Coppa del mondo per club FIFA

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Coppa del mondo per club FIFA
Altri nomiCampionato mondiale per club FIFA (2000)[1]
Coppa Toyota del campionato mondiale per club FIFA (2005)
Sport
TipoClub
FederazioneFIFA
OrganizzatoreFIFA
TitoloCampione del mondo FIFA[2][3][4]
CadenzaAnnuale
Aperturagiugno
Chiusuraluglio
Partecipanti32 squadre
FormulaGirone all'italiana + eliminazione diretta
Sito InternetFIFA.com
Storia
Fondazione2000
Numero edizioni20
DetentoreManchester City
Record vittorieReal Madrid (5)
Ultima edizioneArabia Saudita 2023
Prossima edizioneStati Uniti 2025

Trofeo o riconoscimento

La Coppa del mondo per club FIFA (ufficialmente in inglese FIFA Club World Cup e in spagnolo Mundial de Clubes FIFA) è una competizione calcistica per club che assegna il titolo di campione del mondo.

Fin dalla sua prima edizione hanno diritto a partecipare le squadre vincitrici dei tornei continentali organizzati dalle sei confederazioni appartenenti alla FIFA. Quindi oltre agli europei vincitori della UEFA Champions League e ai sudamericani detentori della Coppa Libertadores, che fino al 2004 si contendevano in gara unica la Coppa Intercontinentale, alla competizione prendono parte anche i campioni centro-nordamericani della CONCACAF Champions League, quelli africani della CAF Champions League, quelli asiatici della AFC Champions League e quelli oceaniani dell'OFC Champions League. Inoltre dal 2007 partecipa anche la squadra vincitrice del campionato della nazione ospitante. Dal 2025 il torneo si allargherà a 32 partecipanti e si svolgerà con cadenza quadriennale.[5]

In continuità con la Coppa Intercontinentale, fino al 2008 la manifestazione si è disputata stabilmente in Giappone. A partire dall'anno successivo invece il paese organizzatore viene selezionato dalla FIFA, similmente a quanto avviene per le competizioni riservate alle squadre nazionali.

Le edizioni sono state vinte solo da club europei e sudamericani, che in passato potevano disputare la Coppa Intercontinentale. I primi hanno trionfato nelle edizioni dal 2007 al 2011 e dal 2013 in poi, mentre i secondi (tutti brasiliani) solo nelle prime tre edizioni e nella nona (2000, 2005, 2006 e 2012). Il record di vittorie appartiene al Real Madrid, che ha trionfato cinque volte nella competizione, di cui tre vittorie consecutive tra il 2016 e il 2018.

Dal 2008 la formula del torneo prevede un turno eliminatorio preliminare tra la squadra campione oceaniana e quella vincitrice del campionato del Paese ospitante.

La vincente di tale spareggio accede al primo turno a eliminazione diretta cui già sono presenti le tre squadre campioni continentali centro-nordamericana, africana e asiatica. Tali quattro squadre sono accoppiate per sorteggio in un turno eliminatorio a partita unica; le vincitrici affrontano le due semifinaliste di diritto, le campioni d'Europa e del Sudamerica.

Le semifinaliste vincenti disputano la finale per il primo posto, quelle sconfitte per il terzo. La finale per il quinto posto non è più prevista a partire dall'edizione del 2022.

Il regolamento prevede che, qualora la vincitrice di una delle competizioni continentali sia del Paese ospitante, il posto della vincitrice del campionato locale è preso dalla finalista perdente del torneo continentale. Questa eventualità è occorsa in tre casi, nel 2007, nel 2008 e nel 2022.

Dall'edizione 2025 la competizione sarà composta da una fase a gironi seguita da quella a eliminazione diretta, a partire dagli ottavi di finale, con 32 squadre partecipanti.

Prima della nascita della Coppa del mondo per club FIFA sono stati fatti vari tentativi di organizzare un torneo che individuasse il miglior club a livello mondiale, come il Football World Championship (tra il 1887 e il 1902), il Sir Thomas Lipton Trophy (tra il 1909 e il 1911),[6] la Copa Rio (tra il 1951 e il 1952), la Pequeña Copa del Mundo (tra il 1952 e il 1957)[7] e la Coppa Intercontinentale (tra il 1960 e il 2004).

La FIFA, comunque, riconosce unicamente la Coppa Intercontinentale (organizzata dalle confederazioni UEFA e CONMEBOL),[8][9] come antecedente ufficiale della Coppa del mondo per club nonché come torneo mondiale in illo tempore. Inoltre, il 27 ottobre 2017 la Federazione ha stabilito che il titolo assegnato dall'Intercontinentale è da considerarsi come titolo di "campione del mondo FIFA",[4][10][11] equiparandolo a quello inizialmente attribuito soltanto alla Coppa del mondo per club.[12][13]

Tutte le altre manifestazioni, al contrario, non sono da ritenersi competizioni legate alla FIFA, né tantomeno assegnatarie del titolo ufficiale di "campione del mondo". Un caso particolare è rappresentato dalla Copa Rio, competizione non ufficiale[14][15][16] che ha ricevuto da parte della FIFA il riconoscimento di "prima competizione per club di livello mondiale".[17][18]

La Copa Rio (1951-1952)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Torneo Internazionale dei Club Campioni.

