Melma (fiume)

Melma
Il Melma a Carbonera.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Veneto
Lunghezza13,37 km[1]
Bacino idrografico21,42 km²
NasceLancenigo
Sfocianel Sile, presso Silea
45°38′50.65″N 12°17′59.35″E / 45.647402°N 12.299819°E45.647402; 12.299819

Il Melma è un fiume del Veneto, in provincia di Treviso.

Il percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume Melma è un fiume di risorgiva che fa parte del bacino idrografico del fiume Sile. Nasce dalle risorgive Fontane Bianche a Lancenigo e scorre da nord a sud attraversando Pezzan, Carbonera, Lanzago e Silea, dove confluisce nel fiume Sile. Gli affluenti del fiume Melma sono il Rio Rul e il Rio Piovesan.

L’origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Benché il nome del corso d'acqua e l'omonimo nome comune italiano (melma) abbiano remotamente la stessa origine (nel longobardo melm), non si è mai avuta notizia di paludi o acquitrini lungo il torrente Melma, ma, anzi, di terreni fertili e boschi. Infatti la connotazione negativa del termine è da ascrivere a un'evoluzione successiva della lingua italiana, mentre in longobardo significava semplicemente "sabbia fine", "terreno sabbioso"[2].

L’utilizzo nel passato del Melma[modifica | modifica wikitesto]

Le acque del fiume Melma venivano sfruttate dall'uomo per l’irrigazione, la pesca, la navigazione e le attività artigianali. Infatti, l’acqua è servita come fonte di energia e ha permesso lo sviluppo di numerose attività produttive. Lungo il fiume Melma e i suoi affluenti erano presenti fabbriche di ghiaccio, zoccolifici, cartiere, folli da panni, battirame, segherie, mulini e centrali elettriche.

L’utilizzo nel presente del Melma[modifica | modifica wikitesto]

Oggi, le acque del fiume Melma vengono sfruttate per la pesca, l’irrigazione dei campi e la produzione di energia idroelettrica. Infatti, lungo il fiume Melma si trova la turbina della famiglia Buosi, che fornisce energia alle case circostanti.

La catena alimentare del Melma[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume Melma è un ambiente ricco di biodiversità.

I produttori primari (autotrofi) che si trovano nel fiume Melma sono: elodea canadensis, veronica acquatica, erba gamberaia e lenticchie d’acqua. Essi vengono mangiati dai consumatori primari (erbivori).

I consumatori primari (erbivori) sono: gamberi, portasassi e efemerotteri. Essi vengono mangiati dai consumatori secondari e terziari (carnivori).

I consumatori secondari e terziari (carnivori) sono: il martin pescatore, il ditisco, lo spinarello, il ghiozzo, lo scorpione d’acqua, la rana, la trota e la larva di libellula. Alla loro morte, vengono mangiati dai decompositori.

La catena alimentare del fiume Melma

I decompositori sono: sanguisughe, aselli, lombrichi e gasteropodi. Essi producono il nutrimento per i produttori primari.

Tra le specie alloctone che hanno alterato la catena alimentare del fiume Melma vi sono la nutria e il gambero della Louisiana. La nutria è un grosso roditore, originario dell’America meridionale, che provoca danni alle coltivazioni, distrugge i nidi degli uccelli acquatici e scava la sua tana sugli argini dei fiumi, a volte facendoli crollare. Il gambero della Louisiana, originario dell’America del Nord è conosciuto anche come “gambero killer”, in quanto è portatore di alcune malattie come la “peste di gambero”, che minacciano le popolazioni di gamberi locali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elenco corsi d'acqua della rete idrografica regionale (PDF), su Piano straordinario triennale interventi di difesa idrogeologica, Regione Veneto. URL consultato il 15 dicembre 2014.
  2. ^ Copia archiviata, su comune.silea.tv.it. URL consultato il 25 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2009). Dalla sezione Cenni Storici del sito del comune di Silea.

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