Luigi Busà

Luigi Busà
Busà nel 2014
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 177 cm
Peso 75 kg
Karate
Specialità Kumite
Categoria fino a 75 kg e fino ad 80 kg
Società Carabinieri
Carriera
Squadre di club
2005A.S.D. Centro Arti Marziali
2006G.S. Esercito
2007A.S.D. Centro Arti Marziali
2008Forestale
2017-Carabinieri
Nazionale
2001?-Bandiera dell'Italia Italia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 0
Mondiali 2 3 1
Europei 5 2 9
Giochi del Mediterraneo 0 0 1

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al 27 giugno 2022

Luigi Busà (Avola, 9 ottobre 1987) è un karateka italiano, specializzato nel kumite, campione olimpico a Tokyo 2020.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'attività all’A.S.D. Centro Arti Marziali di Avola all'età di 12 anni. Anche le sorelle Lorena Busà e Cristina Busà sono karateka di caratura internazionale. Nel 2006 diviene il più giovane Campione del Mondo della World Karate Federation, che rivince nel 2012.[1].

Soprannominato il “Gorilla d’Avola”, ai Giochi olimpici di Tokyo 2020, vince la medaglia d’oro nel karate specialità kumite vincendo la finale contro l’azero Rafael Ağayev.

A Settembre del 2020 ha sposato la collega Laura Pasqua, da cui si è separato poco dopo.

Molto attivo nel sociale attraverso iniziative di sensibilizzazione alle emozioni e al supporto di persone in difficoltà nonché impegnato nel volontariato fin dalla giovane età.[2]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giochi olimpici[modifica | modifica wikitesto]

Busà (secondo da sinistra), festeggia la medaglia olimpica
Tokyo 2020: oro nei -75 kg.

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Europei[modifica | modifica wikitesto]

Giochi europei[modifica | modifica wikitesto]

Giochi del Mediterraneo[modifica | modifica wikitesto]

Campionati italiani[modifica | modifica wikitesto]

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Oro 2007
Bronzo 2005
Oro (2006, 2007 e 2008)
Bronzo 2003
Argento 2005

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 20 settembre 2021[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]