Il Torneo Internazionale dei Club Campioni (uffic. pt. Torneio Internacional de Clubes Campeões), più noto come Copa Rio per il nome del trofeo, fu una competizione alla quale venivano invitati otto club campioni nazionali in carica appartenenti alle nazioni meglio classificate al Campionato Mondiale di Calcio 1950 (salvo defezioni), che si svolgeva in Brasile ed era organizzata dalla Confederação Brasileira de Desportos (CBD) con la supervisione ufficiosa della Fédération Internationale de Football Association (FIFA) durante gli anni cinquanta del XX secolo.

La FIFA, sebbene non la ritenga un torneo ufficiale a differenza della Coppa Intercontinentale e della Coppa del mondo per club, riconosce la Copa Rio 1951, vinta dal Palmeiras, come il primo torneo per club di livello mondiale.[17] L'edizione 1952 vinta dal Fluminense, invece, non è stata presa in considerazione dalla FIFA a causa delle carenze organizzative che la afflissero.[19][18] Alla Copa Rio seguì un'altra competizione nel 1953 chiamata Torneio Octogonal Rivadavia Corrêa Meyer e vinta dal Vasco da Gama. Questo torneo si differenzia dal precedente per la predominanza di squadre brasiliane, 5 su 8, perdendo in tal modo l'aspetto internazionale della Copa Rio.

La Coppa Intercontinentale (1960-2004)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Intercontinentale (calcio).

Solo nel 1960 venne inaugurata la prima manifestazione ufficiale che individuava la migliore squadra calcistica di club al mondo, ovvero la Coppa Intercontinentale. Inizialmente la formula del torneo prevedeva una doppia sfida, in Europa e in Sud America, più un eventuale spareggio, che venne successivamente abolito. La competizione divenne sempre meno attraente per i club europei nel corso degli anni sessanta, per il trattamento poco sportivo che le squadre sudamericane offrivano nelle partite interne alle squadre europee. In particolare una trasferta del Milan in terra argentina vide gesti di violenza ai danni dei calciatori italiani. Questi episodi e la difficoltà a trovare una collocazione stabile nel calendario causarono la progressiva riluttanza delle squadre europee ad affrontare le trasferte sudamericane, mettendo a rischio la sopravvivenza del torneo stesso.

In seguito la competizione ritrovò stabilità grazie all'interessamento della casa automobilistica giapponese Toyota. Dal 1980 la manifestazione fu ridotta ad una sola gara, giocata nel mese di dicembre in Giappone, prima a Tokyo poi a Yokohama, e alla coppa vera e propria fu affiancata la Toyota Cup (Coppa Toyota), premio offerto dallo sponsor del torneo, il quale donava anche un'auto al miglior giocatore dell'incontro.[20]

La nascita del mondiale per club (2000)

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Lo stadio Maracanã, sede della finale del primo Campionato mondiale per club tra Corinthians e Vasco da Gama, l'unica ad oggi tra squadre della stessa nazionalità.

Sul finire del secolo tuttavia, la FIFA, che dalla sua fondazione aveva sempre limitato le sue attività nell'ambito delle formazioni nazionali, cominciò a manifestare interesse per un proprio ingresso diretto nel business sempre più fiorente intorno alle società di club. Infatti la Coppa Intercontinentale, cioè la manifestazione che laureava il club campione del mondo, era gestita direttamente dalle due confederazioni continentali, la UEFA e la CONMEBOL. Ma il massimo organismo del calcio cominciò a pensare ad una manifestazione che comprendesse squadre da ogni parte del pianeta anche per la progressiva crescita del calcio negli altri continenti.[21]

Fu così che nel gennaio 2000 fu organizzata la prima edizione del Campionato mondiale per club, alla quale vennero invitati i campioni delle sei confederazioni continentali, più una seconda formazione per l'Europa (il Real Madrid campione del mondo in carica) e il Sud America (il Corinthians campione del Brasile, paese ospitante). Alcuni club rinunciarono e furono sostituiti, le otto società rimaste furono radunate in due gironi i cui vincitori disputarono la finale. Il torneo si contraddistinse, però, per la sufficienza con cui fu affrontato dalle due compagini europee, il Real Madrid e il Manchester United. Roberto Carlos, giocatore brasiliano del Real Madrid, dichiarò che era stata più importante la Coppa Intercontinentale disputata dai madrileni contro il Boca Juniors rispetto al torneo organizzato dalla FIFA;[22][23] emblematica fu, inoltre, la non esultanza di Dida, allora portiere del Corinthians, quando Edmundo fallì il rigore decisivo che diede il titolo alla squadra paulista nell'edizione pilota del 2000.

La FIFA tentò di mettere in piedi una seconda edizione nel 2001 in Spagna, ma il progetto naufragò di fronte a una serie di difficoltà oggettive, in primis l'impossibilità di trovare spazio in un calendario sempre più intasato d'impegni. Il secondo problema fu congiunturale e legato al fallimento del partner commerciale incaricato di sovraintendere alla manifestazione. La questione più insolubile, però, era quella relativa alla permanenza della Coppa Intercontinentale che, agli occhi dei tifosi, dei giornalisti e degli addetti ai lavori stessi, rappresentava la vera competizione atta a laureare i campioni del mondo, relegando i vincitori del torneo della FIFA quasi al rango di involontari usurpatori. Fu così che la FIFA intavolò una serie di trattative con la Toyota per arrivare ad una soluzione, anche se una prima idea che mirava al ritorno dell'Intercontinentale alla formula dell'andata e ritorno (nel quadro di un'organizzazione ora gestita dalla federazione mondiale) fallì nel 2001.

