Lingua giudeo-berbera

Giudeo-berbero
Parlato inMarocco (bandiera) Marocco
Israele (bandiera) Israele
Locutori
Totale2.000
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto ebraico
TipoVSO (intro)flessiva
Tassonomia
FilogenesiLingue afro-asiatiche
 Lingue camitiche
  Lingue berbere
   Lingua giudeo-berbera
Codici di classificazione
ISO 639-3jbe (EN)
Glottologjude1262 (EN)
Distribuzione delle principali comunità ebraiche berberofone in Marocco nel XX secolo.

La lingua giudeo-berbera è una varietà di lingua berbera parlata storicamente in Marocco dalla comunità ebrea berbera nei monti dell'Atlante. Gran parte delle comunità ebree berbere erano arabofone e ricorrevano al giudeo-berbero per le comunicazioni esterne.[1] La stragrande maggioranza di queste comunità è emigrata in Israele nel corso degli anni '50 e '60 del XX secolo. I dialetti giudeo-berberi presentavano un'avanzata mutua intelligibilità con i dialetti parlati dai berberi musulmani della zona,[2] caratterizzandosi per una profonda influenza lessicale della lingua ebraica e per la pronuncia del fonema /š/ come /s/ (similmente a molti dei dialetti giudeo-arabi).

Le comunità giudeo-berberofone includevano Tinghir, Ouijjane, Asaka, Imini, la valle del Draa, Demnate e Ait Bou Oulli, nell'Alto Atlante e nel Medio Atlante nella zona tamazight del Marocco centrale, e Oufrane, Tiznit e Illigh nella zona tachlhit della valle del Sous.[2] Gli ebrei vivevano tra le tribù berbere negli stessi villaggi e vigeva l'antica usanza della protezione tribale. Molte di queste comunità erano monolingui e ricorrevano al giudeo-berbero anche negli ambienti familiari e comunitari.[3]

Nel 1912, si stimavano in Marocco 8.000 ebrei berberi (dei quali la maggior parte bilingui in arabo), a fronte di 77.000 ebrei monolingui arabofoni e di 16.000 locutori di haketia.[4] Durante il periodo coloniale furono stabiliti contatti con le comunità ebraiche arabofone urbane, il che portò molti dei monolingui giudeo-berberi ad adottare anche l'arabo giudeo-marocchino.[3]

Quasi tutti gli ebrei berberi abbandonarono il Marocco negli anni '50 e '60 del XX secolo per raggiungere Israele, incoraggiati in tal senso dall'Agenzia ebraica e dal Mossad. Nel 1992, rimanevano circa 2.000 locutori di giudeo-berbero, distribuiti principalmente in alcuni moshavim in Israele.

Aldilà dell'uso quotidiano, il giudeo-berbero veniva usato nello studio dei testi religiosi, e veniva occasionalmente scritto con caratteri ebraici; un manoscritto Haggadah di Pesach in giudeo-berbero è stato ristampato.[2] Alcune preghiere, come le benedizioni della Torah, erano recitate in berbero.[5]

Il seguente è un testo preso da un manoscritto originario di Tinghir:

יִכְדַמְן אַיְיִנַגָא יפּרעו גְמַצָר. יִשוֹפִגַג רבי נּג דְיְנָג שוֹפוֹש נִדְרע שוֹפוֹש יִכיווֹאַנ
ixəddamn ay n-ga i pərʿu g° maṣər. i-ss-ufġ aġ əṛbbi ənnəġ dinnaġ s ufus ən ddrʿ, s ufus ikuwan.
  1. ^ Chetrit, 2016.
  2. ^ a b c Galand-Pernet, Zafrani.
  3. ^ a b Chetrit, 2018.
  4. ^ (EN) Jeffrey Heath, Jewish and Muslim Dialects of Moroccan Arabic, Routledge, 2002, ISBN 978-0-700-71514-5.
  5. ^ Jews and Berbers (PDF), su dayan.org (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2008).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]