Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

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Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
Titolo originaleStrange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde
Altri titoliLa strana avventura del dott. Jekyll
L'uomo sdoppiato
Il dottor Jekyll
Jekyll
Il dottor Jekyll e il signor Hyde
Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde
Il male e la carne
Il filtro segreto di Mr. Hyde
Il Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Dottor Jekyll e mister Hyde[1]
Copertina della prima edizione londinese di Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, 1886.
AutoreRobert Louis Stevenson
1ª ed. originale1886
1ª ed. italiana1905
Genereracconto
Sottogeneregotico
Lingua originaleinglese
AmbientazioneLondra nel XIX secolo
ProtagonistiGabriel John Utterson
CoprotagonistiHenry Jekyll
AntagonistiEdward Hyde
Altri personaggiHastie Lanyon, Poole

Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde, 1886) è un racconto gotico dello scrittore Robert Louis Stevenson. Tratta la storia di un avvocato londinese, Gabriel John Utterson, il quale investiga i singolari episodi tra il suo vecchio amico, il dottor Jekyll, e il malvagio signor Hyde.

L'impatto della storia è stato universale, facendo entrare l'espressione dottor Jekyll e mister Hyde nel linguaggio comune, a indicare una persona che sembra avere due distinte personalità, una buona e l'altra malvagia, o la natura normalmente buona, ma talvolta totalmente imprevedibile di un individuo; in senso psicologico, è diventata la metafora dell'ambivalenza del comportamento umano e anche del dilemma di una mente scissa tra l'Io e le sue pulsioni irrazionali.

Già nella lingua inglese la storia ebbe titoli leggermente modificati, conoscendo una messe di versioni nelle varie lingue, dall'italiano al francese, cinese e spagnolo a partire dal 1905.[1]

Storia editoriale

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Skerryvore House, dove Stevenson sognò e scrisse la storia di Jekyll e Hyde

Nel 1885 Stevenson viveva con la moglie Fanny Osbourne e il figliastro a Bournemouth, in una casa che era stata donata sei anni prima a Fanny, in occasione del matrimonio, da Thomas Stevenson, padre di Robert. La casa era stata battezzata "Skerryvore House", in ricordo di Skerryvore, la remota scogliera nella costa occidentale della Scozia dove il padre di Thomas, l'ingegnere Alan Stevenson, una ventina di anni prima aveva fatto costruire un faro.[2]

All'epoca, Robert Louis Stevenson si era già affermato come scrittore con dei saggi su vari periodici, in particolare su The Cornhill Magazine, e soprattutto con il celebre libro L'isola del tesoro (1883), che aveva rappresentato un ottimo successo editoriale. Le finanze della famiglia non erano però in buono stato. In un periodo di grave indisposizione fisica e costretto a casa, Stevenson sognò una notte parte delle vicende poi raccontate nel romanzo. Scrisse tutto in tre giorni e, come era sua abitudine, sottopose il testo al giudizio della moglie. Questa gli fece osservare che la storia era raccontata come un semplice thriller e che invece meritava una riscrittura che ne evidenziasse la portata allegorica. Stevenson non fu felice di questo responso e giunse a bruciare il manoscritto, con l'intenzione di riscrivere completamente il romanzo.[2] Gli ci vollero altri tre giorni: il romanzo fu pubblicato inizialmente nel dicembre del 1885 in una collana economica di racconti thriller e poi nel gennaio del 1886 in volume. Il successo fu strepitoso: solo nel Regno Unito furono vendute circa quarantamila copie.[3]

L'avvocato Utterson.

La storia si svolge a Londra nel XIX secolo (la data esatta non è mai definita nel romanzo).

L'avvocato Utterson e suo cugino Enfield, due rispettabili gentiluomini londinesi, sono soliti compiere insieme ogni domenica una passeggiata, finendo spesso per camminare per molto tempo senza dire una parola; durante una di queste uscite, si ritrovano vicino alla porta di un edificio dall'aria abbandonata nonostante si trovi vicino a un vicolo in un popoloso quartiere della città, ricco di negozi e vetrine. Enfield racconta dunque a Utterson una storia di cui si è ricordato vedendo tale luogo: tempo prima, mentre stava rincasando a tarda notte, vide una bambina che correva lungo la strada e che si scontrò con uno strano signore; nonostante la bambina fosse caduta per terra, egli la calpestò per poi continuare tranquillamente per la sua strada. Enfield iniziò allora a rincorrere quell'individuo, lo prese e si rese conto che possedeva un qualcosa di terribile e ripugnante. La bambina non si era ferita, ma i genitori esigerono comunque un risarcimento in denaro dal misterioso uomo per chiudere lo spiacevole episodio. Poiché il signore non disponeva di denaro in contanti con sé, si fece accompagnare da Enfield verso casa sua. Giunto presso la porta dell'edificio dove i due si trovano al momento, l'uomo, presentatosi come Edward Hyde, ritornò con un assegno firmato a nome di un'altra persona, il dottor Henry Jekyll. Enfield credette che si trattasse di un falso, ma successivamente l'assegno risultò autentico.