La formula a eliminazione diretta (2005-2023)

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I giocatori del Barcellona festeggiano la vittoria nell'edizione del 2011: le squadre spagnole sono quelle con il maggior numero di successi nella manifestazione (7, di cui 5 consecutivi).

La successiva edizione nacque nel 2005 quando FIFA e Toyota trovarono l'accordo per un torneo organizzato dalla federazione e sempre sponsorizzato dalla casa automobilistica nipponica. La quadratura del cerchio fu trovata ideando una manifestazione che riprendesse esplicitamente e si ponesse chiaramente nel solco della vecchia Coppa Intercontinentale, ma che al contempo ne rappresentasse l’evoluzione. La Coppa Toyota del Campionato del Mondo per club FIFA (in inglese: FIFA Club World Championship Toyota Cup) si sarebbe svolta nello stesso luogo, nello stesso periodo e con lo stesso sponsor dell'Intercontinentale. A tal fine i campioni d'Europa e del Sud America non si sarebbero più incontrati direttamente in finale, ma avrebbero dovuto affrontare preliminarmente in semifinale le due vincenti delle eliminatorie. La formula dell'eliminazione diretta garantiva inoltre snellezza, rapidità e interesse al torneo.

La prima edizione, che vide l'affermazione del San Paolo sul Liverpool, comportò dunque il pensionamento del vecchio trofeo del 1960, sostituito da una nuova coppa, che tuttavia richiama chiaramente la precedente, seppur in versione più moderna (il pallone che viene sostenuto raffigura le varie aree geografiche del globo). Dal 2006 il nome originario della competizione è stato semplificato in Coppa del Mondo per club.

Dal 2007 la squadra vincitrice della manifestazione applica sulla propria divisa il FIFA Club World Cup Champions Badge, uno stemma che indossa fino alla successiva edizione. Questa novità è stata presentata ufficialmente il 7 febbraio 2008 a Zurigo nel quartier generale della FIFA dal suo segretario Jerome Valcke, in presenza dell'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, all'epoca detentore del trofeo.

L'edizione del 2009, che ha visto l'affermazione del Barcellona sull'Estudiantes, è stata la prima Coppa del Mondo per club disputata al di fuori del Giappone, mentre nell'edizione del 2010 si è assistito per la prima volta ad una finale diversa dalla tradizionale sfida fra i campioni europei e quelli sudamericani: a rompere il duopolio è stata la squadra congolese del TP Mazembe, grazie alla vittoria in semifinale sui brasiliani dell'Internacional di Porto Alegre. Gli africani hanno poi perso nella finalissima contro l'Inter per 3-0.

Il capitano del Corinthians Alessandro alza il trofeo dopo la vittoria del 2012: quella dei brasiliani è l'unica affermazione di un club sudamericano nelle ultime 13 edizioni.

Dopo le due edizioni disputate negli Emirati Arabi Uniti, nelle due edizioni del 2011 e del 2012 il trofeo è tornato nuovamente in Giappone, mentre le due edizioni successive sono state assegnate al Marocco.[24]

Nell'edizione 2013, vinta dai tedeschi del Bayern Monaco, si è avuta la seconda finale fra una squadra europea ed un'africana, il Raja Casablanca. I marocchini, dopo il Corinthians nell’edizione del 2000, sono la prima squadra rappresentativa del paese ospitante ad aver raggiunto la finale. Il Mondiale per club 2014 vede la vittoria del Real Madrid, che il 20 dicembre conquista il trofeo battendo in finale per 2-0 il San Lorenzo.[25]

L'organizzazione delle edizioni 2015 e 2016 è stata nuovamente assegnata al Giappone,[26] mentre quella delle edizioni 2017 e 2018 agli Emirati Arabi Uniti.[27] Nel 2015 a trionfare è il Barcellona, che batte gli argentini del River Plate e conquista il suo terzo Mondiale per club. Nel 2016, 2017 e 2018 si assiste al tris di successi consecutivi del Real Madrid, che supera rispettivamente i giapponesi del Kashima Antlers, i brasiliani del Gremio e gli emiratini dell’Al-Ain: per il club madrileno si tratta di un record, dal momento che nessuna squadra era mai riuscita in precedenza a conquistare tre edizioni di fila della prestigiosa manifestazione.

L'organizzazione delle edizioni 2019 e 2020 è stata assegnata al Qatar come prova generale per il campionato mondiale di calcio 2022. A prevalere nell'edizione del 2019 è stato il Liverpool, che ha superato per 1-0 ai tempi supplementari il Flamengo, ottenendo il suo primo titolo mondiale, mentre è stato il Bayern Monaco a trionfare nell'edizione del 2020, al secondo successo nella competizione, superando con lo stesso risultato il Tigres UANL. Il Chelsea conquista il suo primo titolo nell'edizione 2021, battendo ai tempi supplementari con il risultato di 2-1 il Palmeiras. Il Real Madrid torna a trionfare nell'edizione 2022, superando l'Al-Hilal con il punteggio di 5-3 e ottenendo il quinto titolo. Il Manchester City ottiene il primo titolo nell'edizione 2023, battendo il Fluminense per 4-0, l'ultima disputatasi prima dell'espansione della manifestazione a 32 squadre a partire dall'edizione 2025.

