Loris Bulgarelli
Loris Bulgarelli | |
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Nascita | Cento, 28 febbraio 1909 |
Morte | Tobruch, 13 dicembre 1940 |
Cause della morte | caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Aeronautica Aviazione Legionaria |
Specialità | bombardamento |
Reparto | 16ª Squadriglia |
Anni di servizio | 1928-1940 |
Grado | Capitano |
Guerre | Guerra d'Etiopia Guerra civile spagnola Seconda guerra mondiale |
Comandante di | 60ª Squadriglia, 33º Gruppo Bombardamento Terrestre dell'11º Stormo Bombardamento Terrestre |
Decorazioni | qui |
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Loris Bulgarelli (Cento, 28 febbraio 1909 – Tobruch, 13 dicembre 1940) è stato un aviatore e militare italiano. Capitano pilota della specialità bombardamento, partecipò alla Guerra d'Etiopia, alla Guerra di Spagna e alla Seconda guerra mondiale. Caduto in combattimento sul cielo dell'Africa settentrionale italiana, per il suo comportamento nell'ultima missione fu decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Cento, in Provincia di Ferrara, il 28 febbraio 1909, entrò giovanissimo[2] nella Regia Aeronautica partecipando al corso per sergenti piloti, e conseguendo il brevetto di pilota di aeroplano presso la Scuola di pilotaggio di Capua il 14 ottobre 1928.[3] Assegnato in qualità di primo aviere alla 2ª Zona Aerea Territoriale (ZAT) ottenne ben presto la promozione al grado di Sergente, venendo trasferito presso il 20º Stormo da ricognizione di stanza sull'aeroporto di Centocelle Sud.[3] Diplomatosi ragioniere commercialista nel corso dell'anno scolastico 1931-1932, l'ottenimento di tale qualifica gli consentì di accedere alla Regia Accademia Aeronautica di Caserta.[3] Al termine del corso uscì dall'Accademia, con il grado di sottotenente pilota in servizio permanente effettivo, il 1º ottobre 1934.[3] Nel corso del 1936, con la promozione al grado di tenente pilota, fu inviato in Africa Orientale Italiana per partecipare alla campagna contro l'Etiopia.[3] In seno alla 16ª Squadriglia si distinse particolarmente, tanto da venire insignito di una Medaglia d'argento e due di Medaglie di bronzo al valor militare.[3]
Nel dicembre 1938 fu inviato in Spagna per prendere parte alla guerra civile a fianco dei nazionalisti.[3] Si distinse particolarmente anche in questo teatro operativo, e nel 1939, al termine delle ostilità, risultava insignito di numerose[3] decorazioni spagnole[4] concessagli dal generale Francisco Franco, e di una seconda Medaglia d'argento al valor militare.[3] Rientrato in patria fu assegnato al comando della 60ª Squadriglia Bombardamento Veloce, equipaggiata con i bombardieri Savoia-Marchetti S.79 Sparviero, appartenente al 33º Gruppo Bombardamento Terrestre dell'11º Stormo Bombardamento Terrestre.[5] basata sull'aeroporto di Ferrara. Con l'entrata in guerra dell'Italia, il 10 giugno 1940, il 33º Gruppo si trasferì sull'aeroporto di Comiso,[5] in Sicilia.[3] Il 15 luglio 1940,[6] il 33º Gruppo B.T., divenuto nel frattempo autonomo,[6] si trasferì a Benina,[6] in Libia, alle dipendenze della 13ª Divisione Aerea "Pegaso".[6]
Egli rimase ucciso durante un'azione di bombardamento in Africa settentrionale italiana, eseguita a bassa quota contro una colonna corazzata inglese,[6] il 13 dicembre del 1940.[6] Il suo corpo fu trasportato presso l'Ospedale della Regia Marina di Tobruk prima di essere inumato.[3] Alla sua memoria gli venne concessa la Medaglia d'oro al valor militare.[1] Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, la neocostituita Aeronautica Nazionale Repubblicana intitolerà a lui e al capitano Giorgio Graffer la 3ª Squadriglia del 2º Gruppo Caccia operante dall'aeroporto di Borgo Panigale a Bologna, equipaggiata con i caccia Aermacchi C.205 Veltro.[7] Nel dopoguerra gli venne intitolato lo stadio di calcio della sua città natale.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze italiane
[modifica | modifica wikitesto]— Cielo del Mediterraneo e della Marmarica, giugno-13 dicembre 1940.
— Cielo di Mediterraneo e della Cirenaica, 11 giugno-16 settembre 1940-XVIII.
— Cielo di Spagna, dicembre 1938-marzo 1939-XVII.
— Cielo dell'A.O.I., 15 maggio 1936-9 maggio 1937-XV.
— Cielo di Axum, 9 settembre 1936-XIV.
— Cielo di Lalibelà, 7-12 settembre 1936-XIV.
Onorificenze estere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 139.
- ^ Si arruolò appena compiuti i diciotto anni.
- ^ a b c d e f g h i j k Il Nastro Azzurro n.6, novembre-dicembre 2013, p. 28.
- ^ Cruz de Guerra, Medalla de la Campana e Medalla Militar.
- ^ a b Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1977, p. 71.
- ^ a b c d e f Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica 1977, p. 72.
- ^ Trota, Mondaini, Lenzi 2003, p. 29.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chris Dunning, Solo coraggio! La storia completa della Regia Aeronautica dal 1940 al 1943, Parma, Delta Editrice, 2000.
- (EN) Chris Dunning, Combat Units od the Regia Aeronautica. Italian Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
- Chris Dunning, Solo coraggio! La storia completa della Regia Aeronautica dal 1940 al 1943, Parma, Delta Editrice, 2000.
- Cesare Gori, Il Savoia Marchetti S.M. 79 nel Secondo Conflitto Mondiale - Bombardamento Terrestre - Ricognizione Strategica, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 2003.
- Håkan Gustavsson, Ludovico Slongo, Desert Prelude, Early Clashes June-November 1940, Stratus s.c. 2010 - ISBN 978-83-894-5052-4
- I reparti dell'Aeronautica Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1977.
- Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
- Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica. Eritrea Somalia Etiopia (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.
- Mirko Molteni, L'aviazione italiana 1940-1945 – Azioni belliche e scelte operative, Bologna, Odoya, 2012, ISBN 978-88-6288-144-9.
- Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
- Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, 1993, ISBN 88-04-44940-3.
- Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.
- Ezio Trota, Carlo Mondani, Vittorio Lenzi, Gli anni di guerra fra Reno e Panaro, (1943-1945), Modena, Il fiorino, 2003.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- Cap. Pil. Loris Bulgarelli, in Il Nastro Azzurro, n. 6, Parma, Istituto del Nastro Azzurro, novembre-dicembre 2013, p. 28.