Palazzo Turati
Palazzo Turati | |
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Veduta prospettica della facciata | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Milano |
Indirizzo | via Meravigli, 7 |
Coordinate | 45°27′56.39″N 9°11′01.81″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1876 |
Stile | neorinascimentale |
Realizzazione | |
Architetto | Enrico Combi |
Appaltatore | fratelli Turati |
Il Palazzo Turati è un palazzo storico situato nel centro storico di Milano, in via Meravigli al civico 7, costruito in stile neorinascimentale[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo fu commissionato da Francesco Antonio ed Emilio Turati, commercianti di cotone lombardi. Il palazzo, per volere dei fratelli, fu progettato dall'architetto Enrico Combi prendendo ispirazione dal palazzo dei Diamanti di Ferrara: il progetto fu completato nel 1876[1].
Nel 2016 il palazzo è stato acquistato da un fondo dell'Azerbaigian[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La facciata, dallo stile decisamente neorinascimentale, si presenta immediatamente riconoscibile dal particolare bugnato a forma di diamante, (ad imitazione di quello ferrarese di Biagio Rossetti in Palazzo dei Diamanti), che ricopre tutto il palazzo fatta eccezione per le finestre a serliana, le lesene e le balconate con finestroni, sempre a serliana, coronati da un frontone decorato; il portone d'ingresso è affiancato da due candelabre; all'interno si trova un cortile porticato ispirato alle forme del rinascimento lombardo[3].
Molto ricchi sono gli interni, di cui si segnalano: la "Sala di Flora", detta anche salottino azzurro, tappezzato in velluto di seta, con specchiere, decorazioni e sculture di Lodovico Pogliaghi, e affrescato da Mosè Bianchi; la "Sala di Prometeo", cosiddetta per il grande camino neorinascimentale sormontato dalla scultura di Prometeo sempre del Pogliaghi; il Salone da ballo affrescato alle pareti con "Il Ballo" da Giuseppe Bertini e, nel soffitto, da Luigi Cavenaghi. Il palazzo ha ospitato per tutto il Novecento la sede della Famiglia Meneghina, celebre circolo privato milanese[3].
Nei sotterranei di Palazzo Turati, presso la Camera di Commercio della città, sono visitabili le fondazioni del teatro romano di Milano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Attilia Lanza, Milano e i suoi palazzi: Porta Vercellina, Comasina e Nuova, Libreria Meravigli Editrice, 1992, pg. 33.
- ^ Corriere della Sera «Il fondo sovrano dell'Azerbaigian compra Palazzo Turati per 97 milioni»[1]|
- ^ a b Attilia Lanza, Milano e i suoi palazzi: Porta Vercellina, Comasina e Nuova, Libreria Meravigli Editrice, 1992, pg. 34-35.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Turati
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Turati, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.