I primi piani di allargamento e l'espansione definitiva a 32 squadre

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Nel marzo 2019, confermando i propositi di revisione del torneo espressi da Gianni Infantino tra il 2016 e il 2018,[28][29][30] la FIFA ha ufficializzato l'allargamento delle partecipanti a 24 squadre; la formula rinnovata avrebbe previsto otto gironi da tre squadre ciascuno, con le vincenti di ogni gruppo che si sarebbero qualificate per la fase ad eliminazione diretta. L'edizione pilota del nuovo torneo a cadenza quadriennale si sarebbe svolta in Cina, sostituendo di fatto la FIFA Confederations Cup nel calendario internazionale.[31] Originariamente prevista tra giugno e luglio 2021, il 17 marzo 2020 l'edizione è stata rinviata dalla FIFA a data da destinarsi in un periodo compreso tra il 2021 e il 2023, facendo seguito allo spostamento del campionato europeo e della Coppa America a causa della pandemia di COVID-19.[32] Il 4 dicembre successivo la FIFA ha comunicato la decisione di rinviare la prima edizione del torneo con il nuovo formato prevista per il 2021 e di organizzare nello stesso anno un'edizione con la formula in vigore fino al 2020 in Giappone, il quale successivamente ha rinunciato ad ospitare la manifestazione a causa della pandemia.[33][34] Il 20 ottobre 2021 la FIFA ha assegnato l'organizzazione del torneo agli Emirati Arabi Uniti.[35] Il 16 dicembre 2022 la FIFA ha comunicato ufficialmente l'allargamento delle partecipanti a 32 squadre, con la prima edizione del nuovo formato che si disputerà nel giugno 2025 per poi svolgersi a cadenza quadriennale.[5][36] Nello stesso mese la FIFA ha assegnato l'edizione del 2022 al Marocco.[5]

Il 14 febbraio 2023 l'Arabia Saudita viene scelta come Paese organizzatore dell'edizione 2023,[37] che è stata anche l'ultima prima del cambio di formato previsto nel 2025, come confermato un mese dopo.[38] Contestualmente la FIFA ha annunciato anche l'intenzione di creare un nuovo torneo a cadenza annuale che vedrà come partecipanti le vincitrici delle principali competizioni per club confederali, con la rappresentante dell'UEFA che accederà direttamente alla finale e le altre rappresentanti che si sfideranno in una serie di spareggi interconfederali.[38] Il 23 giugno successivo l'edizione 2025 viene assegnata agli Stati Uniti.[39]

Trofeo e premi

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Il FIFA Champions Badge conferito ai club vincitori a partire dall'edizione 2007.

La coppa assegnata alla squadra vincitrice è stata disegnata in occasione dell'edizione del 2005, la prima in continuità con la Coppa Intercontinentale. Pesa 5,2 chilogrammi, è alta 50 centimetri e la sua base ha un diametro di 20 cm. Realizzata da un'impresa di design di Birmingham, la coppa rappresenta il globo sostenuto da sette pilastri: sei adiacenti, simboleggianti le squadre rappresentative di ogni continente, e uno più isolato simboleggiante la squadra vincitrice. I materiali utilizzati per le diverse parti della coppa sono molteplici: ottone, rame, argento, alluminio, cromo, rodio, e altri metalli placcati in oro.[40]

La squadra vincitrice, dal 2007, ha anche il diritto di esporre sulla propria maglia il FIFA Club World Cup Champions Badge, fino allo svolgimento dell'edizione successiva. Ai membri delle squadre piazzatesi ai primi tre posti vengono assegnate delle medaglie, rispettivamente d'oro, d'argento e di bronzo. Inoltre a tutte le squadre partecipanti viene donata una targa ricordo. La FIFA, così come in altre sue manifestazioni, al termine della Coppa del mondo per club assegna a una delle squadre uno speciale premio per il fair-play, sulla base di punteggi assegnati da un apposito gruppo di studio della confederazione mondiale.[41]

Lo stesso gruppo di studio ha il compito di individuare un gruppo di giocatori fra i quali individuare il migliore del torneo. Le prime tre posizioni sono poi assegnate tramite una votazione svolta fra i rappresentanti dei media.[41]

