Lingua araba marocchina
Arabo marocchino مغربية (Maġribiya) | |
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Parlato in | Marocco |
Locutori | |
Totale | 30,5 milioni[1] |
Altre informazioni | |
Scrittura | Alfabeto arabo, Alfabeto latino |
Tipo | SVO, flessiva |
Tassonomia | |
Filogenesi | Lingue afro-asiatiche Lingue semitiche Centrali Lingua araba Arabo maghrebino |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | ara[N 1] |
ISO 639-3 | ary (EN) |
Glottolog | moro1292 (EN) |
1. Mappa linguistica del Marocco; le zone arabofone sono evidenziate in grigio. | |
L'arabo marocchino è la varietà di lingua araba parlata in Marocco, appartenente alla famiglia dei dialetti maghrebini. È generalmente noto con il nome di dārija[N 2] ("linguaggio colloquiale"), per venire distinto dall'arabo moderno standard, la lingua ufficiale del paese.
L'arabo marocchino, come lingua madre o come lingua franca per la comunicazione tra parlanti arabi e parlanti berberi, è parlato da oltre 30 milioni di persone in Marocco e da centinaia di migliaia di marocchini residenti nei paesi esteri dove sono emigrati (principalmente Francia, Spagna, Israele, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Canada e Germania).
Esso, similmente ad altri dialetti del Maghreb, come l'algerino, il tunisino, il libico e il maltese, possiede un importante sostrato berbero.[2] L'arabo marocchino ha inoltre testimoniato importanti influenze del romanzo d'Africa, del punico, dello spagnolo e del francese.
Morfologia, sintassi, pronuncia e vocabolario dell'arabo marocchino sono molto diversi da quelli dell'arabo standard: pertanto risulta difficilmente comprensibile dai parlanti di lingua araba del Medio Oriente, compresi gli egiziani; mentre è più facilmente comprensibile per gli altri maghrebini di lingua araba, al prezzo di uno sforzo per adattarsi a forti differenze soprattutto nella prosodia.
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]L'arabo marocchino comprende una moltitudine di dialetti, divisi principalmente in due famiglieː da una parte i dialetti pre-hilalici e dall'altra i dialetti hilalici.[3]
Dialetti pre-hilalici
[modifica | modifica wikitesto]I dialetti pre-hilalici si sono sviluppati nelle prime fasi dell'arabizzazione del Maghreb, tra il VII e il XII secolo nelle principali città e in alcune zone montuose e comprendono:[4]
- Gli antichi dialetti urbani di Fès, Rabat, Salé, Taza, Tétouan, Ouezzane, Chefchaouen, Tangeri, Assila, Larache, Ksar El Kebir, Meknès e Marrakech,[5][6] molti dei quali influenzati dall'arabo andaluso. Inoltre, i dialetti di Ouezzane, Chefchaouen, Asilah, Larache, Ksar el-Kebir e Tangeri sono influenzati dai dialetti montani, quelli di Marrakech e di Meknès dai dialetti beduini, mentre il dialetto urbano di Azemmour si è estinto.
- L'arabo jebli parlato nel Rif occidentale e meridionale; si suddivide nei dialetti settentrionali (parlati da tribù Masmuda e Ghomara) e in quelli meridionali (parlato da tribù Zanata e Sanhaja).[5][7]
- I dialetti del Zerhoun e di Sefrou e delle tribù circostanti (i Zerahna nella zona di Zerhoun; i Kechtala, i Behalil e i Yazgha nella zona di Sefrou), la cui area era molto più vasta prima del XII secolo.
- L'arabo giudeo-marocchino, parlato dalle comunità ebraiche marocchine.
Dialetti hilalici
[modifica | modifica wikitesto]I dialetti hilalici, definiti anche beduini, si sono diffusi in Marocco in seguito all'immigrazione delle tribù dei Banu Hilal, avvenuta nell'XI secolo.
I dialetti hilalici parlati in Marocco appartengono al sottogruppo Mâqil[8] e sono diffusi nel Marocco occidentale (nelle regioni di Doukkala, Abda, Tadla, Chaouia, Zaër e Sraghna) e orientale (in particolare nelle regioni di Oujda e di Tafilalt).
Il hassaniyya non viene solitamente compreso tra le varianti dell'arabo marocchino.
Nel corso del XX secolo, l'esodo rurale dalle zone pianeggianti del Marocco centrale e occidentale verso le grandi città (in particolare Casablanca e Rabat) ha portato allo sviluppo della moderna koinè marocchina. La koinè si è sviluppata sulla base dei dialetti hilalici degli immigrati e ha comportato la recessione degli antichi dialetti urbani pre-hilalici (ora parlati solamente dalle antiche famiglie nei centri storici).[9] L'azione dei mass-media ha favorito la diffusione della koinè in gran parte del paese.
Fonologia
[modifica | modifica wikitesto]Sistemi di scrittura
[modifica | modifica wikitesto]Vocabolario
[modifica | modifica wikitesto]Grammatica
[modifica | modifica wikitesto]Sociologia
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- ^ codice generico
- ^ Come anche per le altre varianti maghrebine
- Fonti
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Mohand Tilmatine, Substrat et convergences : Le berbère et l'arabe nord-africain, n. 4, Estudios de dialectologia norteaafricana y andalusi, 1999, pp. 99-119.
- (FR) A. Bernard e P. Moussard, Arabophones et Amazighophones au Maroc, n. 183, Annales de Géographie, 1924, pp. 267-282.
- (FR) D. Caubet, Questionnaire de dialectologie du Maghreb (PDF), vol. 5, EDNA, 2000-2001, pp. 73-92 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2013).
- (FR) Simon Lévy, Repères pour une histoire linguistique du Maroc, n. 1, EDNA, 1996, pp. 127-137.
- (FR) L. Messaoudi, Variations linguistiques: images urbaines et sociales, n. 6, Cahiers de Sociolinguistique, 2001, pp. 87-98.
- (EN) K. Versteegh, Dialects of Arabic: Maghreb Dialects, su teachmideast.org (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
- (FR) A. Zouggari e J. Vignet-Zunz, Jbala: Histoire et société, dans Sciences Humaines, 1991, ISBN 2-222-04574-6.
- (EN) Jeffrey Heath, Jewish and Muslim Dialects of Moroccan Arabic, Routledge, 2002, ISBN 978-0-7007-1514-5.
- Olivier Durand, Dialettologia araba, Roma, Carocci, 2009, ISBN 978-88-430-5066-6.
- Olivier Durand, Introduzione ai dialetti arabi, Milano, Centro Studi Camito-Semitici, 1995.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su arabo marocchino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lingua araba marocchina, su Ethnologue: Languages of the World, Ethnologue.
Controllo di autorità | GND (DE) 4125827-7 |
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