Mr. Hyde calpesta la bimba.

Utterson è il custode del testamento del dottor Jekyll, il cui contenuto sancisce che, in caso di morte o scomparsa dello stesso, l'amico Mr. Hyde erediterà tutti i suoi averi. Decide di contattare il dottor Hastie Lanyon per chiedere informazioni su questo misterioso Mr. Hyde, ma non riesce a ottenere nessuna notizia utile da parte di Lanyon, quindi decide di appostarsi davanti alla porta per incontrare il signor Hyde. La pazienza di Utterson viene premiata solo dopo diversi giorni di attesa: Utterson riesce infatti a fermare Hyde e a parlargli vedendolo chiaramente in volto, anche se l'uomo, di carnagione pallida, tozzo, piccolo di statura e con voce roca, risulta estremamente ripugnante anche a Utterson. Terminata la conversazione, l'avvocato si dirige subito all'angolo della strada, suona il campanello e chiede al domestico Poole di vedere Jekyll; Poole gli riferisce che il dottore è momentaneamente uscito e che non sa quando tornerà, ma Utterson riesce comunque a sapere che Mr. Hyde ha la possibilità di entrare nel laboratorio annesso alla casa del dottor Jekyll da una porta secondaria e che la servitù ha precise istruzioni di soddisfare tutte le sue richieste; dunque incomincia a sospettare che Mr. Hyde ricatti il suo illustre amico Jekyll.

Due settimane più tardi, dopo una cena con amici, Jekyll e Utterson rimangono da soli e iniziano a parlare dello strano testamento. Seppur sminuendo la cosa, il primo afferma di potersi liberare di Hyde in qualsiasi momento lo desideri, ma che non può rivelare assolutamente nulla di più dettagliato. Circa un anno dopo, a Londra, viene brutalmente ucciso Danvers Carew; ne è testimone una cameriera, la quale accusa Mr. Hyde dell'omicidio. Il morto aveva inoltre con sé una lettera per il notaio Utterson, il quale conduce la polizia a casa di Mr. Hyde, dove viene trovata l'altra metà del bastone utilizzato per l'omicidio; il colpevole non si trova però in casa. Il pomeriggio stesso, il notaio va a scambiare due parole con Jekyll e lo trova con il morale a pezzi; egli afferma di non voler rivedere mai più l'amico Hyde e dichiara di aver ricevuto una lettera da quest'ultimo portata a mano da un uomo.

Mr. Hyde massacra un gentiluomo.

Quando il notaio esce di casa, chiede al domestico una descrizione della persona che ha consegnato la missiva, ma Poole dichiara che l'unica posta ricevuta consiste in circolari e che nessuno si è recato di persona per consegnare una lettera. Quando Utterson rientra in ufficio, il suo segretario Guest riconosce la calligrafia di Jekyll nella lettera spedita dall'omicida. Il notaio si domanda allora il senso della menzogna narrata dal dott. Jekyll e che cosa lo spinga a difendere Mr. Hyde.

La polizia mette una taglia sull'assassino di Carew, ma Mr. Hyde risulta essere svanito nel nulla, dato che non si ha più traccia di lui da nessuna parte. Intanto il dottor Jekyll riprende le vecchie abitudini e ricomincia per circa due mesi a frequentare gli amici. Ma l'8 gennaio, proprio due giorni dopo una rimpatriata a cui avevano partecipato anche Utterson e Lanyon, si chiude nuovamente in casa, tornando più solitario che mai. Ciò infastidisce Utterson, tanto da spingerlo a chiedere informazioni all'amico comune Lanyon, che pochi giorni prima era in perfetta salute e ora appare mortalmente malato; questi si comporta molto vagamente e alla fine lo congeda affermando, molto enigmaticamente, che un giorno dopo la sua morte il notaio verrà a conoscenza di tutta la verità. Utterson si insospettisce ancora di più e invia invano una lettera a Jekyll per chiedere spiegazioni.

Lanyon muore dopo quindici giorni. Dopo il funerale, il notaio inizia a frugare nello studio del malcapitato fino a trovare una busta con su scritto "da consegnare ad Utterson e da distruggere nel caso che lui muoia prima di me". Dentro la busta ne trova un'altra con scritto "da aprirsi esclusivamente dopo la morte o la scomparsa di Henry Jekyll". Egli nota che anche in questo caso, come nel testamento, compare la misteriosa eventualità della scomparsa del dott. Jekyll. Con grande professionalità Utterson prende la busta e la ripone nella propria cassaforte, deciso a non aprirla prima del tempo dovuto.

L'episodio della finestra.

