in pubblicazioni di settore, negli Stati Uniti e all'estero. Diversi suoi lavori sono inclusi nelle collezioni permanenti di diversi musei, incluso il MoMA di New York, il Cooper-Hewitt Museum, il Metropolitan Museum of Art, il Musee des Arts Decoratifs di Montréal e il Die Neue Sammlung di Monaco. Il lavoro di Lella e Massimo è stato inoltre soggetto di due documentari trasmessi in tutto il mondo. Un'esibizione monografica del lavoro dello studio Vignelli Associates è stata allestita a San Pietroburgo, Mosca, Helsinki, Londra, Budapest, Barcellona, Copenaghen, Monaco, Praga e Parigi fra il 1989 e il 1993. Lella Vignelli ha tenuto diverse conferenze per associazioni di design americane e internazionali. È membro della Industrial Designers Society of America (IDSA), dell'American Institute of Graphic Arts (AlGA), dell'International Furnishings and Designer Association (IFDA) e del Decorators Club di New York.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1973 - American Institute of Architects (AlA) Industrial Arts Medal.
  • 1982 - Laurea honoris causa dalla Parsons School of Design, New York.
  • 1983 - AlGA Gold Medal.
  • 1988 - Interior Design Hall of Fame.
  • 1991 - National Arts Club Gold Medal for Design.
  • 1992 - Interior Product Designers Fellowship of Excellence.
  • 1994 - Corcoran School of Art, Washington D.C.
  • 1995 - Brooklyn Museum Design Award for Lifetime Achievement.
  • 2003 - National Lifetime Achievement Award dal National Museum of Design at Cooper-Hewitt, New York.
  • 2004 - Visionary Award from dal Museum of Art and Design, New York.
  • 2005 - Architecture Award dall'American Academy of Arts and Letters, New York.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ MoMA Bio
  2. ^ Biografia sul sito ufficiale, su vignelli.com. URL consultato il 29 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013).
  3. ^ Monografia: Vignelli from A to Z

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Controllo di autoritàVIAF (EN278418847 · ISNI (EN0000 0003 8487 0128 · ULAN (EN500082275 · LCCN (ENn81116066 · GND (DE122530918 · J9U (ENHE987007513293205171 · CONOR.SI (SL7616611 · WorldCat Identities (ENlccn-n81116066