Museo diocesano d'arte sacra (Pienza)
Museo diocesano d'arte sacra | |
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Palazzo Vescovile di Pienza | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Pienza |
Indirizzo | Palazzo Vescovile - Corso Rossellino, 30 |
Coordinate | 43°04′35.67″N 11°40′45.42″E |
Caratteristiche | |
Tipo | arte sacra |
Istituzione | 1998 |
Apertura | 1998 |
Visitatori | 30 435 (2022) |
Sito web | |
Il Museo diocesano d'Arte Sacra di Pienza nasce dal Museo della Cattedrale, istituito nel 1901 dal canonico Giovan Battista Mannucci e che aveva sede nel Palazzo dei Canonici, ubicato nella Piazza Pio II sulla sinistra della Concattedrale di Santa Maria Assunta.
La sede del nuovo Museo, inaugurato nel 1998, è stata individuata nel Palazzo Vescovile che s'affaccia sulla piazza, ma che ha il suo ingresso su Corso Rossellino, l'asse viario principale della cittadina valdorciana.
Percorso espositivo ed opere
[modifica | modifica wikitesto]Il percorso espositivo si sviluppa in undici sale, lungo il quale le opere d'arte e la suppellettile ecclesiastica, proveniente dal Duomo e dal territorio diocesano, sono esposte secondo un rigoroso criterio cronologico.
Prima sala
[modifica | modifica wikitesto]Nella prima sala sono presentate le opere d'arte più antiche, databili dal XII al XIV secolo, tra cui si segnala:
- Crocifisso (XII secolo), proveniente dalla chiesa di San Pietro in Villore a San Giovanni d'Asso: la croce dipinta, restaurata nel 2017, è databile all'ultimo quarto del XII secolo ed è stato ipotizato possa appartenere allo stesso anonimo pittore che eseguì anche quella di Sant'Antimo, forse un artista di origine spoletina.[1] In effetti le corrispondenze non mancano: sono molto simili, se non uguali, la scelta di rappresentare i Dolenti a figura intera, i tipi fisionomici, il grafismo accompagnato all'uso di colori luminosi e vivaci.[2]
- Madonna di Monticchiello (1315 circa) di Pietro Lorenzetti, proveniente dalla pieve di San Leonardo e San Cristoforo a Monticchiello;
- Polittico con la Madonna col Bambino, tra i santi Marcellino, Laurentino, Leonardo e Agostino e sulle cuspidi Due arcangeli, san Pietro, Gesù Cristo redentore benedicente e san Paolo (1330 circa), di una scuola di Ugolino di Nerio, proveniente dalla chiesa di San Lorenzo di Monterongriffoli;
- Polittico con la Madonna col Bambino, san Giovanni Battista e san Giovanni evangelista (1340 circa), attribuito a Niccolò di Segna, proveniente dalla pieve di San Giovanni Battista a San Giovanni d'Asso;
- corale con miniature umbro-senesi (1270-1280 e altre di Lippo Vanni (1360), proveniente dall'abbazia di Santa Maria Assunta presso Montefollonico.
Seconda sala
[modifica | modifica wikitesto]In questa seconda sala sono conservate in particolare le opere del XIV e XV secolo:
- Madonna della Misericordia (1364) di Bartolo di Fredi, proveniente dal Battistero di Pienza;
- Trittico a sportelli con la Madonna in trono con Gesù Bambino, l'Adorazione dei pastori, la Crocifissione e l'Annunciazione (fine XIV secolo), proveniente dal duomo;
- Madonna con Gesù Bambino (1410-1420) di Andrea di Bartolo, proveniente dalla chiesa di San Sigismondo a Montefollonico;
- Croce stazionale (1430), in rame dorato e smalti, opera di Goro di Neroccio;
- tabernacolo con la Madonna dell'Umiltà, santi e l'Annunciazione (1440 circa) del Maestro dell'Osservanza, proveniente dal duomo.