Una domenica, mentre Utterson ed Enfield sono intenti nella loro solita passeggiata, scorgono il dott. Jekyll alla finestra della sua abitazione. I tre iniziano a conversare, ma sul volto di Jekyll compare un'espressione tanto inquietante da terrorizzare il notaio e il cugino. Poi il dott. Jekyll si chiude dentro improvvisamente. Alcune sere dopo lo strano episodio, Utterson riceve una visita da Poole, il quale lo implora di andare con lui a casa del principale. Egli racconta che da diversi giorni la porta del laboratorio, dove si è insediato uno sconosciuto, risulta essere chiusa a chiave. Lo sconosciuto (una persona piuttosto bassa e che sembra ricordare Mr. Hyde) ha fatto continua richiesta ai domestici di comprare uno strano prodotto in farmacia e ogni volta si è lamentato del fatto che quello che gli veniva portato non andasse bene. Arrivati all'abitazione, i due si avviano verso il laboratorio, ma la porta è chiusa a chiave; dagli strani rumori provenienti dall'interno, segno della presenza di un estraneo, il notaio avanza l'ipotesi che il dott. Jekyll sia stato rinchiuso e ucciso nella stanza dalla misteriosa persona che deve trovarsi ancora lì dentro; i due sfondano allora la porta a colpi d'ascia e trovano il cadavere di Hyde che risulta essersi appena suicidato con dell'acido prussico.

Mentre rovistano il laboratorio, i due trovano una busta con un messaggio per Utterson, che gli consiglia di leggere prima la busta che Lanyon gli aveva lasciato e poi, qualora volesse saperne di più, di leggere la sua confessione integrale. Il notaio va quindi a casa e inizia a leggere la lettera di Lanyon, che racconta molto dettagliatamente di una sera in cui Mr. Hyde andò a trovarlo su presunto ordine di Jekyll per recuperare un particolare cassetto, contenente la polvere e le componenti utili alla creazione della pozione per la reversione da Mr. Hyde al dott. Jekyll e che doveva essere recuperato direttamente dalla casa del dottore; avendo ormai Hyde preso fisicamente e mentalmente il sopravvento su di lui, non poteva farsi vedere in giro, poiché ricercato per l'assassinio di Carew (ma Jekyll aveva un disperato bisogno della pozione per poter reprimere Mr. Hyde). Ottenuto l'ingrediente desiderato, egli preparò una mistura e chiese all'amico se fosse interessato a essere spettatore di un fatto molto strano. Il Dottor Lanyon rispose che, arrivati a quel punto, desiderava far luce fino in fondo sulla faccenda. Così Mr. Hyde bevve la pozione e, sotto gli occhi di Lanyon, si trasformò nel Dottor Jekyll.

Dopo aver letto il racconto di Lanyon, Utterson si accinge sconvolto a leggere la lunga confessione che ha trovato a casa del dottor Jekyll, la quale svela con ogni dettaglio la doppia personalità dell'amico. Durante i suoi studi sulla psiche umana e le riflessioni morali sulla propria condotta, il dottor Henry Jekyll giunse a una conclusione:[4]

«Sia sul piano scientifico che su quello morale, venni dunque gradualmente avvicinandomi a quella verità, la cui parziale scoperta m'ha poi condotto a un così tremendo naufragio: l'uomo non è veracemente uno, ma veracemente due.»

Passando non senza esitazioni dalla teoria alla pratica, Jekyll miscelò varie sostanze e ottiene una pozione dagli effetti straordinari che destrutturava l'unità dell'essere umano e conferiva esistenza propria e distinta alle inclinazioni nascoste, ma presenti nell'animo:[5]

«La droga infatti, di per se stessa, non agiva in un senso piuttosto che nell'altro, non era divina né diabolica di per sé; scuoté le porte che incarceravano le mie inclinazioni...»

Sperimentando la pozione su di sé, il dottor Jekyll subì una trasformazione tale da far emergere la sua seconda natura, quella delle sue inclinazioni attratte dal male, soppiantando completamente la propria identità personale. Finché ne durava l'effetto, diventava un altro essere con diverso corpo e diversa psiche: Mister Edward Hyde (che in inglese suona come to hide, nascondere). Assumere una seconda volta la pozione nascondeva di nuovo la natura malvagia e consentiva il restaurarsi dell'identità precedente. Le due identità erano quindi separate sia nell'aspetto fisico come nelle dinamiche psichiche: la prima identità restava il dottor Jekyll, alto, educato, di buoni principi morali e solidale coi suoi concittadini; la seconda, quella che era sempre rimasta nascosta e che perciò fino ad allora non aveva mai potuto crescere, era Mister Hyde, basso, più giovane, gobbo, con braccia corte, mani pelose e tozze e coi propri istinti, l'intelligenza e tutte le energie inclinati gioiosamente al male e alla propria soddisfazione sadica, egoistica, sfrenata, selvaggia e asociale.

