Locus of control
La teoria del locus of control (dall'inglese, "luogo di controllo") rappresenta, in psicologia, la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti da suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne indipendenti dalla sua volontà.
Il costrutto del "luogo del controllo interno/esterno" fu sancito per la prima volta nel 1954 da Julian Rotter, uno psicologo statunitense che sviluppò la teoria dell'apprendimento sociale e il locus of control, diventati importanti sistemi di riferimento della psicologia, in relazione allo studio della personalità degli individui.[1][2].
Tipologia
[modifica | modifica wikitesto]Sono stati individuati due tipi di locus of control[2]:
- Interno: che è posseduto da quegli individui che credono nella propria capacità di controllare gli eventi. Questi soggetti attribuiscono i loro successi o insuccessi a fattori direttamente collegati all'esercizio delle proprie abilità, volontà e capacità.
- Esterno: posseduto da parte di coloro che credono che gli eventi della vita, come premi o punizioni, non siano il risultato dell'esercizio diretto di capacità personali, quanto piuttosto il frutto di fattori esterni imprevedibili quali il caso, la fortuna o il destino.
Scale di misura
[modifica | modifica wikitesto]Esistono diversi questionari per la valutazione del grado e tipo di locus of control:
- LOC-L (Locus of control lavorativo), è una scala italiana che prende in considerazione quattro aree riferite all'ambito lavorativo:[3]
- rapporti con i superiori
- aspetto economico dell'attività svolta
- conseguimento degli obiettivi lavorativi
- percorso lavorativo nel mondo del lavoro (carriera e caratteristiche del lavoro svolto)
- Internal, Powerful Others, and Chance Scale (IPC)[4]
- Health Locus of Control Scale (HLC)[5]
- Multidimensional Health Locus of Control (MHLC)[6]
- Questionnaire of Competence and Control Orientation (FKK)[7]
- Mini Locus of Control Scale [8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rotter J.B., (1954) Social learning and clinical psychology. New York, Prentice-Hall
- ^ a b Julian B Rotter, Generalized expectancies for internal versus external control of reinforcement, in Psychological Monographs: General and Applied, vol. 80, n. 1, 1966, pp. 1–28, DOI:10.1037/h0092976, PMID 5340840.
- ^ Vidotto G., Argentero P., (1994) LOC-L Locus of control lavorativo. Torino, Mediatest.
- ^ Levenson H., (1973) Multidimensional locus of control in psychiatric patients. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 41, 397-404.
- ^ Wallston B.S., Wallston K.A., Kaplan G.D., Maides S.A., (1976) The development and validation of the health related locus of control (HLC) scale. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 44, 580-585.
- ^ Wallston K.A., Wallston B.S., DeVellis R., (1978) Multidimensional Health Locus of Control (MHLC) Scales Archiviato il 3 maggio 2010 in Internet Archive., Health Education Monographs, 6, 160-170.
- ^ Krampen G., (1991) Questionnaire of Competence and Control Orientation. Göttingen, Hogrefe
- ^ Perussia, F., Viano, R. (2006) Mini Locus of Control Scale. Piccolo manuale, con Tratti e Tipi, da una scala psicometrica semplificata. In: Di Nuovo, S., Sprini, G. (a cura di), Teorie e metodi della psicologia italiana: tendenze attuali. In memoria di Angelo Majorana, psicologo in terra di confine. Milano, Angeli, 2008, pp.457-468.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Holder E.E., Levi J.D., Mental health and locus of control: SCL-90-R and Levenson's IPC scales, Journal of Clinical Psychology, Vol. 44, 5, 2006, pp. 753–755.