Anno Ospitante Finale Finale terzo e quarto posto
Vincitore Risultato 2º posto 3º posto Risultato 4º posto
2000[1] Brasile (bandiera) Brasile Brasile (bandiera) Corinthians 0 - 0 (dts)
(4-3 dtr)
Brasile (bandiera) Vasco da Gama Messico (bandiera) Necaxa 1 - 1 (dts)
(4-3 dtr)
Spagna (bandiera) Real Madrid
2001 Spagna (bandiera) Spagna Annullata Annullata
2005 Giappone (bandiera) Giappone Brasile (bandiera) San Paolo 1 - 0 Inghilterra (bandiera) Liverpool Costa Rica (bandiera) Saprissa 3 - 2 Arabia Saudita (bandiera) Al-Ittihād
2006 Giappone (bandiera) Giappone Brasile (bandiera) Internacional 1 - 0 Spagna (bandiera) Barcellona Egitto (bandiera) Al-Ahly 2 - 1 Messico (bandiera) América
2007 Giappone (bandiera) Giappone Italia (bandiera) Milan 4 - 2 Argentina (bandiera) Boca Juniors Giappone (bandiera) Urawa Reds 2 - 2 (dts)
(4-2 dtr)
Tunisia (bandiera) Étoile du Sahel
2008 Giappone (bandiera) Giappone Inghilterra (bandiera) Manchester Utd 1 - 0 Ecuador (bandiera) LDU Quito Giappone (bandiera) Gamba Osaka 1 - 0 Messico (bandiera) Pachuca
2009 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti Spagna (bandiera) Barcellona 2 - 1 (dts) Argentina (bandiera) Estudiantes (LP) Corea del Sud (bandiera) Pohang Steelers 1 - 1 (dts)
(4-3 dtr)
Messico (bandiera) Atlante
2010 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti Italia (bandiera) Inter 3 - 0 RD del Congo (bandiera) TP Mazembe Brasile (bandiera) Internacional 4 - 2 Corea del Sud (bandiera) Seongnam
2011 Giappone (bandiera) Giappone Spagna (bandiera) Barcellona 4 - 0 Brasile (bandiera) Santos Qatar (bandiera) Al-Sadd 0 - 0 (dts)
(5-3 dtr)
Giappone (bandiera) Kashiwa Reysol
2012 Giappone (bandiera) Giappone Brasile (bandiera) Corinthians 1 - 0 Inghilterra (bandiera) Chelsea Messico (bandiera) Monterrey 2 - 0 Egitto (bandiera) Al-Ahly
2013 Marocco (bandiera) Marocco Germania (bandiera) Bayern Monaco 2 - 0 Marocco (bandiera) Raja Casablanca Brasile (bandiera) Atlético Mineiro 3 - 2 Cina (bandiera) Guangzhou E.
2014 Marocco (bandiera) Marocco Spagna (bandiera) Real Madrid 2 - 0 Argentina (bandiera) San Lorenzo Nuova Zelanda (bandiera) Auckland City 1 - 1 (dts)
(4-2 dtr)
Messico (bandiera) Cruz Azul
2015 Giappone (bandiera) Giappone Spagna (bandiera) Barcellona 3 - 0 Argentina (bandiera) River Plate Giappone (bandiera) Sanfrecce Hiroshima 2 - 1 Cina (bandiera) Guangzhou E.
2016 Giappone (bandiera) Giappone Spagna (bandiera) Real Madrid 4 - 2 (dts) Giappone (bandiera) Kashima Antlers Colombia (bandiera) Atlético Nacional 2 - 2 (dts)
(4-3 dtr)
Messico (bandiera) América
2017 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti Spagna (bandiera) Real Madrid 1 - 0 Brasile (bandiera) Grêmio Messico (bandiera) Pachuca 4 - 1 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Jazira
2018 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti Spagna (bandiera) Real Madrid 4 - 1 Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain Argentina (bandiera) River Plate 4 - 0 Giappone (bandiera) Kashima Antlers
2019 Qatar (bandiera) Qatar Inghilterra (bandiera) Liverpool 1 - 0 (dts) Brasile (bandiera) Flamengo Messico (bandiera) Monterrey 2 - 2 (dts)
(4-3 dtr)
Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal
2020[42] Qatar (bandiera) Qatar Germania (bandiera) Bayern Monaco 1 - 0 Messico (bandiera) Tigres UANL Egitto (bandiera) Al-Ahly 0 - 0 (dts)
(3-2 dtr)
Brasile (bandiera) Palmeiras
2021[43] Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti Inghilterra (bandiera) Chelsea 2 - 1 (dts) Brasile (bandiera) Palmeiras Egitto (bandiera) Al-Ahly 4 - 0 Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal
2022[44] Marocco (bandiera) Marocco Spagna (bandiera) Real Madrid 5 - 3 Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal Brasile (bandiera) Flamengo 4 - 2 Egitto (bandiera) Al-Ahly
2023 Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita Inghilterra (bandiera) Manchester City 4 - 0 Brasile (bandiera) Fluminense Egitto (bandiera) Al-Ahly 4 - 2 Giappone (bandiera) Urawa Reds
2025 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche della Coppa del mondo per club FIFA.
Club 1º posto 2º posto 3º posto Totale
Spagna (bandiera) Real Madrid 5 0 0 5
Spagna (bandiera) Barcellona 3 1 0 4
Brasile (bandiera) Corinthians 2 0 0 2
Germania (bandiera) Bayern Monaco 2 0 0 2
Inghilterra (bandiera) Liverpool 1 1 0 2
Inghilterra (bandiera) Chelsea 1 1 0 2
Brasile (bandiera) Internacional 1 0 1 2
Brasile (bandiera) San Paolo 1 0 0 1
Italia (bandiera) Milan 1 0 0 1
Inghilterra (bandiera) Manchester Utd 1 0 0 1
Italia (bandiera) Inter 1 0 0 1
Inghilterra (bandiera) Manchester City 1 0 0 1
Argentina (bandiera) River Plate 0 1 1 2
Brasile (bandiera) Flamengo 0 1 1 2
Brasile (bandiera) Vasco da Gama 0 1 0 1
Argentina (bandiera) Boca Juniors 0 1 0 1
Ecuador (bandiera) LDU Quito 0 1 0 1
Argentina (bandiera) Estudiantes (LP) 0 1 0 1
RD del Congo (bandiera) TP Mazembe 0 1 0 1
Brasile (bandiera) Santos 0 1 0 1
Marocco (bandiera) Raja Casablanca 0 1 0 1
Argentina (bandiera) San Lorenzo 0 1 0 1
Giappone (bandiera) Kashima Antlers 0 1 0 1
Brasile (bandiera) Grêmio 0 1 0 1
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Al-Ain 0 1 0 1
Messico (bandiera) Tigres UANL 0 1 0 1
Brasile (bandiera) Palmeiras 0 1 0 1
Arabia Saudita (bandiera) Al-Hilal 0 1 0 1
Brasile (bandiera) Fluminense 0 1 0 1
Egitto (bandiera) Al-Ahly 0 0 4 4
Messico (bandiera) Monterrey 0 0 2 2
Messico (bandiera) Necaxa 0 0 1 1
Costa Rica (bandiera) Saprissa 0 0 1 1
Giappone (bandiera) Urawa Reds 0 0 1 1
Giappone (bandiera) Gamba Osaka 0 0 1 1
Corea del Sud (bandiera) Pohang Steelers 0 0 1 1
Qatar (bandiera) Al-Sadd 0 0 1 1
Brasile (bandiera) Atlético Mineiro 0 0 1 1
Nuova Zelanda (bandiera) Auckland City 0 0 1 1
Giappone (bandiera) Sanfrecce Hiroshima 0 0 1 1
Colombia (bandiera) Atlético Nacional 0 0 1 1
Messico (bandiera) Pachuca 0 0 1 1