La riflessione di Stevenson sulla natura umana va però oltre questa semplice scissione, dal momento che sia Jekyll sia Hyde avevano memoria dell'alter ego. Jekyll narra poi di come col tempo avesse perso il controllo della situazione, non riuscendo più a resistere alla tentazione di bere la pozione e trasformarsi in Mister Hyde, che si era fatto nel frattempo sempre più forte. Anche dopo essersi imposto di non farlo più, a seguito dell'omicidio di Carew egli iniziò a trasformarsi in Hyde senza bisogno della mistura, perché ormai la sua parte dominante era diventata questa. Jekyll fu quindi costretto a bere sempre più frequentemente la pozione per riprendere il suo normale aspetto. Quando infine la provvista del particolare sale che Jekyll usava per dare efficacia alla pozione iniziava a esaurirsi, egli ne ordinò quindi altre partite, che però si rivelarono inefficienti. Fu allora che comprese che la sua provvista originale doveva essere contaminata e che fu proprio questa ignota impurità a conferirle la sua efficacia. Realizzando che sarebbe rimasto Hyde per sempre, scrisse una confessione spiegando la cronologia degli eventi sotto l'effetto dell'ultima dose originale di sale e si chiuse a chiave nel suo laboratorio con l'intento di imprigionare il signor Hyde; appena Poole e Utterson sfondarono la porta, si avvelenò suicidandosi.

Jekyll allo specchio
Jekyll trasformato in Mr. Hyde.
  • Gabriel John Utterson: protagonista del racconto[6][7], è un avvocato che investigherà la personalità di Mr. Hyde. È cugino di Enfield e amico di Jekyll e Lanyon.
  • Henry Jekyll: amico di Utterson e laureato in medicina; dottore e scienziato, ossessionato dai suoi esperimenti scientifici.
  • Edward Hyde: è l'antagonista del libro e l'alter ego malvagio di Jekyll. Era basso, giovane, magro e suscitava terrore ed amava strettamente la vita.
  • Richard Enfield: amico e cugino di Utterson.
  • Hastie Lanyon: dottore e stretto amico di Utterson e Jekyll. Litiga spesso con quest’ultimo amico riguardo questioni scientifiche.
  • Poole: domestico di Jekyll, fu il primo a sospettare il cambiamento del suo padrone.
  • Newcomen: ispettore di Scotland Yard, aiuta Utterson a cercare indizi su Mr. Hyde.
  • Sir Danvers Carew: membro del parlamento, vittima dell'omicidio del malefico Mr. Hyde e cliente di Utterson.
  • Guest: segretario di Utterson e grafologo.

Interpretazioni

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Mr. Hyde corre su per le scale, sotto gli occhi del maggiordomo Poole.

Come il coevo Oscar Wilde, anche Stevenson appare, in quest'opera, affascinato dall'analisi del male e delle ambiguità dell'animo umano. Nel racconto, che colpisce innanzitutto per la trama avvincente e per un genere misto fra giallo, noir, thriller d'azione e racconto del mistero e del terrore, viene evidenziato in maniera molto significativa quel naturale "sdoppiamento" che caratterizza ed è presente in ogni essere umano e che si configura come una rottura dell'integrità della persona, come la scissione del Bene dal Male e, in definitiva, come lo "sdoppiamento" della stessa coscienza umana. Jekyll infatti così si confessa:

«Pensavo che se ognuno di questi [i due esseri che si dilaniano nella coscienza di Jekyll] avesse potuto essere confinato in un’entità separata, allora la vita stessa avrebbe potuto sgravarsi di tutto ciò che è insopportabile: l’ingiusto avrebbe potuto seguire la propria strada di nequizie, svincolato dalle aspirazioni e dalle pastoie del virtuoso gemello; al giusto sarebbe stato dato altresì di procedere spedito e sicuro nel suo nobile intento, compiendo quelle buone azioni che lo avessero gratificato, senza essere più esposto alla gogna e al vituperio di un sordido compagno a lui estraneo. Era una maledizione del genere umano che questo eteroclito guazzabuglio dovesse così tenacemente tenersi avviluppato... che fin nel grembo tormentoso della coscienza questi gemelli antitetici dovessero essere in perenne tenzone. Come fare, allora, a separarli?[8]»

L'analisi stevensoniana parte infatti dalla constatazione di una diuturna conflittualità fra due dimensioni [...] che riconosce come l'uomo non sia unico bensì duplice. Il racconto è una parabola del Male, ciò che emerge è che nell'essere umano vi sono due differenti nature, due tendenze comportamentali (o semplicemente personalità), una volta al Bene, l'altra al Male assoluto, che continuamente in contrasto fra di loro in questa tentano di prendere il dominio dell'individuo. Benché queste personalità, sempre in contrasto tra loro, sono per natura contrapposte, lo stesso Jekyll ammette che nell'animo umano possano esserci infinite sfaccettature delle stesse e che la manifestazione era condizionata sia dalla potenza del filtro utilizzato sia dallo stile di vita condotto dalla persona. La netta divisione tra se stesso e Mr. Hyde, spiega ancora Jekyll, è stata soprattutto influenzata dallo stesso stile di vita che rigido come era non dava abbastanza sfogo a quello che poi diventerà Hyde.

