Museo della Società Africana d'Italia

Museo della Società Africana d'Italia
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Chiatamone 61
Caratteristiche
Tipoetnografico, naturalistico, archeologico
Apertura28 ottobre 2014

Il Museo della Società Africana d'Italia (SAI) è stato inaugurato il 28 ottobre del 2014 a Palazzo Du Mesnil, una delle sedi dell'Università degli studi di Napoli "L'Orientale".

Storia del Museo

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La SAI, nata come Club Africano nel 1880-82, si fece promotrice di una serie di iniziative di carattere sia scientifico che commerciale e divulgativo, sostenendo esplorazioni, organizzando conferenze, promuovendo corsi di lingue, in particolare presso il Regio Istituto Orientale (oggi Università degli studi di Napoli "L'Orientale") e dotandosi di un proprio periodico, il Bollettino della Società Africana d'Italia.

I materiali vennero raccolti già a partire dal 1885 durante ricognizioni ed esplorazioni commerciali e scientifiche, con l'intento di istituire a Napoli un museo commerciale coloniale.

A causa di una serie di eventi sia interni che esterni alla SAI (due conflitti mondiali, occupazione e poi crollo della sede sociale, trasferimenti, terremoto del 1980) il patrimonio librario, fotografico e collezionistico, più volte trasferito, ha subito considerevoli danni e perdite. Ciò nonostante, proprio per la sua inaccessibilità fino in anni recenti, la collezione ha conservato la sua originaria natura, espressione dell'approccio olistico al continente africano tipico della fine dell'Ottocento e inizio del Novecento.

Il Museo comprende collezioni etnografiche, zoologiche, botaniche e malacologiche. Tra i materiali etnografici, provenienti non solo dalle regioni di stretto interesse coloniale italiano (Corno d'Africa e Africa settentrionale) ma anche dall'Africa centrale e occidentale, si segnalano le numerose armi, gli strumenti musicali, gli ornamenti personali, lo strumentario domestico e artigianale e due imbarcazioni. Non mancano inoltre diversi reperti archeologici, tra i quali risultano di particolare interesse cinque mummie di gatto egiziane provenienti dalla necropoli di Tell Basta o da quella di Istabl Antar e databili tra il IV e II sec. a.C.

Collegamenti esterni

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