Sycosaurus

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Sycosaurus
Ricostruzione di Sycosaurus kingoriensis
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseSynapsida
OrdineTherapsida
SottordineGorgonopsia
FamigliaGorgonopsidae
GenereSycosaurus
Specie
  • S. laticeps
  • S. kingoriensis
  • S. terror

Sycosaurus è un genere estinto di terapsidi, appartenente ai gorgonopsi. Visse nel Permiano superiore (circa 255 - 260 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Africa.

Come tutti gli animali simili (i gorgonopsi), Sycosaurus doveva possedere un corpo forte e muscoloso, sorretto da quattro arti robusti e dotati di artigli. Il cranio era grande e dotato di un muso allungato. I denti aguzzi erano di lunghezze differenti, ed erano presenti lunghi denti caniniformi superiori. Alcune specie superavano di poco il metro e mezzo di lunghezza, mentre altre arrivavano ai 2,5 metri. Nonostante Sycosaurus non fosse uno dei gorgonopsi più grandi, era dotato di un cranio molto robusto e di orbite relativamente piccole.

Classificazione

[modifica | modifica wikitesto]

Sycosaurus venne descritto per la prima volta da Haughton nel 1924, sulla base di resti fossili ritrovati in Sudafrica, nella zona del Karroo. La specie tipo, Sycosaurus laticeps, proviene dalla Cistecephalus Zone ed era di dimensioni medio-piccole (circa 1,2 metri di lunghezza, con un cranio lungo circa 25 centimetri). A questo animale potrebbero essere attribuiti anche gli esemplari noti come Leontocephalus. Altre specie più grandi provengono dalla Tanzania: S. kingoriensis (descritto inizialmente come Lycaenops kingoriensis) raggiungeva i 2,5 metri, mentre S. terror (precedentemente noto come Ruhuhucerberus terror) era lungo circa 2 metri.

Sycosaurus è considerato un rappresentante derivato dei gorgonopsi, un gruppo di terapsidi carnivori tipici del Permiano superiore. Sycosaurus e l'affine (e forse identico) Leontocephalus, insieme a Clelandina e Rubidgea, rappresenterebbero un ramo di gorgonopsi di medie dimensioni e molto specializzati (Gebauer, 2007).

  • Haughton, S. H., 1924, On some Gorgonopsian skulls in the collection of the South African Museum: Annals of the South African Museum, v. 12, p. 499-517.
  • Huene, F. von, 1950, Die Theriodontier der ostafrikanischen Ruhuhu-Gebietes in der Tubinger Sammlung: Neües Jahrbuch fur Geologie und Palaontologie, Abhandlungen, v. 82, part 1, p. 47-136.
  • Sigogneau, D., 1970. Revision Systematique des Gorgonopsiens Sud-Africains: Cahiers de Paleontologie, 414pp.
  • Maisch, M. W., 2002, Observations on Karoo and Gondwana vertebrates: Part 3: notes on the gorgonopsians from the Upper Permian fo Tanzania: Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie Monatschefte, 2002, v. 4, p. 237-251.
  • Gebauer, E.V.I. (2007). Phylogeny and evolution of the Gorgonopsia with a special reference to the skull and skeleton of GPIT/RE/7113 ('Aelurognathus?' parringtoni) (Ph.D. thesis). Tübingen: Eberhard-Karls Universität Tübingen. pp. 1–316.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Paleontologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di paleontologia