NGC 5617

NGC 5617
Ammasso aperto
NGC 5617 (angolo di foto ~1°)
Scoperta
ScopritoreJames Dunlop
Data1826
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCentauro
Ascensione retta14h 29m 44s[1]
Declinazione-60° 42′ 42″[1]
Distanza5000[2] a.l.
(1533[2] pc)
Magnitudine apparente (V)6,3[1]
Dimensione apparente (V)10'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseI 3 r
Età stimata82 milioni di anni[2]
Altre designazioni
Mel 125; Cr 282; OCl 919[1]
Mappa di localizzazione
NGC 5617
Categoria di ammassi aperti

NGC 5617 è un ammasso aperto visibile nella costellazione del Centauro.

Mappa per individuare NGC 5617.

La sua individuazione è molto facile: si trova infatti 1 grado a ovest della brillantissima e famosa stella α Centauri; giace in corrispondenza di un campo stellare molto ricco. Attraverso un binocolo 10x50 è ben visibile come una macchia chiara, seppure oscurata dalla presenza di α Centauri; le sue componenti, a partire dalla magnitudine 10, sono disposte su due assi perpendicolari fra loro, cosicché in telescopi di 150mm di apertura si evidenzia bene una forma a "T". A nord brillano due stelle rosse di nona magnitudine e sud, una catena di stelline azzurre della stessa grandezza.

Quest'ammasso si trova ad una declinazione fortemente australe, pertanto non è osservabile da molte delle regioni abitate dell'emisfero boreale, come l'Europa e quasi tutto il Nordamerica; da diverse regioni abitate dell'emisfero australe, al contrario, si presenza circumpolare.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra febbraio e luglio.

Storia delle osservazioni

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NGC 5617 venne individuato per la prima volta da James Dunlop nel 1826, nelle sessioni osservative condotte quando era sovrintendente dell'osservatorio del Nuovo Galles del Sud in Australia; l'astronomo John Herschel lo riosservò in seguito e lo inserì nel suo General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 3885.[4]

Caratteristiche

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NGC 5617 è un ammasso piuttosto ricco e di media concentrazione, ben contrastato rispetto ai campi stellari circostanti; la sua distanza è stimata attorno ai 1533 parsec (circa 5000 anni luce)[2] ed è quindi situato sul bordo esterno del Braccio del Sagittario, in primo piano rispetto alla grande associazione OB Centaurus OB1, dominata dalla nube RCW 75 e la cui distanza è stimata sui 2000 parsec.

Con un'età di circa 82 milioni di anni NGC 5617 viene considerato un ammasso di età intermedia, in cui sono presenti alcune giganti rosse e stelle peculiari, come le blue stragglers, derivanti probabilmente dalla fusione fra due stelle; nella sua direzione è presente una sorta di finestra nel mezzo interstellare in cui la vista risulta scarsamente oscurata, facilitando così lo studio di quest'ammasso.[5] Fra le stelle variabili scoperte al suo interno vi è una variabile δ Sct, una probabile variabile γ Doradus e alcune variabili a eclisse.[6]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 53617. URL consultato il 26 agosto 2013.
  2. ^ a b c d WEBDA page for open cluster NGC 5617, su univie.ac.at. URL consultato il 26 agosto 2013.
  3. ^ Una declinazione di 61°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 29°; il che equivale a dire che a sud del 29°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 29°N l'oggetto non sorge mai.
  4. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 5617, su ngcicproject.org. URL consultato il 26 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ Orsatti, A. M.; Feinstein, C.; Vergne, M. M.; Martínez, R. E.; Vega, E. I., Polarimetry of an intermediate-age open cluster: NGC 5617, in Astronomy and Astrophysics, vol. 513, aprile 2010, pp. A75, 9 pp., DOI:10.1051/0004-6361/200913171. URL consultato il 26 agosto 2013.
  6. ^ Carrier, F.; Saesen, S.; Cherix, M.; Bourban, G.; Burki, G.; Debosscher, J.; Debruyne, D.; Gruyters, P.; Sarro, L. M.; Spano, M.; Weber, L., Photometric campaign on massive stars in the open cluster NGC 5617, in Communications in Asteroseismology, vol. 158, luglio 2009, p. 199. URL consultato il 26 agosto 2013.
  • Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-15-8

Voci correlate

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