Mr. Hyde si avvicina alla porta di Lanyon.

Jekyll isola la parte cattiva (Hyde) da quella buona (Jekyll), permettendo in tal modo che una sola persona potesse seguire due strade completamente opposte, e realizzarsi in entrambe, che ambedue le parti che sentiva ambivalentemente sue potessero esprimersi. La storia narra infatti delle nequizie, delle infamie e dei delitti commessi dall'alter ego dello stimatissimo dottor Jekyll, uomo rispettato all'interno della moralissima società vittoriana sia per il suo nobile lavoro sia per la sua invidiabile condotta morale, che, osando faustianamente e inavvertitamente sfidare la natura e le sue leggi, ha sentenziato e deciso la propria condanna e la propria fine. Mr. Hyde si configura come un essere spietato, primordiale, a tratti quasi meccanico, emblema del demonio e della scelleratezza umana, colui e il solo che, "nel novero degli umani, era il male allo stato puro", come appare chiaro da questo estratto (che riporta i pensieri del notaio Utterson dopo l'inquietante incontro con Hyde):

«Dio mi perdoni ma non mi sembra nemmeno un essere umano. Dà l’idea, come dire, di un essere primordiale! [...] O si tratta dell’influsso di un’anima immonda che si manifesta al di fuori, trasfigurando il bozzolo che la contiene? Forse proprio di questo si tratta, dal momento che, mio povero vecchio Henry Jekyll, se mai mi fu dato di scorgere l’impronta di Satana su di un volto, l’ho vista su quella del tuo nuovo amico!»

Una sfida contro la natura, quindi, quella di Jekyll (fermamente convinto della sua capacità di gestirne gli effetti), ma anche un peso troppo grande, che né la sua anima né il suo corpo, entrambi vittime di continui e incontrollabili mutamenti (e trasformazioni), riusciranno più a sopportare.

Poster coevo alla prima edizione del romanzo.

«Ma l’intrinseco dualismo delle mie intenzioni gravava su di me come una maledizione, e mentre i miei propositi di pentimento cominciavano a perdere mordente, la parte peggiore di me, così a lungo appagata, e di recente messa alla catena, prese a ringhiare. (...) e come accade a chi persegue vizi privati, alla fine cedetti agli assalti delle tentazioni. (...) e questa breve condiscendenza al male che avevo in me finì per distruggere l’equilibrio della mia anima.»

L'intrinseco e primordiale dualismo presente in Jekyll era però stato esasperato e portato alle estreme conseguenze, e ora il dottore si trovava a voler mettere una volta per tutte la parola fine alla sua maledizione, a volersi disfare cioè di Hyde, avendo oramai perso il controllo delle proprie metamorfosi e rintanatosi per questo motivo nel laboratorio. Tuttavia, quando Utterson trova il suo cadavere, questo ha la forma di Hyde. Ciò fa pensare che alla fine sia stato proprio il doppio malvagio a togliersi la vita; e infatti ormai Jekyll, da quanto si evince dalle parole dei domestici, non riusciva più a manifestarsi da giorni.

La figura di Hyde

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Mr. Hyde entra in casa dall'entrata posteriore.

Nel romanzo di Stevenson, il personaggio di Edward Hyde viene descritto da chi l'ha visto in maniera confusa; tuttavia, tutti i testimoni sono concordi sull'impressione di angoscia e di malvagità che Mr. Hyde trasmette. Un altro particolare notato da coloro che l'hanno visto è un'impressione di deformità fisica, sebbene egli non sia realmente deforme.

Fisicamente Hyde viene descritto robusto, piccolo di statura, rosso di capelli, particolarmente peloso e con "un volto decisamente brutto eppure giovane". Viene inoltre descritto come estremamente agile, con una buona forza fisica (tanto da aver ucciso una persona a mani nude) ed estremamente intelligente. Nonostante sia sadico e violento è un grande amante della vita e uccide solo le persone che la rigettano. Disprezza inoltre Jekyll per il suo essere troppo buono con chiunque.

La figura di Hyde nei media

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Nei media la figura di Hyde è molto diversa da quella classica apparendo come un uomo molto alto, di grande stazza e con tratti prevalentemente scimmieschi.

  • Questo aspetto viene ripreso nel fumetto La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore, in cui il personaggio ha un corpo gigantesco con una testa minuscola ed è, diversamente dal libro, completamente glabro. Mr. Hyde stesso dichiara di essere stato inizialmente basso ma di essere cresciuto con il tempo.
    • Nel film La leggenda degli uomini straordinari, liberamente tratto dal famoso fumetto di Moore, Mr. Hyde è praticamente identico al fumetto solo che ha i capelli ed è biondo. Il suo carattere è inoltre mite e si dimostra piuttosto servizievole e leale con i compagni, specialmente con il capitano Nemo col quale stringe una solida amicizia.
  • Nel film Van Helsing del 2004 Hyde compare nuovamente come un gigante dall'aspetto scimmiesco seppur non muscoloso.
  • Nei fumetti pubblicati dalla Marvel Comics esiste un personaggio omonimo.

Il racconto ha avuto innumerevoli versioni teatrali, cinematografiche e a fumetti, oltre a numerose parodie.[9]

Il racconto è stato ripreso molte volte e rappresentato sotto le più svariate forme, in decine di versioni cinematografiche di vari paesi.

Dr. Jekyll and Mr. Hyde (1920), di John Stuart Robertson

Film principali

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Altre apparizioni

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Tra le apparizioni più recenti dei personaggi del romanzo di Stevenson vi è il film La leggenda degli uomini straordinari del 2003 (tratto dal fumetto La lega degli straordinari gentlemen), nel quale il personaggio di Henry Jekyll si unisce ad altri famosi personaggi del romanzo d'avventura e del fantastico dell'Otto-Novecento, come Allan Quatermain, il capitano Nemo con tanto di Nautilus, l'uomo invisibile, Tom Sawyer, Dorian Gray, Mina Murray (una maestra di scuola vampirizzata da Dracula) e persino il mozzo del Pequod, Ismaele di Moby Dick, per combattere contro il nemico giurato di Sherlock Holmes, il professor Moriarty. In questa opera il protagonista impara a convivere con la sua parte malvagia sfruttandone l'incredibile forza (che ne fa una specie di Hulk, personaggio che a sua volta si rifaceva a Jekyll e Hyde) e salvando più volte la situazione.

Jekyll ha anche un cameo nel prologo del film Van Helsing, del 2004 nel quale viene cacciato dal "cacciatore di mostri" Gabriel Van Helsing (interpretato da Hugh Jackman).

Film e cartoni animati

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Versioni a fumetti e illustrazioni

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Copertina di una versione a fumetti statunitense del romanzo, in Classic Comics n. 13, 1943.

Il romanzo ha avuto anche numerose trasposizioni a fumetti, tra le quali:

  • Jekyll & Hyde, musical debuttante a Broadway nel 1997, musica di Frank Wildhorn, testi Frank Wildhorn, Leslie Bricusse e Steve Cuden.
    • Versione in italiano: Jekyll & Hyde, il musical, musical in collaborazione con TeatroMusica Mamò di Leslie Bricusse (libretto). Con Giò Di Tonno, Ilaria Deangelis, Simona Molinari, Nejat Isik Belen, Alberto Martinelli, Andrea Murchio; regia di Federica Ferrauto e Valeria Bafile.
  • Nel 1964 sulla Rai, in "Biblioteca di Studio Uno", il Quartetto Cetra, con la partecipazione di altri noti attori e cantanti, ha narrato le storie di questo libro sotto forma di musical, in chiave parodistica. Molto riusciti e godibili gli adattamenti di canzoni (i centoni) resi funzionali alla trama. Analoga operazione è stata compiuta in epoca recente dalla Premiata Ditta.

Edizioni italiane

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(elenco cronologico delle prime edizioni delle traduzioni pubblicate in Italia)

  • Robert Louis Stevenson, La strana avventura del dott. Jekyll e di Mister Hyde, traduzione di Alberto Nichel, collana Biblioteca fantastica moderna, Libreria Lombarda Editrice T. Antongini & C., 1905, p. 190, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618422. - Milano, Treves, 1909.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Arturo Reghini, collana Autori celebri stranieri; 29, C. Voghera, 1923, p. 194, Identificativo SBN IT\ICCU\TO0\1028684.
  • Robert Louis Stevenson, L’uomo sdoppiato, traduzione di Mario Malatesta, collana Romantica economica n.92, Milano, Sonzogno, 1928, p. 96, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618505.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (in: Il club dei Suicidi), traduzione di Ida Lori, collana I libri gialli n.3, Milano, A. Mondadori, 1929, p. 243.
  • Robert Louis Stevenson, Il dottor Jekyll, traduzione di C. Meneghelli, Milano, Elit, 1933, p. 221, Identificativo SBN IT\ICCU\RMR\0015733.
  • Robert Louis Stevenson, Il dottor Jekyll, traduzione di Gian Dàuli, Milano, Edizioni Aurora, 1934, p. 253, Identificativo SBN IT\ICCU\LIA\0059684.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde : seguito da due racconti, traduzione di Alberto Lattuada, collana I compagni di strada n.5, Documento, 1945, p. 113, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618524.
  • Robert Louis Stevenson, Il dottor Jekyll, traduzione di Alfredo Pitta, D. De Luigi, 1945, p. 76, Identificativo SBN IT\ICCU\LO1\0519180.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Mario Corsi, F. Capriotti, 1945, p. 116, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618526.
  • Il Dottor Jekyll, traduzione di Alfredo Pitta, Collana Universale. I Romanzi n.6, Donatello De Luigi, 1945.
  • Robert Louis Stevenson, Il Dr. Jekyll, traduzione di Nicoletta Neri, Torino, Chiantore, 1945, p. 151, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618451.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll, collana L’Ulivo; 18, A. Salani, 1950, p. 88, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618531.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (in: Romanzi e racconti, a cura di Emilio Cecchi), traduzione di Alberto Lattuada, collana I grandi maestri; 2, Roma, G. Casini, 1950, pp.XII, 816, Identificativo SBN IT\ICCU\RAV\0147496. - Firenze, Sansoni, 1966.
  • Robert Louis Stevenson, Il Dottor Jekyll, traduzione di Augusto Pancaldi e Marise Ferro, collana Universale Economica n.95, Milano, Ed. Cooperativa del Libro Popolare, 1951, p. 78, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618447.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Oreste e Gabriella Del Buono, Collana BUR n.495, Rizzoli, 1952, p. 94, Identificativo SBN T\ICCU\LIA\0028462.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del Dr. Jekyll e di M. Hyde, traduzione di Clara Bairati e M. Teresa Galante Garrone, Collana La duecentocinquanta SAS n.26, Torino, S.A.S, 1953, p. 216, Identificativo SBN IT\ICCU\CUB\0618528.
  • Robert Louis Stevenson, Il male e la carne, collana I capolavori della serie KKK. Classici dell’orrore n.25, Grandi Edizioni Internazionali, 1963, NILF123362 [1].
  • Robert Louis Stevenson, Il dottor Jekyll, traduzione di Rosaria De Lucia, collana I jolly n.5, Milano, Ed. Corno, 1960, pp.124, Identificativo SBN IT\ICCU\MIL\0482845.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (in Tutti i racconti e i romanzi brevi, a cura di Salvatore Rosati), traduzione di Renato Prinzhofer, Milano, Mursia, 1963, pp.XX, 1112, Identificativo SBN IT\ICCU\LO1\0522596.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde (in Frankenstein & company: prontuario di teratologia filmica, a cura di Ornella Volta), traduzione di Ornella Volta, Milano, Sugar, 1965, p. 743, Identificativo SBN IT\ICCU\RAV\0201709.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dott. Jekyll e del sig. Hyde e altri racconti, traduzione di Flaminia Saracco, collana Filo d’erba n.31, Edizioni Paoline, 1966, p. 284, Identificativo SBN IT\ICCU\RAV\1455883.
  • Robert Louis Stevenson, La strana vicenda del dottor Jekyll e di mister Hyde (in: L’isola del tesoro; La strana vicenda del dottor Jekyll e di mister Hyde), traduzione di Piero Bernardini Marzolla, collana I grandi scrittori stranieri n.277, Milano, Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1967, p. 393, Identificativo SBN IT\ICCU\SBL\0067180.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Maria Gallone, collana I grandi della letteratura n.44, Milano, F.lli Fabbri, 1969, p. 344, Identificativo SBN IT\ICCU\RLZ\0042125. - Milano, Bompiani, 1986.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde, traduzione di Vieri Razzini, collana I classici per tutti n.99, Avanzini e Torraca, 1969, pp.111, Identificativo SBN IT\ICCU\SBL\0105748. - col titolo Il Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Roma, Newton Compton, 1992, 1996.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Francesco Saba Sardi, Collana Classici di ieri e di oggi per la gioventù, A. Mondadori, 1975, p. 148, Identificativo SBN IT\ICCU\RAV\0159494.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (in: Romanzi, racconti e saggi), traduzione di Attilio Brilli, Collana I Meridiani n.41, Milano, A. Mondadori, 1982, pp.XLVII, 1997, ISBN 88-04-26548-5.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde, traduzione di Ottavio Fatica, Collana I segni n.9, Roma, Edizioni Theoria, 1983, 1991, p. 113, Identificativo SBN IT\ICCU\BRI\0004761.