Per Federazione

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Federazione 1º posto 2º posto 3º posto Totale
Spagna (bandiera) Spagna 8 1 0 9
Brasile (bandiera) Brasile 4 6 3 13
Inghilterra (bandiera) Inghilterra 4 2 0 6
Italia (bandiera) Italia 2 0 0 2
Germania (bandiera) Germania 2 0 0 2
Argentina (bandiera) Argentina 0 4 1 5
Messico (bandiera) Messico 0 1 4 5
Giappone (bandiera) Giappone 0 1 3 4
Ecuador (bandiera) Ecuador 0 1 0 1
Marocco (bandiera) Marocco 0 1 0 1
RD del Congo (bandiera) RD del Congo 0 1 0 1
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti 0 1 0 1
Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita 0 1 0 1
Egitto (bandiera) Egitto 0 0 4 4
Colombia (bandiera) Colombia 0 0 1 1
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud 0 0 1 1
Costa Rica (bandiera) Costa Rica 0 0 1 1
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda 0 0 1 1
Qatar (bandiera) Qatar 0 0 1 1

Per Confederazione

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Confederazione 1º posto 2º posto 3º posto Totale
UEFA 16 3 0 19
CONMEBOL 4 11 5 20
AFC 0 3 5 8
CAF 0 2 4 6
CONCACAF 0 1 5 6
OFC 0 0 1 1

Riconoscimenti accessori

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Thiago Silva premiato come miglior giocatore del torneo nell'edizione del 2021.
Anno Pallone d'oro Pallone d'argento Pallone di bronzo Premio Fair Play
2000[1] Brasile (bandiera) Edílson Brasile (bandiera) Edmundo Brasile (bandiera) Romário Arabia Saudita (bandiera) Al-Nassr
2005 Brasile (bandiera) Rogério Ceni Inghilterra (bandiera) Steven Gerrard Costa Rica (bandiera) Cristian Bolaños Inghilterra (bandiera) Liverpool
2006 Portogallo (bandiera) Deco Brasile (bandiera) Iarley Brasile (bandiera) Ronaldinho Spagna (bandiera) Barcellona
2007 Brasile (bandiera) Kaká Paesi Bassi (bandiera) Clarence Seedorf Argentina (bandiera) Rodrigo Palacio Giappone (bandiera) Urawa Reds
2008 Inghilterra (bandiera) Wayne Rooney Portogallo (bandiera) Cristiano Ronaldo Argentina (bandiera) Damián Manso Australia (bandiera) Adelaide Utd
2009 Argentina (bandiera) Lionel Messi Argentina (bandiera) Juan Sebastián Verón Spagna (bandiera) Xavi Messico (bandiera) Atlante
2010 Camerun (bandiera) Samuel Eto'o RD del Congo (bandiera) Dioko Kaluyituka Argentina (bandiera) Andrés D'Alessandro Italia (bandiera) Inter
2011 Argentina (bandiera) Lionel Messi Spagna (bandiera) Xavi Brasile (bandiera) Neymar Spagna (bandiera) Barcellona
2012 Brasile (bandiera) Cássio Brasile (bandiera) David Luiz Perù (bandiera) Paolo Guerrero Messico (bandiera) Monterrey
2013 Francia (bandiera) Franck Ribéry Germania (bandiera) Philipp Lahm Marocco (bandiera) Mouhcine Iajour Germania (bandiera) Bayern Monaco
2014 Spagna (bandiera) Sergio Ramos Portogallo (bandiera) Cristiano Ronaldo Nuova Zelanda (bandiera) Ivan Vicelich Spagna (bandiera) Real Madrid
2015 Uruguay (bandiera) Luis Suárez Argentina (bandiera) Lionel Messi Spagna (bandiera) Andrés Iniesta Spagna (bandiera) Barcellona
2016 Portogallo (bandiera) Cristiano Ronaldo Croazia (bandiera) Luka Modrić Giappone (bandiera) Gaku Shibasaki Giappone (bandiera) Kashima Antlers
2017 Croazia (bandiera) Luka Modrić Portogallo (bandiera) Cristiano Ronaldo Uruguay (bandiera) Jonathan Urretaviscaya Spagna (bandiera) Real Madrid
2018 Galles (bandiera) Gareth Bale Brasile (bandiera) Caio Colombia (bandiera) Rafael Santos Borré Spagna (bandiera) Real Madrid
2019 Egitto (bandiera) Mohamed Salah Brasile (bandiera) Bruno Henrique Brasile (bandiera) Carlos Eduardo Tunisia (bandiera) Espérance
2020 Polonia (bandiera) Robert Lewandowski Francia (bandiera) André-Pierre Gignac Germania (bandiera) Joshua Kimmich Qatar (bandiera) Al-Duhail
2021 Brasile (bandiera) Thiago Silva Brasile (bandiera) Dudu Brasile (bandiera) Danilo Inghilterra (bandiera) Chelsea
2022 Brasile (bandiera) Vinícius Júnior Uruguay (bandiera) Federico Valverde Argentina (bandiera) Luciano Vietto Spagna (bandiera) Real Madrid
2023 Spagna (bandiera) Rodri Inghilterra (bandiera) Kyle Walker Colombia (bandiera) Jhon Arias Arabia Saudita (bandiera) Al-Ittihād
Il San Paolo viene ricevuto dalla Federazione calcistica paulista e dal Presidente brasiliano Lula dopo la vittoria del Mondiale per club 2005.

