Palazzo Grifoni-Libri
Palazzo Grifoni-Libri | |
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Sporti su via delle Brache | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Firenze |
Indirizzo | via de' Neri 4 |
Coordinate | 43°46′04.66″N 11°15′31.84″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Palazzo Grifoni-Libri è un edificio storico di Firenze, situato in via de' Neri 4, angolo via delle Brache e con un affaccio posterioire su via del Canto Rivolto.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il grande edificio presenta caratteri che ne fanno risalire l'edificazione tra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento, quando formava un'unica fabbrica con il palazzo Nori al n. 6, apparendo decisamente rappresentativo di quello che Walther Limburger definiva "stile di transizione".
Già dei Rustici e dei Davanzati[1], è stato (oramai separato dal precedente e a partire dalla metà del Cinquecento) a lungo della famiglia Grifoni, che a metà Settecento ne condivideva in parte la proprietà con quella dei Libri. Tale situazione è documentata da una serie di raffinati cabrei disegnati da G. Medici nel 1766, conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze e pubblicati da Gian Luigi Maffei. Le piante, i prospetti e le sezioni trasversali mostrano nei minimi dettagli l'organizzazione degli spazi a questa altezza cronologica, chiarendo come il primo fornice a sinistra nasca dalla chiusura frontale del vicolo del Canto Rivolto, a determinare al piano terreno gli spazi per una bottega (al tempo ad uso di parrucchiere), e al primo piano una sala di pertinenza del successivo palazzo Nori. I due fornici sul lato opposto, al tempo tamponati e oggi di accesso a esercizi commerciali, chiudevano sulla strada la loggia che guardava l'ampio cortile interno.
Da questa stessa loggia partiva la scala nobile che ancora oggi si sviluppa sullo sporto che aggetta su via delle Brache. Su via delle Brache, del Canto Rivolto e del successivo vicolo si aprivano gli accessi alle rimesse e alle stalle. Il terzo piano su via de' Neri è documentato nei disegni unicamente in corrispondenza dei tre assi a sinistra mentre, sull'altro lato, l'edificio si concludeva con un basso mezzanino. Lo stato attuale dei fronti non mostra significative varianti rispetto a quanto documentato, compresi gli accessi carrabili alle rimesse di via del Canto Rivolto, eccezion fatta per l'ampliamento del mezzanino alla stessa altezza del terzo piano.
Il palazzo presenta attualmente su tutto il fronte numerosi ferri da facciata (quelli da stanga probabilmente sostituiti o integrati nei restauri intercorsi tra Ottocento e Novecento) e un bel ferro da bandiera sulla cantonata che si determina su via delle Brache. Su quest'ultimo fianco è notevole, come già abbiamo accennato, l'estensione dell'edificio sullo sporto (che nel cabrei è indicato con la denominazione di tamburo pensile), retto da possenti mensoloni in pietra che in questo caso seguono l'andamento della scala determinando una serie di volumi oltremodo articolati, che rendono questa via una delle più "pittoresche" della zona, nel restituirci ancora l'atmosfera della Firenze medioevale.
Tabernacolo
[modifica | modifica wikitesto]Sotto gli sporti del palazzo si trova oggi una semplice nicchia vuota. Tuttavia il repertorio dei tabernacoli del Guarnieri riporta come qui fosse conservata una Madonna col Bambino e angeli in stucco, buona copia antica di un prototipo di Antonio Rossellino (la Madonna di Leningrado), dotata di cornice originale e qui collocata ai primi del Novecento. L'autore la dice la migliore tra le copie sparese in altri tabernacoli cittadini (via dei Pescioni, via Faenza, piazzale Donatello, via Montanelli), che venne rimossa per restauri e ripristinata nel 2022, pur senza più la cornice.
- Il tabernacolo da una Madonna del Rossellino, col la cornice originale
- Il tabernacolo oggi
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Si vedano a questo proposito le puntuali ricerche condotte da Brenda Preyer con nuove indicazioni sulle proprietà
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carl von Stegmann, Heinrich von Geymüller, Die Architektur der Renaissance in Toscana: dargestellt in den hervorragendsten Kirchen, Palästen, Villen und Monumenten, 11 voll., München, Bruckmann, 1885-1908, X, p. 4;
- Attilio Schiaparelli, La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV, volume primo, Firenze, Sansoni, 1908, p. 29;
- Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 75;
- Luigi Vittorio Bertarelli, Italia Centrale, II, Firenze, Siena, Perugia, Assisi, Milano, Touring Club Italiano, 1922, p. 85;
- Luigi Vittorio Bertarelli, Firenze e dintorni, Milano, Touring Club Italiano, 1937, p. 171;
- Walther Limburger, Le costruzioni di Firenze, traduzione, aggiornamenti bibliografici e storici a cura di Mazzino Fossi, Firenze, Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, 1968 (dattiloscritto presso la Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato, 4/166), n. 75;
- I Palazzi fiorentini. Quartiere di San Giovanni, introduzione di Piero Bargellini, schede dei palazzi di Marcello Jacorossi, Firenze, Comitato per l’Estetica Cittadina, 1972, p. 244, n. 474;
- Giovanni Fanelli, Firenze architettura e città, 2 voll. (I, Testo; II, Atlante), Firenze, Vallecchi, 1973, I, p. 238;
- Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 147; II, 1977, p. 317;
- Brenda Preyer, The "chasa overo palagio" of Alberto di Zanobi: a florentine palace of about 1400 and its later remodeling, in "The Art Bulletin", LXV, 1983, 3, pp. 387–401.
- Ennio Guarnieri, Le immagini di devozione nelle strade di Firenze, in Le strade di Firenze. I tabernacoli e le nuove strade, Bonechi, Firenze 1987.
- Gian Luigi Maffei, La casa fiorentina nella storia della città dalle origini all’Ottocento, con scritti originali di Gianfranco Caniggia, appendici documentarie di Valeria Orgera, Venezia, Marsilio, 1990, pp. 130–134;
- Touring Club Italiano, Firenze e provincia, Milano, Touring Editore, 2005, p. 396;
- Claudio Paolini, Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce a Firenze, Firenze, Paideia, 2008, pp. 125–126, n. 184;
- Claudio Paolini, Architetture fiorentine. Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce, Firenze, Paideia, 2009, pp. 193–194, n. 263.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Grifoni-Libri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Paolini, schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL).