Martino Garrati
Martino Garrati, o Garati, latinizzato come Martinus Garatus o de Garatis[1] (Lodi, ... – Bologna, 1453), è stato un giurista italiano del XV secolo.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Lodi tra la fine del XIV secolo e i primi anni del XV da una famiglia di notai appartenente alla piccola nobiltà locale.[2] Conseguì il dottorato nel 1430 all'università di Pavia in diritto civile e in seguito anche in diritto canonico.[2] Iniziò la propria carriera come giudice dei dazi di Lodi e del suo distretto per conto del duca di Milano Filippo Maria Visconti nel 1430 e lavorò come causidico assieme al fratello Boccaccino.[2]
Si trasferì a Pavia, dove nel 1438 si iscrisse al collegio dei giureconsulti; l'anno successivo iniziò a insegnare come lettore presso l'università ticinese e nel 1445 in quella di Pavia; grazie alla sua fama accrebbe il proprio patrimonio.[2] Nel 1446 si trasferì all'università di Siena e tre anni dopo a Bologna, quindi a Parma e poi a Ferrara.[2]
Tra le sue opere un trattato sulla moneta e uno sulla canonizzazione dei santi, il primo del suo genere nell'ambito del diritto medievale,[2] scritto in occasione del processo di canonizzazione di Bernardino da Siena e dedicato a Giovanni da Capestrano.
Morì nel 1453 a Bologna.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Tractatus de moneta, 1438.
- (LA) Disputatio in materia legitimationum, Milano, Giovanni da Legnano, 1498.
- (LA) Lectura aurea in opere feudorum, Basel, Thomas Guarin, 1564.
- (LA) Consilia, Novara, Francesco Sesalli, 1568.
Manoscritti
[modifica | modifica wikitesto]- Tractatus de principatu, 1446-1447, Milano, Biblioteca Trivulziana, Fondo manoscritti, Triv. 138, ff. 1r-8r.
- Tractatus de notis Bartoli, XV secolo, Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria, Fondo manoscritti, ms. J.I.21 (antea h.IV.8), ff. 211-215.
- Tractatus de vulgari et pupillari substitutione, XV secolo, Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria, Fondo manoscritti, ms. J.I.21 (antea h.IV.8), ff. 215-273.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gigliola Soldi Rondinini, GARATI, Martino, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 52, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1999.
- Gigliola Rondinini Soldi (a cura di), Il tractatus De principibus di Martino Garati da Lodi. Con l'edizione critica della rubrica De principibus, Istituto editoriale cisalpino, 1968.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Martino Garrati
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Garrati, Martino, detto Martino da Lodi, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Vincenzo Tosi, GARRATI, Martino, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Opere di Martino Garrati, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 100193929 · ISNI (EN) 0000 0001 0928 5856 · SBN SBLV313949 · BAV 495/27205 · CERL cnp01303459 · LCCN (EN) n88244735 · GND (DE) 118825305 · BNE (ES) XX4870689 (data) · BNF (FR) cb12123983r (data) |
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