  • Lo strano caso del Dr. Jekyll e del Sig. Hyde, traduzione di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, Collana Scrittori tradotti da scrittori n.2, Einaudi, 1983, p. 129, ISBN 88-06-56093-X.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Laura Ferruta, Collana I grandi libri, Garzanti, 1987, pp.XXV, 129, Identificativo SBN IT\ICCU\CFI\0101833 IT\ICCU\NAP\0156079.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di A. Barbera e Anna Rosa Guerriero, M. Derva, 1989, p. 198, Identificativo SBN IT\ICCU\NAP\0156079.
  • Il dottor Jekyll e Mr. Hyde, traduzione di Barbara Lanati, collana Universale Economica, Feltrinelli, 1991, p. 111, ISBN 978-88-07-82007-6.
  • Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde, traduzione di Guglielmo Lozio e Agostino Matranga, Collana Segnalibro, Morano Editore, 1991.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Folco Zanobini, Collana di narrativa italiana e straniera, Firenze, Bulgarini, 1992, p. 220, ISBN 88-234-1074-6.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del sig. Hyde, traduzione di Lucio Angelini, Collana Un libro per leggere n.18, E. Elle, 1993, p. 131, ISBN 88-7068-529-2.
  • Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde, traduzione di Nicoletta Della Casa Porta, Collana Acquarelli, Demetra, 1994, p. 94, ISBN 88-7122-461-2.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde, traduzione di Chiara Brighi, Collana Stelle dell’Orsa maggiore, Orsa Maggiore Editrice, 1995, p. 123, Identificativo SBN IT\ICCU\BVE\0083242.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Luciana Pirè, Collana Classici Giunti, Firenze, Giunti, 1996, pp. LVII; 104, ISBN 88-09-20915-X.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde(in: I grandi romanzi dell’orrore, a cura di Gianni Pilo), traduzione di Paola Faini, collana Grandi tascabili economici: i mammut; 46, Newton & Compton, 1996, pp.922, ISBN 88-7983-118-6.
  • Doctor Jekyll e mister Hyde, traduzione di Danila Rotta, collana Libreria dei ragazzi, Tascabili La spiga, 1998, pp.93, ISBN 88-468-1039-2.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Gianna Lonza, collana Biblioteca giovani. Il racconto dell’Ottocento, Istituto geografico De Agostini, 2000, pp.93, ISBN 88-415-8172-7.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Giuliano Acunzoli, Collana La grande narrativa, La spiga languages, 2005, p. 80, ISBN 88-7100-326-8.
  • Robert Louis Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Silvia Caminiti King, collana I classici per la scuola, Agenzia libraria editrice, 2008, pp.XVI; 158, Codice identificativoICCU IT\ICCU\LIG\0062985.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Angelita La Spada, Alia, 2009, p. 179, ISBN 978-88-96321-00-3.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Sergio Nicola, Petrini, 2009, pp.128, ISBN 978-88-494-1347-2.
  • Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde, traduzione di Matteo Ghirardelli, Collana Nuovi classici, Siena, Barbera, 2010, pp. XVI, 77, ISBN 978-88-7899-322-8.
  • Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, traduzione di Gianni De Conno, Collana Piccola biblioteca dell’immaginario n.6, Principi & Principi, 2010, p. 91, ISBN 978-88-96827-14-7.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Giulia Croci, Collana Classici tascabili n.29, Milano, Dalai, 2011, p. 125, ISBN 978-88-6073-965-0.
  • Dottor Jekyll e Mister Hyde, Massa, Edizioni Clandestine, 2011, p. 93, ISBN 978-88-6596-301-2.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, Collana Piccoli classici Bramante, Guide Moizzi, 2011, p. 63, ISBN 978-88-96146-61-3.
  • S´acontèssida istrana de Dr. Jekyll e Sr. Hyde, traduzione di Carminu Pintore, Collana Àndalas, Contaghes, 2012, p. 110, ISBN 978-88-7356-172-9.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde, a cura di Alessandra Serena, Biblioteca economica Selinos, Selino's, 2012, p. 80, ISBN 978-88-95966-39-7.
  • Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, traduzione di Laura Cangemi, Collana I classici del battello a vapore n.18, Piemme, 2013, p. 163, ISBN 978-88-566-3126-5.
  • Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mister Hyde, traduzione di Anna Pelizzi, Collana LeggerMENTE. Racconti d’autore, ELI-La Spiga, 2013, p. 125, ISBN 978-88-468-3131-6.
  • Lo strano caso del Dr. Jekyll e del Sig. Hyde, traduzione di Franco Perini, Liberi Pomi, 2013, ISBN 978-88-909042-0-2.
  • Lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde, traduzione di Michele Mari, BUR ragazzi, Milano, Rizzoli, 2020, ISBN 978-88-171-4900-6.
  1. ^ a b Edizioni di Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com. (aggiornato fino al gennaio 2010)
  2. ^ a b (EN) Robert Louis Stevenson, Dr Jekyll and Mr Hyde, Introduction, Wordsworth Classics, ISBN 1853260614.
  3. ^ Luciana Pirè, Introduzione a Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Giunti Editore, 2004, pp.- 14-15.
  4. ^ trad. Fruttero & Lucentini, pag.76 - Einaudi 1996
  5. ^ Ibidem, cit. pag.81
  6. ^ Lo strano caso del dottor jekyll e del signor hyde (PDF), su alberghierobrindisi.it. URL consultato il 2 agosto 2018.
  7. ^ Lo strano caso del dottor jekyll e del signor hyde (PPT), su liceogbruno.gov.it. URL consultato il 2 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2018).
  8. ^ Relazione completa di Henry Jekyll sul proprio caso
  9. ^ Per un elenco esteso vedi Opere derivate da Robert Louis Stevenson Archiviato il 5 aprile 2007 in Internet Archive.
  10. ^ Scheda IMDB; Archiviato l'8 febbraio 2017 in Internet Archive.

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