Terza sala
[modifica | modifica wikitesto]In questa sala sono esposti gli splendidi arazzi fiamminghi del XV secolo che costituivano l'arredo tessile della Cattedrale. Di particolare rilievo storico-artistico:
- arazzo con la Crocifissione (terzo quarto del XV secolo), attribuito a Giachetto di Benedetto da Arras;
- arazzo con la Resurrezione della figlia di Giairo e la Guarigione dell'emorroissa (1470 -1490), attribuibile alla manifattura di Bruxelles o di Tournai;
- arazzo con la Messa di san Gregorio I papa con gli articoli del Credo (1495 - 1515), di manifattura bruxellese.
Quarta sala
[modifica | modifica wikitesto]La quarta sala 4 è dedicata all'esposizione del manufatto più importante e prezioso tra quanti sono ospitati nel Museo pientino:
- Piviale di Pio II (1310 - 1340) con la raffigurazione delle Storie della Madonna, di santa Margherita d'Antiochia e santa Caterina d'Alessandria, ricamato in seta policroma, argento e perle, di manifattura inglese: questo paramento venne donato al papa da Tommaso Paleologo, despota di Morea, e da questi alla cattedrale pientina nel 1462;
Quinta sala
[modifica | modifica wikitesto]Nella sala sono esposte, di particolare rilievo:
- Sacra conversazione e Annunciazione (1462), tavola di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, proveniente da Spedaletto;
- Resurrezione miracolosa di un monaco benedettino (XV secolo), tavola di Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, proveniente monastero olivetano di Sant'Anna in Camprena;
- Reliquiario a croce (XIV secolo), in filigrana d'oro, di bottega serbo-bizantina;
(XIV secolo);
- Reliquiario a croce detta Croce del Corallo (1450 - 1460), di anonimo orafo tedesco;
- Reliquiario a busto di Sant'Andrea (1462 - 1463), opera dell'orafo fiorentino Simone di Giovanni Ghini, donato da papa Paolo VI nel 1964 a Pienza in cambio del reliquiario bizantino ottenuto da Pio II e da questi affidato al Duomo pientino, restituito nel 1964 alla chiesa ortodossa di Patrasso.
- Pastorale (1470 circa), in argento e smalti con il nodo lavorato a tempietto abitato da angeli che reggono targhe con lo stemma Piccolomini, commissionato dallo stesso Pio II ad una bottega orafa fiorentina.
Sesta sala
[modifica | modifica wikitesto]La sesta sala conserva:
- tre pannelli di predella con il Processo a san Sebastiano, la Crocifissione di Gesù Cristo e il Martirio di san Sebastiano (1470-1480 circa), attribuiti a Neroccio di Bartolomeo de' Landi, proveniente dalla Pieve della SS. Annunziata a Montisi;
- Madonna col Bambino (1490 circa), tavola di Guidoccio Cozzarelli, proveniente dalla Chiesa di San Leonardo di Montefollonico;
- Madonna col Bambino (1490 circa), tavola di Bernardino Fungai, proveniente dalla Chiesa di San Francesco di Pienza;
- Madonna della Misericordia con san Sebastiano e san Bernardino da Siena (1495 - 1505) di Luca Signorelli, proveniente dalla Chiesa di San Francesco a Pienza;
- Riposo dalla fuga in Egitto (1487 - 1504) di Fra' Bartolomeo, proveniente dal Palazzo vescovile di Pienza.
Settima sala
[modifica | modifica wikitesto]In questa sala è documentata l'arte figurativa senese del XVI secolo: di questa scuola vi si trovano:
- Sacra Famiglia con san Giovannino (1540 circa), attribuita a Marco Bigio, proveniente dalla cappella del Palazzo vescovile di Pienza,
- Madonna col Bambino e san Giovanni Battista e santa Caterina da Siena, tavola di Bartolomeo Neroni detto il Riccio (1535 circa), proveniente dalla chiesa della Madonna del Tribbio presso San Giovanni d'Asso.
- Madonna del Rosario (1580), tela attribuita ad Arcangelo Salimbeni, proveniente dalla chiesa di San Lorenzo a Vergelle.