La competizione, da quando fu istituita nel 2000, ha ricevuto trattamenti mediatici differenti.

In Europa, soprattutto nel Regno Unito e tra i mezzi di comunicazione di massa britannici, il torneo è scarsamente considerato a causa del suo livello tecnico, considerato inferiore alla precedente Coppa Intercontinentale;[45] ciò è dovuto alla superiorità evidente, rispetto al passato, dei club europei su quelli sudamericani, favorita dalla forza economica e dalla sempre maggiore permeabilità delle frontiere.[46][47]

In Sudamerica e nel resto del mondo, al contrario, i mass-media lo ritengono il punto più alto nella carriera di un calciatore, allenatore o squadra di club.[48][49]

  1. ^ a b c Edizione non sostitutiva della Coppa Intercontinentale.
  2. ^ (EN) FIFA Club World Championship TOYOTA Cup Japan 2005: Report and Statistics (PDF), su fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, p. 4, 19. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2017).
  3. ^ FIFA Club World Cup 2017: Regulations (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, p. 37. URL consultato il 17 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2017).
  4. ^ a b (EN) FIFA Club World Cup UAE 2017: Statistical Kit (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, p. 15, 40, 41, 42. URL consultato il 16 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2017).
  5. ^ a b c (EN) FIFA World Cup 2022™ praised for its "unique cohesive power", su fifa.com, 16 dicembre 2022. URL consultato il 17 dicembre 2022.
  6. ^ Maintaining the Corporate Image, su fifa.com (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2018).
  7. ^ Pequeña Copa del Mundo (Little World Cup), su rsssf.com.
  8. ^ (EN) "Legend – UEFA club competition" (PDF), su uefa.com, p. 99.
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  10. ^ (EN) FIFA Council approves key organisational elements of the FIFA World Cup, su fifa.com, 27 ottobre 2017. URL consultato il 28 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).
  11. ^ (ES) FIFA acepta propuesta de CONMEBOL de reconocer títulos de copa intercontinental como mundiales de clubes, su conmebol.com, 29 ottobre 2017.
  12. ^ (EN) FIFA nel 2007, su fifa.com. URL consultato il 29 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  13. ^ Sebbene non promuova l'unificazione statistica dei tornei, la FIFA è l'unica organizzazione con giurisdizione mondiale al di sopra delle confederazioni continentali e quindi, l'unica che può conferire un titolo di tale livello, ergo, il titolo assegnato dalla stessa federazione mondiale ai vincitori della Coppa Intercontinentale è formalmente un titolo mondiale FIFA, cfr. (EN) Approval for Refereeing Assistance Programme and upper altitude limit for FIFA competitions, su fifa.com, 15 dicembre 2007. URL consultato il 29 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).; (EN) FIFA, FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, aprile 2016, p. 19.
  14. ^ Secondo lo statuto FIFA, le competizioni ufficiali sono quelle per squadre rappresentative organizzate dalla FIFA o da qualsiasi confederazione. Le squadre rappresentative sono generalmente squadre nazionali, ma anche squadre di club che rappresentano una confederazione in competizioni interconfederali o un'associazione membro in competizioni confederali, cfr. (EN) FIFA Statutes, April 2016 edition (PDF), su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, aprile 2016, p. 5.; (EN) Statistical kit FIFA Club World Cup UAE 2018, su resources.fifa.com, Fédération Internationale de Football Association, 10 dicembre 2018, p. 13.; (EN) 2018/19 UEFA Champions League regulations (PDF), su uefa.com, Union of European Football Associations, p. 10.
  15. ^ Fino al 1955 la FIFA si è limitata ad autorizzare la creazione di competizioni in ambito internazionale indirizzate ai club, solo nel caso in cui fossero organizzate almeno da due associazioni membro; dal 1955 ha assegnato alle confederazioni il diritto esclusivo a organizzare competizioni ritenute ufficiali, cfr. (EN) Union des Associations Européennes de Football, 50 years of the European Cup (PDF), su kassiesa.net, ottobre del 2004, pp. 7-9. URL consultato il 4 dicembre 2011.
  16. ^ Cfr. (PT) FIFA ignora Taça Latina do Benfica, FC Porto é o clube português com mais títulos, su publico.pt, 25 maggio 2011. URL consultato il 20 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).
