Marco Mazzaroppi

Marco Mazzaroppi (Cassino, 1550Cassino, 1620) è stato un pittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella medievale San Germano, odierna Cassino, fu principalmente un pittore di soggetti religiosi. Poco si sa del suo operato, sono certi i primi studi compiuti presso la celebre abbazia di Montecassino dove il padre lavorava come servitore dell'abate Angelo De Faggis. Bernardo de Dominici nelle biografie documenta periodi di formazione sia a Roma che nelle Fiandre. Lo storico dell'arte Luigi Lanzi pone in risalto il suo stile più confacente agli stilemi fiamminghi. Uno dei suoi allievi fu Giacomo Manecchia, più tardi attivo a Napoli.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

(Elenco in aggiornamento)

Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto abate di Montecassino:

  • XVI secolo, San Gregorio, opera documentata nella Cappella di San Gregorio il Grande.[1]
  • XVI secolo, Martirio di Sant'Andrea Apostolo, opera documentata sul varco della Porta del Capitolo.[2]
  • XVI secolo, San Benedetto e i capi degli ordini religiosi, opera documentata sul varco della Porta della Sacrestia.[3]
  • XVI secolo, San Benedetto, opera documentata nella Cappella di San Benedetto della Cripta.[4]
  • XVI secolo, San Benedetto e Santa Scolastica, dipinto, opera documentata nel monastero di Santa Maria Maddalena di Messina.[5]

Opere documentate nella chiesa di Sant'Andrea dell'Ordine benedettino di Sant'Andrea Vallefredda, due dipinti comprati a Roma da Luigi XIV di Francia,[1] dipinti documentati nella matrice del paese natale,[1] quadro documentato nella chiesa dell'Ordine dei frati minori cappuccini di San Germano e distrutto da un incendio nel 1799.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Domenico Romanelli, pag. 60.
  2. ^ Domenico Romanelli, pag. 63.
  3. ^ Domenico Romanelli, pag. 66.
  4. ^ Domenico Romanelli, pag. 72.
  5. ^ Pagina 37, Giuseppe La Farina, "Messina ed i suoi monumenti" [1], Messina, Stamperia di G. Fiumara, 1840.
  6. ^ Domenico Romanelli, pag. 77.
  7. ^ a b c d e Domenico Romanelli, pag. 88.
  8. ^ a b c d Domenico Romanelli, pag. 91.
  9. ^ a b Domenico Romanelli, pag. 94.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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