Pak Doo-ik

Pak Doo-ik
NazionalitàCorea del Nord (bandiera) Corea del Nord
Altezza171 cm
Calcio
Carriera
Squadre di club1
1966Moranbong? (?)
Nazionale
1966Corea del Nord (bandiera) Corea del Nord5 (2)
Carriera da allenatore
1976Corea del Nord (bandiera) Corea del Nord
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Pak Doo-ik[2] (박두익?, 朴斗翼?; Pyongyang, 17 dicembre 1943[1]) è un ex calciatore e allenatore di calcio nordcoreano, di ruolo centrocampista.

Nel 1966 ha segnato la rete dell'1-0 che eliminò l'Italia dai Mondiali di calcio 1966 in Inghilterra, presso lo stadio Ayresome Park di Middlesbrough. La vittoria sull'Italia promosse la squadra della Corea del Nord ai quarti di finale: fu la prima volta che una squadra asiatica ebbe accesso ai quarti di finale di una coppa del mondo di calcio[3].

Dopo la vittoria, Pak, che era caporale dell'esercito nordcoreano, fu promosso sergente. Dopo il campionato lasciò l'esercito e il calcio, diventando istruttore di ginnastica. In seguito è stato commissario tecnico della Corea del Nord alle Olimpiadi di Montreal 1976.[4]

Nel 2002 fu realizzato il film documentario The Game of Their Lives, diretto da Daniel Gordon e prodotto da Nicholas Bonner, sulla storia dei sette membri superstiti della squadra nazionale di calcio della Corea del Nord che partecipò alla Coppa del Mondo FIFA del 1966[5].

Nel 2008, in occasione delle Olimpiadi di Pechino, Pak Doo-ik è stato tedoforo durante il transito della fiaccola olimpica nella Corea del Nord.[6][7]

La leggenda del "dentista"

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Nella stampa italiana si diffuse la voce che Pak Doo-ik fosse un dentista. In realtà, questa è una leggenda metropolitana:[6] negli anni seguenti Pak lavorò come professore di educazione fisica[8].

  1. ^ Pak Doo Ik, su fifa.com. URL consultato il 9 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2015).
  2. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Pak" è il cognome.
  3. ^ Il piano inglese per sabotare la Corea del Nord. Che però non aveva considerato la gente di Middlesbrough (e l'Italia), su Il Fatto Quotidiano, 14 novembre 2022. URL consultato il 14 luglio 2024.
  4. ^ Rosa dei convocati alle Olimpiadi, su fifa.com. URL consultato il 23 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2009).
  5. ^ The Game of Their Lives (2002), su Internet Movie Database. URL consultato il 22 settembre 2015.
  6. ^ a b Pietro Cabras, Ecco Pak Doo Ik, l'uomo che cambiò l'Italia..., in Corriere dello Sport, 27 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2012).
  7. ^ Fiaccola olimpica, ancora tensione, su repubblica.it, 27 aprile 2008.
  8. ^ Mario Gherarducci, Quel giorno di luglio del '66 la beffa firmata Pak Doo Ik, in Corriere della Sera, 9 luglio 1995, p. 33. URL consultato il 28 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2009).

Collegamenti esterni

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