Motoveliero
Il motoveliero (in sigla M/V, in inglese: motorsailer) è una nave a propulsione mista, meccanica e a vela, il cui apparato di propulsione meccanica è capace di imprimerle una velocità non inferiore a 7 nodi rendendolo in grado di navigare a motore a velocità di crociera anche su lunghe tratte, all'andatura corrispondente al regime per il servizio continuativo, al dislocamento di pieno carico, in acqua tranquilla, senza l'ausilio delle vele.
Tale soluzione tecnica è stata sperimentata e utilizzata, seppure in maniera non diffusa, anche per unità mercantili dopo le prime sperimentazioni condotte negli anni ottanta con la giapponese Shin Aitoku Maru[1].
Un criterio empirico per distinguere un motoveliero da una tradizionale barca a vela consiste nel rapporto tra la superficie velica (in metri quadri) e la potenza del motore (in hp). Se tale rapporto è superiore a 1 (esempio: 45 mq di vela e 40 cv motore) ed inferiore a 2 (esempio: 70 mq di vela e 40 cv motore) , allora la barca si può considerare un motorsailer [2].
È bene sottolineare che la definizione "motoveliero" riguarda solo la dotazione motoristica, e non indica necessariamente una barca poco ottimizzata alla navigazione a vela. Negli ultimi anni, grazie a tecnologie come il common-rail e il turbocompressore molte barche a vela, anche sportive, montano di serie motori entrobordo di potenza tale da farle ricadere nella categoria in questione.
In particolare le barche destinate alle lunghe navigazioni d'altura, i cosiddetti "blue water cruiser", pur essendo barche a vela a tutti gli effetti, sono sempre più spesso equipaggiate con motori generosi, per poter manovrare con più sicurezza in situazioni impegnative.
Note
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