  17. ^ a b (PT) Martin Fernandez, Vicente Seda, Fifa vê título de 51 do Verdão como de "nível mundial", mas separa campeões, in O Globo, 11 agosto 2014. URL consultato il 28 dicembre 2014.
  18. ^ a b (PT) Em encontro com Bolsonaro em Brasília, presidente da Fifa reafirma não reconhecer Flu e Palmeiras como campeões mundiais, in torcedores.com, 10 aprile 2019. URL consultato il 21 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2023).
  19. ^ Corriere dello Sport 1952 - 32 - Fascicolo: 141 p. 3 Calendario della Copa Rio, su emeroteca.coni.it. URL consultato il 16 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  20. ^ Le magnifiche 7 di Abu Dhabi 2010, lechampions.it, 29 novembre 2010. URL consultato il 29 novembre 2010.
  21. ^ In realtà l'idea di ricomprendere anche Africa ed Asia nella competizione mondiale aveva origini antichissime risalenti addirittura agli albori dell'Intercontinentale. CorSport, 29 settembre 1960 Archiviato il 24 dicembre 2013 in Internet Archive.
  22. ^ (PT) Roberto Carlos desvaloriza título mundial: 'Muitos vieram a passeio', su globoesporte.globo.com.
  23. ^ (PT) Roberto Carlos fala do Mundial do Corinthians Era um Mundialito, su youtube.com, Espn.br.com, YouTube, 21 ottobre 2010.
  24. ^ (EN) Reforms will be carried out, FIFA.com, 17 dicembre 2011. URL consultato il 17 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2012).
  25. ^ Real Madrid-San Lorenzo 2-0: Ramos e Bale portano i Blancos sul tetto del Mondo, su goal.com, 20 dicembre 2014. URL consultato il 21 dicembre 2014.
  26. ^ (EN) Japan set to host continental champions in 2015 and 2016, su fifa.com, 23 aprile 2015. URL consultato il 10 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2018).
  27. ^ (EN) 2022 FIFA World Cup to be played in November-December, su fifa.com, 20 marzo 2015. URL consultato il 12 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2018).
  28. ^ (EN) FIFA boss suggests 32-team Club World Cup in 2019, su cbc.ca, 18 novembre 2016.
  29. ^ (EN) FIFA considering 24-team Club World Cup to be played in summer, su espn.com, 31 ottobre 2017.
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  31. ^ (EN) FIFA Council votes for the introduction of a revamped FIFA Club World Cup, su fifa.com, 15 marzo 2019.
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  33. ^ FIFA, nel 2021 niente Mondiale per Club a 24 squadre, su calcioefinanza.it, 4 dicembre 2020.
  34. ^ Alessandro De Felice, Il Giappone rinuncia all'organizzazione: Mondiale per Club 2021 a rischio, su goal.com, 8 settembre 2021. URL consultato l'8 settembre 2021.
  35. ^ (EN) FIFA Council endorses global summit to discuss the future of football, su fifa.com, 20 ottobre 2021. URL consultato il 20 ottobre 2021.
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  40. ^ (EN) FIFA Competition trophies (PDF), su fifa.com. URL consultato il 22 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2019).
  41. ^ a b (EN) Regulations FIFA Club World Cup 2012 (PDF), su fifa.com. URL consultato il 22 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2013).
  42. ^ Edizione disputatasi nel 2021 a causa della pandemia di COVID-19.
  43. ^ Edizione disputatasi nel 2022.
  44. ^ Edizione disputatasi nel 2023 per evitare la sovrapposizione con il campionato mondiale di calcio.
  45. ^ Mondiale per Club: c’era una volta la Coppa Intercontinentale…, su ilposticipo.it. URL consultato il 6 dicembre 2017.
  46. ^ (EN) Balance that no longer exists, today's globalised market the best players South Americans are representing the European champions teams, su espn.com, ESPN. URL consultato il 15 dicembre 2017.
  47. ^ Sudamerica, più retorica che qualità: il Mondiale per Club lo mette a nudo, su tuttomercatoweb.com, 19 dicembre 2018.
  48. ^ (EN) Ignored in Europe, Club World Cup finds adulation in S.America, in Times of Oman, 14 dicembre 2015. URL consultato il 15 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2015).
  49. ^ (EN) Tim Vickery, Club World Cup: Real Madrid ahead for San Lorenzo. For them, as for any South American side, the Club World Cup is the highlight of their calendar, in BBC, 16 dicembre 2014. URL consultato il 15 dicembre 2015.

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