Ottava sala
[modifica | modifica wikitesto]Nella sala sono conservati:
- Corali miniati (1460-1462), provenienti dalla cattedrale di Pienza, commissionati dal papa Pio II. Il complesso di questi codici constava in origine di otto antifonari, sei graduali e due salteri. Le loro miniature si debbono essenzialmente a pittori senesi, come Sano di Pietro, Pellegrino di Mariano e un anonimo miniatore fiorentino.
- due sportelli di ciborio con raffigurati San Pietro e San Paolo (metà del XVII secolo), attribuiti a Bernardino Mei, provenienti dalla chiesa di San Giovanni Battista a San Giovanni d'Asso.
- Croce stazionale (inizio del XVII secolo), attribuita a un seguace di Giambologna, proveniente dal Seminario diocesano di Pienza.
Nona sala
[modifica | modifica wikitesto]La sala presenta:
- Busto di santa Caterina da Siena (XVI secolo), busto ligneo policromato di (o di Santa Brigida di Svezia), di esecuzione cinquecentesca, donato alla Cattedrale di Pienza;
- Statua di san Giovanni Battista (fine XVI secolo), statua in alabastro, proveniente dalla Chiesa di Sant'Anna in Camprena;
- Statua di santa Caterina d'Alessandria (seconda metà del XV secolo), in alabastro, proveniente dal Duomo.
Decima sala
[modifica | modifica wikitesto]La Sala è caratterizzata da varie presenze pittoriche, anche di differenti scuole figurative, fra i quali si segnalano:
- Ritratto del vescovo Francesco Maria Piccolomini (1590 circa), opera di Ventura Salimbeni;
- Sacra Famiglia con i santi Francesco d'Assisi e Caterina da Siena (1610 circa), tela di Vincenzo Rustici, proveniente dalla Pieve di San Laurentino e San Pergentino di Cosona;
- bozzetto, dipinto a olio su carta, attribuito a Francesco Rustici detto il Rustichino, che riproduce la pala d'altare della Cappella del Conservatorio di San Carlo Borromeo di Pienza, opera dello stesso autore (1620 circa);
- San Carlo Borromeo (prima metà del XVII secolo), olio su tela, attribuita al fiammingo Giovanni Bilivert, proveniente dal Conservatorio di San Carlo Borromeo di Pienza;
- Adorazione dei Magi (1620 circa), attribuita a Jacopo Vignali, proveniente dal Conservatorio di San Carlo Borromeo di Pienza.
Undicesima sala
[modifica | modifica wikitesto]La sala conclude il percorso storico-artistico del Museo pientino:
- Madonna col Bambino (fine XVII secolo), opera di Giuseppe Nicola Nasini, proveniente dal Conservatorio di San Carlo Borromeo di Pienza;
- Madonna col Bambino che consegna il rosario a san Benedetto da Norcia e a san Bruno (prima metà del XVIII secolo), opera attribuita a Francesco Trevisani, proveniente dal Conservatorio di San Carlo Borromeo di Pienza;
- Parato in lampasso broccato costituito da piviale, pianeta, stola e mitria (metà del XVI secolo), indossato da Alessandro Piccolomini, vescovo di Pienza (1535 - 1563), durante le solenni occasioni cerimoniali del Concilio di Trento.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Evelyn Sandberg-Vavalà, La croce dipinta italiana e l’iconografia della passione, Verona 1929, pp. 629 - 632.
- ^ Gabriele Fattorini, Maestro di San Pietro in Vìllore, Croce dipinta, in La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati, XVIII edizione di Restituzioni. Tesori d'arte restaurati, catalogo di mostra, Milano, 2018, pagg. 143 - 155.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Erminia Giacomini Miari, Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Milano 2005, pp. 267 - 268
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Concattedrale di Santa Maria Assunta di Pienza
- Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza
- Musei diocesani italiani
- Museo diocesano della cattedrale e cunicoli etruschi di Chiusi
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul museo diocesano d'arte sacra di Pienza
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su palazzoborgia.it.
- Museo diocesano d'arte sacra (Pienza), su beniculturali.it, Ministero della cultura.