Münire Sultan (figlia di Abdülmecid I)
Münire Sultan | |
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Sultana dell'impero ottomano | |
Trattamento | Sua Altezza Imperiale |
Nascita | Istanbul, 9 dicembre 1844 |
Morte | Istanbul, 29 giugno 1862 |
Sepoltura | Türbe di Nakşidil Sultan |
Luogo di sepoltura | Moschea di Fatih, Istanbul |
Dinastia | Casa di Osman |
Padre | Abdülmecid I |
Madre | Verdicenan Kadin |
Coniugi | Ibrahim Ilhami Pasha (1857-1860, ved.) Ferik Ibrahim Pasha (1861-1862) |
Figli | Secondo matrimonio Sultanzade Alaeddin Bey |
Religione | Islam sunnita |
Münire Sultan (turco ottomano: منیرہ سلطان, "luminosa, brillante"; Istanbul, 9 dicembre 1844 – Istanbul, 29 giugno 1862) è stata una principessa ottomana, figlia del sultano Abdülmecid I e della consorte Verdicenan Kadin.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Münire Sultan nacque il 9 dicembre 1844 a Istanbul, nel Palazzo Topkapi. Suo padre era il sultano ottomano Abdülmecid I e sua madre una delle sue consorti, Verdicenan Kadın. Aveva un fratello minore, Şehzade Ahmed Kemaleddin, e una sorella minore adottiva, Mediha Sultan (figlia di Abdülmecid I e Gülistu Kadin), adottata da sua madre dopo la sua morte. Inoltre, aveva una nipote, figlia di suo fratello, chiamata in suo onore[1][2][3].
In giovane età, le venne insegnato a suonare il pianoforte da una donna francese, Mademoiselle Romano.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nel marzo 1854, a dieci anni, venne promessa in sposa a Ibrahim Ilhami Pascià, principe egiziano, figlio di Abbas I d'Egitto e della consorte Mahivech Hanim. A Münire vennero inviati in dono un anello e orecchini di diamanti e un brillante tagliato a briolette, oltre a profumi e cibi di lusso in contenitori di cristallo e porcellana, che vennero distribuiti fra le principesse, le consorti e le loro dame da Verdicenan Kadın, madre della sposa. Il fidanzamento venne solennizzato nel Palazzo Şemsipaşa.
Il matrimonio venne celebrato il 17 maggio 1857 a Baltalimanı, insieme a quello di una sorellastra di Münire, Cemile Sultan. Il costo della cerimonia venne aspramente criticato, perché l'esercito ottomano era appena stato pesantemente sconfitto in Montenegro e Creta era in rivolta. Alla coppia venne assegnato uno dei due palazzi gemelli di Fındıklı, che Abdülmecid aveva commissionato per le figlie, come residenza, dove consumarono il matrimonio il 31 luglio. Non ebbero figli.
Münire rimase vedova nel 1860, quando la barca di suo marito si ribaltò e lui affogò nel Bosforo all'altezza di Bebek[4][5][6][7][8][9][10][11][12].
Secondo matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Il 2 gennaio 1861 si risposò con Ferik Ibrahim Pasha, tenente generale dell'esercito ottomano e figlio di Serasker Rıza Pasha. Da lui ebbe un figlio[13][14][15][3].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Münire morì nel suo palazzo a diciassette anni, il 29 giugno 1862, appena sei mesi dopo il parto. Venne sepolta nel mausoleo Nakşidil Sultan, nella moschea Fatih[1].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dal suo secondo matrimonio, Münire Sultan ebbe un figlio:[3]
- Sultanzade Alaeddin Bey (16 dicembre 1861 - 1915). Non si sposò e non ebbe figli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Uluçay 2011, p. 225
- ^ Tuna, Mahinur (2007). İlk Türk kadın ressam: Mihri Rasim (Müşfik) Açba : 1886 İstanbul-1954 New-York. As Yayın. p. 23. ISBN 978-9-750-17250-2.
- ^ a b c Adra, Jamil (2005). Genealogy of the Imperial Ottoman Family 2005. pp. 8.
- ^ Toledano, Ehud R. (February 13, 2013). State and Society in Mid-Nineteenth-Century Egypt. Cambridge University Press. p. 53. ISBN 978-0-521-53453-6.
- ^ Warner, Jayne L. (2001). Cultural Horizons: A festschrift in honor of Talat S. Halman, Volume 1. Syracuse University Press. p. 161. ISBN 978-0-815-68132-8.
- ^ Isin, Mary (January 8, 2013). Sherbet and Spice: The Complete Story of Turkish Sweets and Desserts. I.B.Tauris. p. 48. ISBN 978-1-848-85898-5.
- ^ Lewis, Reina; Micklewright, Nancy (July 1, 2006). Gender, Modernity and Liberty: Middle Eastern and Western Women's Writings: A Critical Sourcebook. I.B.Tauris. p. 186. ISBN 978-1-860-64956-1.
- ^ McWilliams, Mark (July 1, 2012). Celebration: Proceedings of the Oxford Symposium on Food and Cookery 2011. Oxford Symposium. p. 154. ISBN 978-1-903-01889-7.
- ^ Pakalın, Mehmet Zeki (1954). Osmanli tarih deyimleri ve terimleri sözlüğü, Volume 3. Millî Eğitim Basımevi. p. 349.
- ^ Badem, Candan (2010). "The" Ottoman Crimean War: (1853 - 1856). BRILL. pp. 320 n. 96. ISBN 978-9-004-18205-9.
- ^ Sakaoğlu, Necdet (2008). Bu mülkün kadın sultanları: Vâlide sultanlar, hâtunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler. Oğlak Yayıncılık. p. 623. ISBN 978-9-753-29623-6.
- ^ Mülayim, Selçuk; Akşit, İlhan (2005). Turkish Art and Architecture in Anatolia & Mimar Sinan. Akşit. p. 195. ISBN 978-9-757-03922-8.
- ^ Uluçay 2011, p. 225.
- ^ Paşa, Ahmed Cevdet (1960). Tezâkir. [2]. 13 - 20, Volume 2. Türk Tarih Kurumu Basımevi. p. 144.
- ^ Saz, Leyla; Demir, Sedat (2016). Haremde Yaşam: Saray ve Harem Hatıraları. Hatıra. Dün Bugün Yarın Yayınları. p. 159. ISBN 978-605-61331-1-4.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Uluçay, Mustafa Çağatay (2011). Padişahların kadınları ve kızları. Ankara: Ötüken. ISBN 978-9-754-37840-5.